Edison Spa
Foro Buonaparte, 31
20121 Milano (IT)
Capitale Soc. euro 4.736.117.250,00 i.v.
Reg. Imprese di Milano Monza Brianza Lodi e C.F. 06722600019
Partita IVA 08263330014
REA di Milano 1698754
edison@pec.edison.it
Relazione Finanziaria
202
2
R
ELAZIONE SULLA GESTIONE
VOLUME
1
Relazione finanziaria 2022 Relazione sulla gestione
Bilancio consolidato
Bilancio separato
2
Indice
Relazione finanziaria 2022
3 Profilo di Gruppo
4 Lettera agli azionisti
6 Presenza operativa
8 Catena del valore
10 Principali dati del Gruppo
11 Notizie relative ai titoli e Organi sociali
12 Relazione sulla gestione
13 Eventi di rilievo
19 Contesto esterno
19 Quadro economico di riferimento
27 Andamento del mercato energetico italiano
32 Quadro normativo e regolamentare di riferimento
45 Risultati economico-finanziari al 31 dicembre 2022
45 Ricavi e Margine operativo lordo di Gruppo e per Filiera
49 Altre voci del conto economico di Gruppo
50 Totale indebitamento finanziario e flussi di cassa
51 Evoluzione prevedibile nel 2023
52 Edison Spa
53 Rischi e incertezze
62 Altri risultati della gestione
62 Innovazione, ricerca e sviluppo
64 Salute, sicurezza e ambiente
66 Risorse umane e relazioni industriali
71 Sostenibilità
72 Altre informazioni
73 Relazione del Collegio Sindacale
Relazione finanziaria 2022 Relazione sulla gestione
Bilancio consolidato
Bilancio separato
3
Profilo di Gruppo
Edison è la più antica società energetica in Europa, con 140 anni di primati, ed è uno degli
operatori leader del settore in Italia. Il Gruppo è impegnato in prima linea nella sfida della
transizione energetica, con attività di business nelle energie rinnovabili, nei servizi energetici
e ambientali e ad alto valore aggiunto per i clienti finali, in coerenza con i Sustainable
Development Goals (SDGs) dell’Onu e le politiche europee di decarbonizzazione.
Con circa 6,5 GW di potenza distribuiti su tutto il territorio, Edison copre il 7% della produzione
nazionale di energia elettrica. È un operatore integrato lungo tutta la filiera elettrica: dalla
produzione di energia alla gestione e manutenzione dei parchi di generazione, fino alla vendita ai
clienti finali. Il suo parco produttivo è composto da oltre 200 centrali sostenibili e flessibili, tra cui
oltre 100 centrali idroelettriche, 53 campi eolici, 56 fotovoltaici e 14 cicli combinati a gas (CCGT)
altamente efficienti, che consentono di bilanciare l’intermittenza delle fonti rinnovabili. Il Gruppo è
impegnato nell’attuazione di un piano di sviluppo nelle energie rinnovabili che ha l’obiettivo di
accrescere la capacità rinnovabile installata dagli attuali 2 GW ad almeno 5 GW al 2030, portando
la generazione green al 40% del proprio mix produttivo.
Attraverso Edison Next, il Gruppo è un operatore chiave anche nel mercato dei servizi energetici e
ambientali, con soluzioni per aumentare l’efficienza di processi, edifici e risorse di grandi industrie,
PMI, ospedali e Pubblica Amministrazione. Edison Next opera Italia, Spagna e Polonia, gestendo
oltre 65 siti industriali, 2.100 strutture pubbliche e private e 280 città.
Nella filiera del gas, vettore energetico indispensabile per accompagnare la transizione ecologica
del Paese, Edison è impegnata nella diversificazione delle fonti e delle rotte di approvvigionamento
per la sicurezza e la competitività del sistema energetico nazionale. Il Gruppo vanta una posizione
unica in Italia, grazie un portafoglio di importazione ampio e diversificato, che soddisfa circa il 20%
della domanda.
La Società è inoltre impegnata nella promozione del gas naturale liquefatto (GNL) e dei green
gas (biometano, BioGNL e idrogeno green) per sostituire i combustibili fossili nei processi
industriali energivori e per rendere sostenibili i trasporti pesanti e marittimi. A questo fine ha
realizzato la prima catena logistica integrata in Italia dedicata al GNL, attraverso un deposito
costiero small-scale a Ravenna e di una metaniera dedicata al suo approvvigionamento.
Cura e vicinanza al cliente sono i tratti distintivi di Edison Energia, la società del Gruppo che si
occupa della vendita di energia elettrica, gas naturale e servizi energetici integrati a famiglie e
imprese. La Società propone servizi modulabili e personalizzabili per rispondere alle esigenze di
vita dei propri clienti, per cui la casa è il centro di molteplici attività: una smart home dai costi
misurabili e trasparenti, alimentata con unenergia rispettosa dell’ambiente grazie a sistemi di
autoproduzione e accumulo di energia.
Oggi Edison opera in Italia ed Europa, impiegando oltre 5.500 persone.
Relazione finanziaria 2022 Relazione sulla gestione
Bilancio consolidato
Bilancio separato
4
Lettera agli Azionisti
Signori Azionisti,
Il 2022 è stato un altro anno fuori dal comune: la guerra alle porte di un’Europa già resa fragile dal COVID, ha
evidenziato i vizi architetturali del mercato energetico europeo, eccessivamente dipendente dalla Russia, con
conseguenze dirompenti: i prezzi del gas e dell’energia hanno raggiunto i massimi storici e un livello di volatilità senza
precedenti.
Il contesto ha messo alla prova Edison, che nonostante le difficoltà ha continuato a crescere rafforzando il proprio
modello di business. La capacidel Gruppo di affrontare le sfide e di raggiungere i risultati operativi, che vengono
presentati, dimostra la qualità della strategia definita dal Consiglio di Amministrazione.
Nel 2022, Edison, secondo importatore di gas in Italia, è stata determinante nell’assicurare le forniture di gas, avendo
coperto circa il 20% della domanda nazionale, grazie ad un portafoglio diversificato. Ai contratti di fornitura con Libia,
Algeria, Qatar e Azerbaidjan, nel corso del 2023 si aggiungerà il GNL americano, che permetterà un’ulteriore
differenziazione delle fonti e la completa indipendenza dalla Russia.
Il gruppo Edison contribuisce alla sicurezza nazionale anche con Edison Stoccaggio che, a ottobre 2022, aveva già
conferito il 100% della capacità offerta, anticipando così quanto richiesto dalla normativa. Il Gruppo Edison partecipa
inoltre a progetti di infrastrutture di connessione, Poseidon ed Eastmed, finalizzati ad ampliare il “corridoio sud” del gas
naturale e a diversificare le rotte e le fonti per l’Europa. A ottobre è stato annunciato l’avvio della marcia commerciale del
gasdotto di interconnessione Grecia Bulgaria (IGB) che, con una capacità di 3 miliardi di metri cubi, apre ai paesi del
Sud Est europeo una nuova rotta di approvvigionamento gas.
Quanto alla produzione di energia elettrica, la crisi energetica del 2022 è andata di pari passo con una grave crisi idrica.
Edison ha supplito alla riduzione di energia idroelettrica (-c45% rispetto al 2021) grazie alla diversificazione delle fonti
produttive e all’efficacia del parco termoelettrico. Edison ha comunque continuato a mostrare attenzione alle istanze dei
territori e alla tutela delle comunità locali. Ha scelto infatti di effettuare rilasci d’acqua a valle degli invasi della Valtellina e
ha rimodulato temporaneamente la programmazione della produzione elettrica per supportare l’uso irriguo e il
mantenimento del livello del lago di Como.
Intanto, prosegue l’impegno di Edison nelle energie rinnovabili. Il gruppo ha superato 1 GW di capacità eolica installata,
confermandosi tra i leader italiani del settore. Nel mese di giugno è stato inaugurato un nuovo impianto da 45 MW di
potenza in Sicilia. In luglio è stato acquisito un parco eolico da 66 MW in Campania, nelle adiacenze di uno già in
portafoglio da 70 MW, creando così complessivamente uno dei parchi eolici più grandi d’Italia con una potenza
complessiva di 136 MW.
Accanto allo sviluppo delle rinnovabili e alle attività nel gas orientate alla transizione energetica, si afferma un’altra
direttrice di sviluppo strategico, che vede Edison a fianco dei clienti e dei territori, grazie anche ai servizi energetici,
essenziali per garantire efficienza nel consumo, competitività e sostenibilità ambientale. In quest’ambito, il 2022 è stato
l’anno del lancio di Edison Next, attiva in Italia, Spagna e Polonia, con l’obiettivo di accompagnare aziende e pubblica
amministrazione nel percorso di transizione ecologica e decarbonizzazione.
Edison Next offre soluzioni per la riqualificazione degli impianti energetici, il teleriscaldamento, ma anche per la
produzione di idrogeno e biometano e la rigenerazione urbana, per citarne alcune. Nel 2022 Edison Next ha acquisito
Citelum Italia, leader nell’illuminazione pubblica in Italia ed in Spagna e Sistrol, attiva nei servizi energetici per il
terziario.
Nel mercato finale, il gruppo ha incrementato la propria base clienti di oltre il 10% e ha acquisito la maggioranza di Gaxa,
entrando così nel mercato retail in Sardegna. Nel mercato retail, Edison permette a famiglie e imprese di assumere un
ruolo attivo nella produzione di energia da fonti rinnovabili per aumentare la propria indipendenza, abbattere i costi
dell’energia e ridurre le emissioni di CO
2
. La creazione di comunità energetiche gioca un ruolo chiave nella strategia del
gruppo come dimostrano i progetti di comunità energetiche condominiali e il recente accordo sottoscritto con alcune
aziende del comune di Trecenta (VE).
Relazione finanziaria 2022 Relazione sulla gestione
Bilancio consolidato
Bilancio separato
5
In un anno in cui si è temuto il razionamento delle fonti energetiche, Edison ha comunque mantenuto l’impegno di
accelerare la transizione ecologica. Per quanto riguarda i gas verdi, nel 2022 Edison ha fatto un importante passo avanti
nello sviluppo della Puglia Green Hydrogen Valley, una delle prime iniziative per la produzione e il trasporto di idrogeno
verde su larga scala in Italia.
Infine, nel 2022 Edison ha sottoscritto con Wintershall e Repsol un accordo per la cessione delle attività algerine
dell’E&P, che si perfezionerà alla conclusione dei necessari passaggi legislativi, segnando l’uscita definitiva dal settore.
In ciascuna area di intervento Edison si è impegnata in obiettivi di medio lungo termine ad impatto ESG, il cui
perseguimento contribuisce a specifici Sustainable Development Goals dell'agenda 2030 delle Nazioni Unite. La
sostenibilità è connaturata alla missione che Edison si è data di essere leader della transizione energetica, e che permea
tutte le scelte del gruppo: dallo sviluppo di nuova capacità rinnovabile e dalla costruzione di cicli combinati efficienti quali
le centrali di Marghera Levante e Presenzano, a obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili, al sostegno ai clienti più
vulnerabili, alle iniziative sui gas verdi quali biometano e idrogeno, allefficienza energetica, che contribuiscono alla
salvaguardia del pianeta e alla lotta al cambiamento climatico.
Per concludere, nel 2022 l’economia mondiale ha registrato un netto rallentamento; la domanda nazionale di energia
elettrica è calata (-0,8%) e quella di gas è crollata (-9,6%). Tuttavia, gli indicatori del gruppo Edison sono in
miglioramento: non solo il fatturato (+ 158,8%), che ha riflesso il forte aumento del costo delle commodities, ma anche
l’EBITDA è passato da 989 a 1.112 milioni di euro grazie alle ottime performance industriali. Il debito finanziario è salito a
477 milioni di euro per effetto dei nuovi investimenti, ma confermandosi ad uno dei livelli più bassi di mercato in rapporto
allEBITDA. Il risultato netto del gruppo ammonta a 151 milioni di euro ed è penalizzato dal contributo straordinario di
solidarietà, una nuova e rafforzata misura fiscale richiesta agli operatori energetici per supportare i cittadini e le imprese.
Nonostante l’onerosità di tale misura governativa, Edison potrà quest’anno distribuire un dividendo a favore degli
azionisti di risparmio e ordinari.
Sono molto lieto che, in uno scenario così difficile, Edison abbia ottenuto importanti risultati industriali e finanziari e abbia
accresciuto il proprio ruolo nel garantire la sicurezza energetica del Paese.
Anche il 2023 si annuncia difficile. La crisi geopolitica, la crisi energetica e la crisi climatica impongono a tutti sfide
impegnative da fronteggiare. Edison, tuttavia, conferma il suo impegno per realizzare una transizione energetica
sostenibile e inclusiva e per contribuire alla sicurezza del sistema energetico nazionale. Nell’anno che segna il 140° della
fondazione dell’azienda, ci sorregge come non mai la solidità dei nostri valori e l’ambizione di continuare a contribuire al
progresso del Paese grazie ad una robusta organizzazione e alle straordinarie e distintive competenze delle persone di
Edison.
SPAGNA
ALGERIA
ITALIA
SVIZZERA
BULGARIA
POLONIA
POSEIDON
IGB
EASTMED
GRECIA
6 Sedi e uffici Edison
65 Siti produttivi gestiti
(Edison Next
)
1 Centrale termoelettrica
1 Pipeline
1 Progetto di pipeline
P
resenza operativa
6 Sedi e uici Edison
2 Oicine Edison
8 Sedi operative (Edison Energia)
27 Siti operativi gestiti per servizi
ambientali (Edison Next)
65 Siti produttivi gestiti (Edison Next)
14 Centrali termoelettriche
107 Centrali idroelettriche
di cui
73
mini idro
53 Campi eolici
56 Campi fotovoltaici
3 Centri di stoccaggio gas
1 Deposito GNL
3 Depositi GNL in sviluppo
MERCATO ITALIA
Energia
elettrica
UPSTREAM MIDSTREAM
DOWNSTREAM
Dispacciamento impianti
proprietari e terzi
e ottimizzazione del
portafoglio di energia
(3) Include iniezioni/prelievi da stoccaggio
(1) Include la Divisione Energy & Environmental Services Market (2) Non include la Divisione Energy & Environmental Services Market
*Dati in linea con il criterio di consolidamento
Catena del valore
Gas
Power Asset
Gas Assets
56
Campi
fotovoltaici
()
53
Campi eolici
()
107
Centrali idroelettriche
(di cui 73 mini idro)
(2)
14
Centrali
termoelettriche
()
7,2 GW
(1)
Potenza netta
installata
in Italia
19,7 TWh
(1)
Produzione
netta
21,1 mld m
Volumi gestiti
37,7 TWh
Volumi gestiti
14,2 TWh
Energia elettrica
venduta ai clienti
finali
6,6 mld m
Gas venduto per usi
civili e industriali
Piattaforma di servizi, tecnologie e
competenze per la decarbonizzazione
e la transizione energetica di aziende
e Pubblica Amministrazione
Energy & Environmental
Services Market
2.100
Strutture pubbliche
e private gestite
280
Municipalità locali con
1.280.000 punti luce
65
Siti produttivi
gestiti
27
Siti operativi gestiti
per servizi ambientali
40
Reti di
teleriscaldamento
275,1 TWh
Produzione netta
2022
Energia elettrica
Domanda totale lorda Italia
315,6 TWh
40,5 TWh
Importazioni
o altro
19,7 TWh
Produzione Edison
(Quota su totale
Italia = 7,2%)
83,1 TWh
Fonti rinnovabili
192 TWh
Termoelettrica
2022
Gas
Fabbisogno totale Italia
(3)
69 mld m
3
3,1 mld m
Produzione
68,6 mld m
Importazioni
14,5 mld m
Import Edison
(Quota su totale
Italia = 21%)
Gestione e sviluppo di impianti di
generazione elettrica da fonti rinnovabili
e cicli combinati a gas ad alta efficienza
Gas & Power Portfolio
Management & Optimization
Gestione contratti di
approvvigionamento long
term gas, logistica, vendita
gas al termoelettrico
e al mercato grossista
12,6
mld m/a*
Quantità contrattuale
(di cui 6,4 da terminale)
Contratti di
approvigionamento
long term gas
Gestione
stoccaggio gas
3
Centri di stoccaggio
Sviluppo e gestione
infrastrutture trasporto
gas
1
Pipeline
1
Progetto di pipeline
Sviluppo e gestione
deposito Small Scale
GNL
1
Deposito GNL
1
Deposito GNL
autorizzato
2
Depositi GNL
in fase autorizzativa
1,8 milioni
Contratti di
elettricità, gas
naturale e servizi
a valore aggiunto
Vendita di energia elettrica, gas naturale
e servizi a valore aggiunto verso tutti
i segmenti di mercato, dal cliente
residenziale alla grande industria
Gas & Power
Market
MERCATO ITALIA
Energia
elettrica
UPSTREAM MIDSTREAM
DOWNSTREAM
Dispacciamento impianti
proprietari e terzi
e ottimizzazione del
portafoglio di energia
(3) Include iniezioni/prelievi da stoccaggio
(1) Include la Divisione Energy & Environmental Services Market (2) Non include la Divisione Energy & Environmental Services Market
*Dati in linea con il criterio di consolidamento
Catena del valore
Gas
Power Asset
Gas Assets
56
Campi
fotovoltaici
()
53
Campi eolici
()
107
Centrali idroelettriche
(di cui 73 mini idro)
(2)
14
Centrali
termoelettriche
()
7,2 GW
(1)
Potenza netta
installata
in Italia
19,7 TWh
(1)
Produzione
netta
21,1 mld m
Volumi gestiti
37,7 TWh
Volumi gestiti
14,2 TWh
Energia elettrica
venduta ai clienti
finali
6,6 mld m
Gas venduto per usi
civili e industriali
Piattaforma di servizi, tecnologie e
competenze per la decarbonizzazione
e la transizione energetica di aziende
e Pubblica Amministrazione
Energy & Environmental
Services Market
2.100
Strutture pubbliche
e private gestite
280
Municipalità locali con
1.280.000 punti luce
65
Siti produttivi
gestiti
27
Siti operativi gestiti
per servizi ambientali
40
Reti di
teleriscaldamento
275,1 TWh
Produzione netta
2022
Energia elettrica
Domanda totale lorda Italia
315,6 TWh
40,5 TWh
Importazioni
o altro
19,7 TWh
Produzione Edison
(Quota su totale
Italia = 7,2%)
83,1 TWh
Fonti rinnovabili
192 TWh
Termoelettrica
2022
Gas
Fabbisogno totale Italia
(3)
69 mld m
3
3,1 mld m
Produzione
68,6 mld m
Importazioni
14,5 mld m
Import Edison
(Quota su totale
Italia = 21%)
Gestione e sviluppo di impianti di
generazione elettrica da fonti rinnovabili
e cicli combinati a gas ad alta efficienza
Gas & Power Portfolio
Management & Optimization
Gestione contratti di
approvvigionamento long
term gas, logistica, vendita
gas al termoelettrico
e al mercato grossista
12,6
mld m/a*
Quantità contrattuale
(di cui 6,4 da terminale)
Contratti di
approvigionamento
long term gas
Gestione
stoccaggio gas
3
Centri di stoccaggio
Sviluppo e gestione
infrastrutture trasporto
gas
1
Pipeline
1
Progetto di pipeline
Sviluppo e gestione
deposito Small Scale
GNL
1
Deposito GNL
1
Deposito GNL
autorizzato
2
Depositi GNL
in fase autorizzativa
1,8 milioni
Contratti di
elettricità, gas
naturale e servizi
a valore aggiunto
Vendita di energia elettrica, gas naturale
e servizi a valore aggiunto verso tutti
i segmenti di mercato, dal cliente
residenziale alla grande industria
Gas & Power
Market
Relazione finanziaria 2022 Relazione sulla gestione
Bilancio consolidato
Bilancio separato
10
Principali dati del Gruppo
Al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria, le tabelle che
seguono riportano alcuni “Indicatori alternativi di performance”. In calce alle medesime si fornisce la metodologia di
calcolo di tali indici in linea con le indicazioni dell’European Securities and Markets Authority (ESMA).
(1) Valore di fine periodo. Le variazioni di questi valori sono calcolate rispetto al 31 dicembre 2021.
(2) La voce recepisce gli Orientamenti ESMA in tema di indebitamento finanziario, pubblicati in data 4 marzo 2021, che la CONSOB ha chiesto di
adottare a partire dal 5 maggio 2021. La composizione di questa voce è illustrata nel paragrafo 6.3Totale indebitamento finanziario e costo del
debito” delle Note illustrative al Bilancio Consolidato.
(*) Vedi Note illustrative al Bilancio Consolidato.
Dati economici (in milioni di euro)
Capitolo
(*)
Esercizio 2022
Var. %
Ricavi di vendita
2
30.380
11.739
158,8%
Margine operativo lordo
2
1.112
989
12,4%
% sui Ricavi di vendita
3,7%
8,4%
-
Risultato operativo
595
466
27,7%
% sui Ricavi di vendita
2,0%
4,0%
-
Risultato netto da Continuing Operations
176
431
(59,2%)
Risultato netto da Discontinued Operations
2; 9
6
(1)
n.s.
Risultato netto di competenza di terzi
31
17
82,4%
Risultato netto di competenza di Gruppo
151
413
(63,4%)
Dati finanziari (in milioni di euro)
Capitolo
(*)
31.12.2022 31.12.2021 Var.%
Capitale investito netto (A + B)
(1)
6.525
6.457
1,1%
Totale indebitamento finanziario (A)
(1)(2)
6
477
104
358,7%
Patrimonio netto totale (B)
(1)
6
6.048
6.353
(4,8%)
Patrimonio netto attribuibile ai soci della
controllante
(1)
6
5.659
5.934 (4,6%)
Rating
31.12.2022
31.12.2021
Standard & Poor’s
-Rating M/L
BBB
BBB
-Outlook M/L Termine
Stable
Stable
-Rating B/T
A-2
A-3
Moody’s
-Rating
Baa3
Baa2
-Outlook M/L Termine
Negative
Stable
Principali indicatori
31.12.2022 31.12.2021 Var.%
Debt / Equity (A/B)
0,08
0,02
-
Gearing (A/A+B)
7,3%
1,6%
-
Dipendenti (numero)
(1)
5.818
4.918
18,3%
Dati operativi
Esercizio 2022
Esercizio 2021
Var. %
Produzione netta di energia elettrica (TWh)
19,0 16,8 13,2%
Vendite di energia elettrica a clienti finali (TWh)
14,2 13,3 6,6%
Importazioni di gas (Mld m
3
)
14,5 14,4 1,0%
Totale vendite nette gas Italia (Mld m
3
)
21,1
18,9
11,9%
Siti serviti energia elettrica e gas (migliaia)
1.761 1.593 10,6%
Relazione finanziaria 2022 Relazione sulla gestione
Bilancio consolidato
Bilancio separato
11
Notizie relative ai titoli
(*) Revocate dalla quotazione dal 10 settembre 2012.
(**) Valore medio del mese di dicembre.
(***) Controllata indiretta al 100% da EDF Eléctricité de France Sa, a sua volta controllata dallo Stato Francese.
Organi Sociali
Consiglio di Amministrazione
(****)
(1)
Presidente
Marc Benayoun
Amministratore Delegato
Nicola Monti
Amministratori
atrice Bigois
indipendente
Paolo Di Benedetto
indipendente
Fabio Gallia
indipendente
Angela Gamba
Xavier Girre
Nelly Recrosio
Florence Schreiber
Luc Rèmont
(2)
Segretario del Consiglio
Lucrezia Geraci
Collegio sindacale
(****) (3)
Presidente
Serenella Rossi
Sindaci effettivi
Lorenzo Pozza
Gabriele Villa
Società di revisione
(4)
KPMG Spa
(****) Alla data di adozione del documento.
(1) Nominato dall’Assemblea del 31 marzo 2022 per un triennio e, quindi, sino all’Assemblea di approvazione del bilancio dell’esercizio 2024.
(2) Cooptato dal Consiglio di Amministrazione in data 7 dicembre 2022 a seguito delle dimissioni di Jean Bernard Lévy e in carica sino alla prossima
Assemblea degli Azionisti.
(3) Nominato dall’Assemblea del 28 aprile 2020 e in carica sino all’Assemblea di approvazione del bilancio dell’esercizio 2022.
(4) Incarico confermato dallAssemblea del 28 aprile 2020 per il novennio 2020-2028.
Azioni al 31 dicembre 2022 numero quotazione
Azioni ordinarie
4.626.557.357
(*)
Azioni di risparmio
109.559.893
1,404(**)
Azionisti con partecipazioni rilevanti al 31 dicembre 2022
% diritti di voto
% possesso
Transalpina di Energia Spa
(***)
99,473%
97,172%
Relazione sulla gestione
Relazione finanziaria 2022 Relazione sulla gestione
Bilancio consolidato
Bilancio separato
13
Eventi di rilievo
Edison entra in Hydrogen Park
12 gennaio 2022 - Edison acquista il 9,732% di Hydrogen Park, società consortile localizzata a Porto Marghera nel 2003
avente lo scopo di realizzare sperimentazioni su scala industriale nel settore dell’idrogeno. L’esperienza maturata e
l’integrazione delle infrastrutture esistenti permettono oggi al Consorzio di essere il primo punto di applicazione della
strategia energetica europea basata sulla molecola verde.
Edison, Eni e Ansaldo Energia, studio per l’utilizzo di idrogeno nella centrale
termoelettrica a Porto Marghera
22 febbraio 2022 - Edison, Eni e Ansaldo Energia sottoscrivono un accordo per l’avvio di uno studio di fattibilità per la
produzione di idrogeno verde, tramite elettrolisi dell’acqua, o blu tramite l’impiego di gas naturale con cattura della CO
2
prodotta, da utilizzare in sostituzione di una quota di gas naturale quale combustibile della nuova centrale Edison a Porto
Marghera. L’impianto è un ciclo combinato di ultima generazione della potenza complessiva di 780 MW che utilizza una
turbina ad alta efficienza dotata di tecnologia predisposta per essere alimentata a idrogeno.
Edison: rating confermato da S&P, ridotto da Moody's
24 febbraio 2022 - Edison rende noto che l’agenzia di rating Standard & Poor's ha confermato il rating di lungo termine
della società a BBB e rivisto l’outlook a negativo da stabile, a seguito del declassamento di un notch a BBB con outlook
negativo della capogruppo EDF. Pur rilevando i solidi risultati raggiunti dalla società nel 2021, e in particolare la crescita
del 45% dell'EBITDA, la metodologia di S&P limita il rating di Edison a quello della capogruppo EDF, data l'importanza
strategica di Edison come vettore di sviluppo in Italia, un mercato prioritario per EDF.
Edison ha comunicato inoltre che Moody's Investors Service ha abbassato il rating di lungo termine della società a Baa3
da Baa2, con outlook negativo, per analoghe ragioni a seguito del declassamento di un notch con outlook negativo della
capogruppo EDF. Sia S&P che Moody's rilevano la forte performance operativa di Edison, le sue solide metriche di
credito, il miglioramento del suo profilo di rischio e i progressi compiuti nel riposizionamento strategico di Edison.
Edison lancia una campagna di crowdfunding per un nuovo impianto idroelettrico a
Quassolo
24 marzo 2022 - Edison promuove Edison Crowd per Quassolo, l’iniziativa rivolta alle comunità dei Comuni di Quassolo,
Borgofranco di Ivrea, Quincinetto, Tavagnasco, Montalto Dora e Settimo Vittone che potranno diventare parte attiva della
transizione energetica del proprio territorio contribuendo alla realizzazione di una nuova centrale mini-idroelettrica sulle
sponde del fiume Dora Baltea. Si tratta di un impianto in fase di costruzione a Quassolo (2.700 kW di potenza) che
permetterà di soddisfare la domanda energetica di circa tremila famiglie evitando l’emissione in atmosfera di 3.700
tonnellate di CO
2
all’anno. Dal 1° aprile al 15 aprile la campagna è stata estesa a tutta Italia per i clienti di Edison
Energia con un contratto luce o gas.
Edison: acquisto da Italgas e Marguerite della maggioranza di Gaxa per contribuire
allo sviluppo del mercato retail in Sardegna
aprile 2022/4 maggio 2022- In esecuzione dellaccordo sottoscritto l’1° aprile 2022, il 4 maggio 2022 Edison acquista
una quota di maggioranza di Gaxa da Italgas e Marguerite, in precedenza titolari rispettivamente del 51,85% e del
48,15% del capitale della società. Gaxa è attiva in Sardegna nella commercializzazione tramite rete di gas naturale, GPL
e aria propanata per usi civili. A seguito delloperazione il capitale di Gaxa risulta posseduto da Edison al 70%, da Italgas
al 15,56% e da Marguerite al 14,44%. L’operazione rafforza la presenza commerciale e le prospettive di sviluppo di
Gaxa in considerazione dell’importante piano di investimenti per la Sardegna promosso da Italgas con la costruzione di
nuove reti di distribuzione “native digitali”.
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Edison completa luscita dalle attività Exploration and Production
5 maggio 2022/29 giugno 2022- Edison annuncia di aver firmato un accordo per la cessione della partecipazione pari
all11,25% nel campo gas on-shore di Reggane Nord in Algeria, a Wintershall Dea Algeria Gmbh. L'accordo si basa su
un valore della partecipazione di Edison in Reggane Nord di circa 100 milioni di dollari alla data del 1° gennaio 2022.
Successivamente, in data 29 giugno 2022, a seguito dell'esercizio del diritto di prelazione da parte dell’altro partner della
concessione, Repsol, sulla base del relativo Joint Operating Agreement, Edison ha comunicato di aver firmato una
modifica dell'accordo per prevedere la cessione della partecipazione, in parte a Repsol (6,75%) e in parte a Wintershall
Dea (4,50%). Invariate tutte le altre condizioni contrattuali. L'operazione è condizionata all'approvazione delle autorità
competenti. Edison completa così la dismissione di tutte le attività Exploration and Production (E&P) avviata in seguito al
riassetto strategico della società sui business della transizione energetica.
Fenice (ora Edison Next) acquista Citelum Italia (ora Edison Next Government)
10 maggio 2022 In esecuzione dell’accordo sottoscritto in data 4 aprile 2022, Fenice Spa (ora Edison Next), società
interamente controllata da Edison, acquista in data 10 maggio 2022 l'intero capitale di Citelum Italia Srl da Citelum SA
(parte del gruppo EDF), gruppo attivo nel settore dei servizi di illuminazione alla Pubblica Amministrazione. Citelum Italia
ha una presenza capillare sul territorio nazionale e spagnolo: è secondo operatore in Italia nel settore dell'illuminazione
pubblica e quinto operatore in Spagna con una quota di mercato pari al 10%. L’acquisizione di Citelum Italia permette
così a Fenice di ampliare la propria offerta nel business dei servizi energetici per il territorio e le città, e di sviluppare
importanti sinergie con le attività di Edison dedicate ai servizi energetici per la transizione energetica e la
decarbonizzazione di territori e città verso le smart city del futuro.
Edison lancia "Edison Next" per la decarbonizzazione di aziende e territori in Italia e
Spagna
11 maggio 2022 Edison annuncia il piano di sviluppo di Edison Next, socieche accompagna aziende e territori nella
transizione ecologica e nella decarbonizzazione. Si tratta di una società cui fa capo una piattaforma unica sul mercato
per servizi, tecnologie e competenze, presente in Italia, Spagna e Polonia, in oltre 65 siti industriali, 2.100 strutture
(pubbliche e private) e 280 città, con oltre 3.500 persone. Edison Next prevede investimenti per 2,5 miliardi di euro al
2030, di cui 300 milioni per il settore dei servizi energetici in Spagna, e un obiettivo di EBITDA pari a 300 milioni di euro.
Edison Next, Comunità Montana, Bim e Consorzio Valle Camonica Servizi firmano
accordo per decarbonizzazione in Valle Camonica
19 maggio 2022 Edison Next, Comunità Montana e Bacino Imbrifero Montano (BIM) insieme al Consorzio Valle
Camonica Servizi firmano un accordo per lo sviluppo di una piattaforma territoriale dedicata alla realizzazione di iniziative
per la decarbonizzazione del territorio della Valcamonica, con particolare riguardo al settore delle attività industriali
energivore e della mobilità sostenibile locale e regionale, in un'ottica di riduzione del loro impatto ambientale, prendendo
in considerazione diverse soluzioni, tra le quali la produzione locale di idrogeno verde tramite elettrolisi.
Edison inaugura la nuova centrale idroelettrica di Palestro (PV)
27 maggio 2022 Edison inaugura la nuova centrale idroelettrica di Palestro, in provincia di Pavia, sul fiume Sesia,
confermando il proprio impegno nello sviluppo di impianti da fonte rinnovabile, quale asse strategico di crescita della
società, e nella creazione di valore condiviso con le comunità e i territori in cui opera. Il piano industriale di Edison
prevede l’incremento della capacità rinnovabile installata da 2 a 5 GW, attraverso investimenti per 3 miliardi di euro al
2030, in coerenza con le politiche nazionali ed europee di decarbonizzazione e transizione energetica. La centrale di
Palestro è un impianto ad acqua fluente di piccola derivazione da 3.600 kW di capacità installata e risulta pienamente
integrata nel territorio circostante grazie alla sua struttura interrata e alla presenza di un apposito passaggio che
permette la risalita dei pesci.
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Edison inaugura il nuovo parco eolico di Mazara del Vallo (TP)
15 giugno 2022 Edison inaugura un nuovo parco eolico a Mazara del Vallo (TP), rafforzando il proprio impegno nello
sviluppo della generazione rinnovabile, asse strategico di crescita della società. Con questo nuovo impianto da 45 MW di
potenza complessiva, Edison supera 1GW di capaci eolica installata e si conferma tra i leader del Paese nel settore.
Crisi idrica, Edison incrementa i rilasci d’acqua dagli invasi della Valtellina
16 giugno 2022 Edison comunica che, d’intesa con la Regione Lombardia, dal 16 giugno fino alla fine di luglio,
incrementa i rilasci d’acqua a valle dagli invasi della Valtellina, al fine di mitigare la grave crisi idrica che perdura a causa
della scarsa piovosità registrata a partire dalla seconda metà del 2021 e che nei primi cinque mesi del 2022 ha portato a
una riduzione delle precipitazioni di circa il 60%, con conseguente contrazione delle produzioni idroelettriche di oltre il
50% rispetto alle medie storiche.
Snam ed Edison firmano accordo per lo sviluppo congiunto di progetti Small-Scale
LNG in Italia
25 luglio 2022- Snam ed Edison firmano un Memorandum of Understanding (MoU) con lobiettivo di collaborare allo
sviluppo del mercato Small-Scale LNG in Italia per favorire la decarbonizzazione dei trasporti terrestri, navali e ferroviari,
oltre che delle utenze industriali e civili off-grid.
L’iniziativa si propone di fare leva sullo sviluppo del settore del gas naturale liquefatto italiano, anche grazie ai nuovi
investimenti infrastrutturali previsti, per favorire la progressiva sostituzione del diesel e allo stesso tempo per sostenere
l’utilizzo del biometano liquido (Bio-LNG). La visione condivisa delle due aziende è che l’LNG sia il vettore energetico più
efficace e concreto per decarbonizzare i trasporti su larga scala, riducendone l’impatto ambientale attraverso la
sostituzione del gasolio. Già oggi il mercato dell’LNG nel trasporto pesante in Italia conta circa 4.000 camion, circa 130
stazioni di rifornimento e consumi annui per circa duecentomila tonnellate. Grazie allo sviluppo dell’infrastruttura Small-
Scale e alla penetrazione dell’LNG nel settore del bunkeraggio marittimo, il mercato più che raddoppierà entro il 2025
con potenziale fino a 1,5 milioni di tonnellate di consumi annui al 2030.
Edison rileva da Axpo un impianto eolico da 66 MW in Campania
28 luglio 2022- Edison comunica di aver acquisito da Axpo un parco eolico da 66 MW in Campania, in provincia di
Avellino, dando seguito alla sua strategia di crescita nel settore delle rinnovabili che prevede di incrementare la capacità
green installata dagli attuali 2 GW a 5 GW al 2030, attraverso investimenti per 3 miliardi di euro. Sullo stesso territorio
Edison è già presente con un altro campo eolico da 70 MW e, a seguito di quest’acquisizione, dà vita a uno dei parchi
eolici più grandi d’Italia con una potenza complessiva di 136 MW. Il nuovo polo eolico soddisfa il fabbisogno energetico
di 96.000 famiglie ed evita l’emissione in atmosfera di circa 90.000 tonnellate di CO
2
all’anno. L’impianto eolico di
Bisaccia è costituito da 22 aerogeneratori tipo Vestas da 3 MW ciascuno ed è in grado di produrre in media 100 GWh di
elettricità all’anno.
Edison e Saipem entrano nella società di scopo per la realizzazione del progetto
Puglia Green Hydrogen Valley
agosto 2022- Edison e Saipem comunicano di aver acquistato, facendo seguito agli accordi sottoscritti a settembre
2021, rispettivamente il 50% ed il 10% della società Alboran Hydrogen Brindisi Srl strumentale alla realizzazione del
progetto Puglia Green Hydrogen Valley. Saipem, inoltre, detiene anche un’esclusiva per la realizzazione del progetto.
Il progetto prevede la realizzazione di tre impianti di produzione di idrogeno verde a Brindisi, Taranto e Cerignola (FG),
per una capacità di elettrolisi complessiva pari a 220 MW, alimentati da circa 400 MW di energia solare fotovoltaica. Una
volta a regime, i tre impianti saranno in grado di produrre complessivamente fino a circa 300 milioni di normal metri cubi
di idrogeno rinnovabile all’anno, destinati ad alimentare le industrie presenti sul territorio e la mobilità sostenibile, anche
attraverso l’immissione nella rete gas locale. L’impianto di Brindisi, che si trova in una fase avanzata di sviluppo, prevede
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la realizzazione di un impianto di produzione di idrogeno verde mediante elettrolizzatori con una capacità di 60 MW
alimentati da un campo fotovoltaico dedicato. Il progetto è stato proposto, tra gli altri, per il bando di finanziamento
europeo IPCEI (Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo).
Edison Next, Federmetano e Greenfuel insieme per favorire l’uso dell’idrogeno per
la mobili sostenibile
2 agosto 2022- Edison Next, Federmetano e Greenfuel comunicano di aver avviato una partnership nell’ambito della
mobilità sostenibile per lo sviluppo congiunto di un Progetto Pilota per la decarbonizzazione del parco auto in
circolazione che fa leva sulla produzione di idrogeno. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di produzione di
idrogeno verde e il suo utilizzo presso la stazione di rifornimento di autoveicoli a metano/biometano di Greenfuel -
azienda associata Federmetano - a Brescia, tramite la miscelazione con il gas naturale. L'idrogeno miscelato al
metano/biometano nell’autotrazione rappresenta un'importante risorsa per la mobilità sostenibile in quanto è una
soluzione già utilizzabile nel breve periodo, in grado di offrire un rilevante contributo e un miglioramento in termini di
impronta carbonica dei trasporti, abilitando il settore automobilistico a un passaggio graduale verso l’uso dell’idrogeno.
Edison entra a far parte di Musa per trasformare Milano in un Hub per la
sostenibilità, la rigenerazione urbana e l'innovazione
6 settembre 2022- Edison comunica l’ingresso con una quota del 7% nella società MUSA s.c.a.r.l (Multilayered Urban
Sustainability Action), un ecosistema dell’Innovazione finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito
delle iniziative del PNRR e promosso dall’Università di Milano-Bicocca. Il progetto Musa vede la collaborazione di
ventinove soggetti pubblici e privati e punta a trasformare l’area metropolitana di Milano in un hub per la sostenibilità,
rigenerazione urbana ed innovazione. Il Progetto ha ottenuto un finanziamento ministeriale di 110 milioni di euro in tre
anni e prevede un investimento complessivo di quasi 116 milioni di euro. Musa si pone l’obiettivo di sviluppare soluzioni
smart per l’energia rinnovabile e la gestione dei rifiuti, studiare nuovi modelli di mobilità green, creare un polo di
incubazione e accelerazione per startup, ottimizzare l’utilizzo dei big data per la salute e il benessere dei cittadini,
mettere a punto nuove soluzioni di finanza sostenibile e creare le condizioni per una società sempre più inclusiva.
Edison a Gastech 2022: stiamo lavorando per una ulteriore diversificazione del
nostro portfolio gas e confermiamo la copertura del 20% della domanda italiana
6 settembre 2022- In occasione della sua partecipazione a Gastech 2022, il più grande evento al mondo dedicato al gas
naturale, al GNL, all’idrogeno e alle soluzioni low carbon, Edison annuncia di aver avviato una revisione del proprio
portafoglio di contratti gas, per accrescere ulteriormente la diversificazione delle fonti e, in prospettiva, limitare i rischi
legati alla continuità degli afflussi tramite gasdotto dai Paesi più esposti a crisi e tensioni interne. A questo fine, Edison
rende noto che sta lavorando per bilanciare il proprio portafoglio di approvvigionamento attraverso una quota crescente
di GNL. Obiettivo di Edison è di mantenere e rafforzare la propria posizione in Italia sulla catena del valore del gas
naturale, con cui soddisfa circa il 20% del fabbisogno.
Edison informa che il primo passo concreto di questa nuova traiettoria strategica, che vedrà un maggior apporto di
contratti long-term di GNL, è l’inaugurazione nel 2023 del primo canale di approvvigionamento dagli Stati Uniti, in virtù di
un accordo firmato nel 2018 con la società Venture Global, che prevede volumi pari a 1,4 miliardi di metri cubi all’anno
dall’impianto Calcasieu Pass in Louisiana.
Edison: avviata la marcia commerciale del gasdotto di interconnessione Grecia-
Bulgaria (IGB) per contribuire alla diversificazione europea
ottobre 2022- Edison rende noto di aver dato avvio alla marcia commerciale del gasdotto di interconnessione Grecia -
Bulgaria IGB. Linfrastruttura, sviluppata da IGI-Poseidon (joint venture 50% Edison 50% Depa) e Bulgarian Energy
Holding (BEH), è stata inaugurata a Sofia. Il gasdotto ha una capacità di 3 miliardi di metri cubi, pari all’intero fabbisogno
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della Bulgaria, e in una seconda fase potrà essere aumentata a circa 5 miliardi di metri cubi di gas naturale. La sua
entrata in esercizio apre ai paesi del Sud Est europeo una nuova rotta di approvvigionamento, strategica in termini di
sicurezza e diversificazione, fornendo accesso a fonti alternative a quelle russe. L’opera è parte, con i progetti Poseidon
ed Eastmed, di un sistema di infrastrutture promosso da IGI Poseidon che contribuisce all’ampliamento del “corridoio
Sud” del gas naturale e alla diversificazione delle rotte e delle fonti per l’Europa.
Edison Energia accelera il piano di sviluppo delle comunità energetiche
condominiali: 13 accordi stipulati e 2 in fase di realizzazione
13 ottobre 2022- Edison Energia, la società del gruppo Edison attiva nella vendita di energia elettrica e gas naturale cui
si affiancano offerte, servizi e soluzioni sostenibili, ha presentato un ambizioso piano di sviluppo delle comuni
energetiche condominiali con l’obiettivo di realizzarne 200 in Italia entro il 2024. La società, in Partnership con Gabetti
Lab, comunica di aver avviato i lavori per lo sviluppo di due comunità energetiche residenziali a Bergamo che entreranno
in esercizio all’inizio del 2023 e ne ha in pipeline altre tredici, tra cui quella che diventerà la più grande dItalia, a
Vimercate, con una potenza di circa 150 kW. L’associazione in comunità energetiche permetterà alle circa 400 famiglie
dei quindici condomini di ottenere non solo benefici economici importanti, che possono arrivare fino a dimezzare la
spesa elettrica annua, ma anche di produrre un rilevante impatto positivo per l’ambiente evitando l’emissione in aria di
circa 200 tonnellate di CO
2
all’anno.
Edison e Chiron Energy firmano un PPA di lungo termine per il supporto allo
sviluppo di impianti fotovoltaici nel Nord Italia
24 novembre 2022- Edison e Chiron Energy, piattaforma indipendente di sviluppo, investimento e gestione di energie
rinnovabili, rendono noto di aver firmato un Power Purchase Agreement (PPA), propedeutico alla realizzazione di alcuni
impianti fotovoltaici nel Nord Italia. L’accordo, che ha una durata fino a dieci anni, prevede la costruzione e messa in
esercizio di otto impianti fotovoltaici in Piemonte e Veneto ad opera di Chiron Energy e il ritiro, da parte di Edison,
dell’energia rinnovabile prodotta e delle garanzie di origine, al fine di incrementare la generazione green nel proprio
portafoglio in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione nazionali ed europei. Gli impianti, che è previsto entrino in
esercizio nella prima metà del 2023, avranno una produzione media all’anno di circa 45 GWh, equivalente al fabbisogno
di sedicimila famiglie, che consentirà di evitare annualmente l’emissione in atmosfera di oltre 35 mila tonnellate di CO.
Edison entra nel CdA della Fondazione Banco dell'energia contro la pover
energetica
dicembre 2022- Edison, già firmataria del Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica”, annuncia il suo
ingresso nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Banco dell’energia, con un impegno iniziale triennale e
l’obiettivo di promuovere nuove iniziative di contrasto alla povertà energetica e di coinvolgere un numero crescente di
operatori del settore.
Trecenta (RO), firmato l'accordo tra Confindustria, Edison Next e sette aziende per
la realizzazione di una comunità di energia rinnovabile
5 dicembre 2022- Il Vicepresidente di Confindustria Venezia Rovigo Paolo Armenio ed il CEO di Edison Next Giovanni
Brianza hanno firmato il protocollo d’intesa tra Confindustria Venezia, Edison Next e le aziende Ghiotti B. e L. Snc,
Mobilferro Srl, Bellinato Lamiere Srl, Termoidraulica Avanzi Srl, Nuova Stagione Srl, C.I.Z.A. Soc. Coop., FG
Falegnameria Giraldo grazie al quale le imprese sono disponibili ad installare impianti fotovoltaici sui tetti delle proprie
sedi, al fine di condividere l’energia rinnovabile prodotta. Il primo passaggio consiste in una valutazione di fattibilità, per
confrontare i loro fabbisogni con i benefici effettivi derivanti dalla CER. Per far fronte a questa esigenza, Confindustria
Venezia ha coinvolto la propria associata Edison Next che sta già sperimentando comunità energetiche in altre regioni
italiane.
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Vodafone Business ed Edison Next al fianco di aziende e PA per affrontare la crisi
energetica
6 dicembre 2022- Vodafone Business ed Edison Next annunciano una partnership strategica per accelerare la
trasformazione digitale ed energetica delle medie e grandi imprese italiane e della Pubblica Amministrazione. La
collaborazione punta allo sviluppo di soluzioni scalabili di efficienza energetica e di ottimizzazione dei consumi, per offrire
strumenti concreti per affrontare la crisi energetica globale e rispondere agli obiettivi di transizione ecologica indicati dal
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il primo risultato della partnership fra Vodafone Business ed Edison
Next è il lancio di Vodafone Business Energy Data Management, una soluzione per il monitoraggio, controllo ed
efficientamento dei flussi energetici di riscaldamento, condizionamento e ventilazione degli edifici, che consente alle
imprese di gestire e ottimizzare i loro consumi, generando un risparmio sulla bolletta energetica.
Riqualificazione energetica illuminazione pubblica Comune di Siena
14 dicembre 2022- È stato illustrato lo stato di avanzamento degli interventi, iniziati lo scorso 31 ottobre, di
riqualificazione energetica e tecnologica degli impianti di pubblica illuminazione del centro storico di Siena.
L’opera che interesserà complessivamente 1.422 punti luce tra primo e secondo stralcio dei lavori è realizzata dalla
società Edison Next, intervenendo sulle lanterne gesistenti e sostituendo la tecnologia illuminante attualmente
installata con piastre a led provviste di telecontrollo punto a punto. L’attivazione del telecontrollo, prevista entro i prossimi
mesi, consentirà un risparmio energetico stimato di circa 255.000 Kwh/anno ed una riduzione delle emissioni in
atmosfera di 98 tCO
2
/anno, con un equivalente in piantumazione di nuovi alberi pari a 735/anno.
Edison: S&P afferma il rating “BBB” e rimuove il creditwatch. Outlook stabile
16 dicembre 2022- Edison rende noto che l’agenzia di rating Standard&Poor's ha confermato il rating della Società a
BBB, Outlook stabile, rimuovendo il creditwatch negativo assegnato lo scorso 24 maggio 2022, in seguito a un intervento
similare sul rating della controllante EDF. S&P valuta il rating creditizio stand-alone di Edison a BBB, in considerazione
della resilienza della società all'attuale crisi energetica con utili adeguatamente protetti dal suo modello di business
verticalmente integrato, la forte performance delle sue attività gas e la crescita della sua capacità di generazione
contrattualizzata.
Edison Energia e Cesab hanno presentato i risultati dello studio "Agrigreen Fondi
2022": al via un laboratorio di sostenibilità sul territorio di Fondi e nel 2023 la più
grande comunità energetica d'Italia
13 gennaio 2023- Edison Energia e Cesab (Centro ricerche in Scienze Ambientali e Biotecnologie), presentano i risultati
del progetto di ricerca “Agrigreen Fondi 2022” per la sostenibilità economica, ambientale e sociale della Piana di Fondi. Il
progetto, nato alla fine del 2021 dalla collaborazione tra Edison e Cesab, ha ottenuto il patrocinio delle istituzioni locali
quali il Comune di Fondi e l’Ente Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, e il coinvolgimento della
Banca Popolare di Fondi.
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Contesto esterno
Quadro economico di riferimento
Nel corso del 2022 l’economia mondiale ha registrato un netto rallentamento, causato dagli elevati livelli di inflazione, in
parte eredità di due anni di pandemia e delle conseguenti restrizioni introdotte per arginarne la diffusione; ciò ha
determinato delle strozzature nelle catene di fornitura, in parte dovute al conflitto russo-ucraino che ha pesantemente
influito sui prezzi delle materie prime e di numerose commodity innescando, soprattutto in Europa, una preoccupante
inflazione da offerta ed in parte derivante dagli squilibri nel mercato del lavoro e dal mismatch tra domanda e offerta che
negli Stati Uniti hanno dato origine a una inflazione da domanda. La stima di crescita dell’economia mondiale per il 2022
è pari al +3%, rispetto al +6,3% registrato nel 2021, sebbene nella seconda parte dell’anno si sia osservato un
andamento migliore delle attese. Questo grazie soprattutto alla buona dinamica dell’UEM che, nonostante l’invasione
russa dell’Ucraina, la crisi energetica e la normalizzazione della politica monetaria, nei primi nove mesi dell’anno ha
ampiamente superato le stime di crescita formulate in primavera da tutti i principali istituti di previsione, al contrario di
Stati Uniti e Cina che invece hanno performato meno brillantemente rispetto a quanto atteso a inizio anno, i primi a
causa della forte e inattesa restrizione monetaria, la seconda per via delle stringenti misure di contenimento introdotte
dalle autorità cinesi in funzione anti-COVID. In particolare, secondo le previsioni di Prometeia, nel 2022 la crescita del
PIL dell’UEM è del +3,4%; quello degli Stati Uniti del +2,0%; quello della Cina del +3,3%.
Sebbene nell’ultima parte dell’anno siano emersi segnali positivi, quali la progressiva e graduale riduzione dei prezzi
delle commodity nei mercati internazionali e la ritrovata normalità dei trasporti mondiali di merci dopo i problemi connessi
alla pandemia, numerosi sono gli elementi di criticità che non possono essere trascurati e che, dopo il rallentamento del
2022, potrebbero tradursi in una forte frenata del ciclo economico mondiale nell’arco del 2023. In primis, la possibilità di
una brusca decelerazione degli Stati Uniti (con le inevitabili ripercussioni sull’economia globale), ma anche la possibilità
che in Cina l’approccio meno aggressivo annunciato dalle autorità di governo per contrastare la pandemia non sia
sufficiente a scongiurare una crescita debole, ostacolata più da vincoli strutturali che non legati alla diffusione del virus e
alle misure poste in essere dal governo per contenerla. Quanto all’Europa, sebbene vi sia l’evidenza di una serie di
elementi positivi, tra cui l’inattesa resilienza della domanda interna nonostante i picchi raggiunti dall’inflazione, un
mercato del lavoro robusto, e un’attenuazione anche se temporanea delle tensioni sul mercato del gas, si registra un
continuo peggioramento del clima di fiducia di famiglie e imprese che suggerisce una situazione di debolezza
prospettica.
Entrando nel merito delle singole aree macroeconomiche, negli Stati Uniti i livelli di inflazione ancora nettamente al di
sopra degli obiettivi delle autorità monetarie hanno spinto la FED a confermare nel Federal Open Market Committee
(FOMC) di dicembre il suo atteggiamento aggressivo nel contrasto all’inflazione, per quanto nei mesi più recenti vi siano
stati segnali incoraggianti nella direzione di una sostanziale stabilizzazione dei prezzi, dovuta in parte alla graduale
normalizzazione dei trasporti mondiali di merci, che continuerà ad esercitare effetti disinflazionistici traducendosi in una
riduzione dei prezzi dei prodotti importati e in parte dovuta al calo del prezzo degli immobili i cui effetti, tuttavia, nelle
previsioni si esprimeranno al massimo tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, lasciando dunque prevedere la persistenza
dell’inflazione su valori elevati anche nel corso del 2023. Anche altri fattori giocano a favore di una elevata inflazione
persistente: se fino ad ora le famiglie hanno sostenuto i consumi aumentando l’utilizzo del reddito disponibile a discapito
della formazione del risparmio, rimane tuttavia ancora spazio per attingere al “tesoretto” accantonato durante la
pandemia da parte delle famiglie; permangono inoltre gli squilibri del mercato del lavoro, caratterizzato da una
persistente condizione di eccesso di domanda (sono circa 4 milioni i posti di lavoro vacanti in più rispetto al numero di
disoccupati): gli aumenti salariali che ne sono derivati se, da una parte, hanno consentito un recupero solo parziale della
riduzione del potere di acquisto, dall’altra, sono andati prevalentemente a vantaggio delle classi sociali più deboli,
attenuando dunque l’effetto deflativo sui consumi delle famiglie. È quindi evidente che quanto più lungo sarà il tempo
necessario per il rientro dello squilibrio del mercato del lavoro, tanto più elevato rimarrà il rischio di inflazione. Tutto ciò,
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nelle previsioni di Prometeia, si tradurrà in una contrazione del PIL americano nel primo e secondo trimestre del 2023 e
in una sostanziale stagnazione nella seconda parte dell’anno che porteranno la crescita media annua degli Stati Uniti
allo 0,4%.
Quanto alla Cina, sebbene il rimbalzo del PIL nel terzo trimestre abbia consentito il recupero, e anche oltre, del calo
registrato nel secondo, riconducibile alle misure di contenimento del COVID, l’incertezza prospettica rimane elevata.
Quattro gli elementi di maggiore criticità: la persistente debolezza della domanda interna, nonostante le più recenti
misure espansive della politica monetaria che agevolano l’erogazione del credito ma che al momento non sembrano
sufficienti a rilanciare gli investimenti necessari per la ripresa del ciclo economico; il minor vigore della domanda estera
(con ripercussioni quindi anche sul commercio mondiale); l’assenza di una campagna vaccinale estesa ed efficace che
contribuisce al continuo deterioramento della fiducia delle imprese, stante il timore che l’allentamento delle restrizioni per
il contenimento della pandemia possa essere revocato nel caso di nuovi picchi di contagi e/o decessi; la possibilità di
una escalation delle tensioni sociali legate all’elevato tasso di disoccupazione giovanile, che nel Paese ha raggiunto il
18%. Con queste premesse, le previsioni di Prometeia per il 2023 sono di una crescita del PIL cinese del +4,4%.
Per quanto riguarda l’UEM, nel 2022 il principale traino dell’economia è stata la domanda interna, in particolar modo di
quella legata ai servizi, con le famiglie che hanno potuto attingere ai risparmi accumulati durante la pandemia, mentre gli
investimenti delle imprese sono rimasti sostanzialmente fermi. Ora l’incognita riguarda il “quando” l’elevata inflazione,
unitamente alle restrizioni delle condizioni di finanziamento portate avanti dalla BCE, porterà ad una contrazione dei
consumi, per quanto si preveda un processo graduale; a differenza degli Stati Uniti, in Europa l’inflazione appare ancora
in crescita e la fiducia delle famiglie attestata su livelli storicamente minimi, influenzata negativamente dalla componente
delle attese. L’alto costo dell’energia continua a rimanere uno dei punti critici per famiglie e imprese, con queste ultime
che seguitano a registrare un trend negativo nelle componenti degli ordini. Nonostante il riempimento degli stoccaggi nei
mesi più recenti, è infatti prematuro escludere nuove tensioni sul prezzo del gas: dopo le medie mensili di ottobre e
novembre scese sotto i 100 euro per MWh, l’arrivo del freddo ha riportato le quotazioni TTF del gas sopra i 140€/smc e
rimesso in luce la possibili che temperature particolarmente rigide per periodi prolungati possano aumentare la
domanda di energia, generando quindi nuove tensioni sui prezzi e alimentando il rischio di un razionamento dell’energia,
con i conseguenti effetti recessivi sull’attività economica delle imprese e sulla fiducia delle famiglie. In tale contesto, le
previsioni di Prometeia per l’UEM sono di due trimestri di contrazione del PIL a cavallo del 2022 e 2023 (dopo sei
trimestri consecutivi di crescita) e di una ripresa modesta nel secondo semestre dellanno, che portano il PIL in una fase
di stagnazione (+0,1% nel 2023).
L’assenza dunque di un’economia che, per dimensione e crescita, possa fare da traino al PIL mondiale, fa sì che le
previsioni per il 2023 siano di una dinamica debole. Per l’economia mondiale si prevede, infatti, una crescita complessiva
dell’1,8%, per via della recessione tecnica (vale a dire due trimestri consecutivi di PIL in contrazione) prevista per l’area
dell’euro e gli Stati Uniti e di un PIL cinese al di sotto dell’obiettivo governativo fissato al 5,5%. D’altro canto, occorre
considerare che una forte ripresa dell’attività economica in Cina potrebbe tradursi in una interruzione del recente
allentamento delle tensioni sui prezzi internazionali di molte commodity industriali ed energetiche (incluso il gas liquido,
cruciale per l’Europa), se non addirittura in una inversione di tendenza, penalizzando quindi a sua volta l’intera economia
mondiale.
Infine, uno sguardo al mercato delle materie prime agricole e alimentari: sebbene le loro quotazioni sui mercati
internazionali siano rientrate dai valori di massimo di inizio anno, continuano tuttavia a mantenersi su livelli elevati,
superiori a quelli raggiunti tra il 2011 e il 2012 e che avevano portato alla primavera araba. E per molte di esse non si
prevedono riduzioni significative nemmeno per il 2023, per via del conflitto russo-ucraino che appare ancora lontano da
una risoluzione: Russia e Ucraina, infatti, non solo sono tra i maggiori produttori mondiali di grano e cereali, ma si
annoverano anche tra i maggiori esportatori mondiali di fertilizzanti, utilizzati nella produzione di molte commodity
agricole: di conseguenza, fino a quando il conflitto rimarrà aperto, la produzione di queste commodity, e quindi i prezzi,
non potranno che risentirne negativamente.
Relazione finanziaria 2022 Relazione sulla gestione
Bilancio consolidato
Bilancio separato
21
Per quanto il contributo delle materie prime alimentari e agricole all’inflazione complessiva sia tutt’altro che trascurabile
anche per le economie industrializzate, è soprattutto per le economie emergenti che la persistenza degli elevati prezzi di
questi beni primari rende ancora più difficile la ripresa, lasciando poco spazio per un allentamento delle condizioni
monetarie e rendendo necessario l’impiego di maggiori risorse per l’importazione degli stessi.
In sintesi, il miglior andamento rispetto alle attese registrato nella seconda parte dell’anno non implica necessariamente
che sia stato superato il punto di minimo del rallentamento economico, guidato dall’inflazione. Sebbene questa sembri
essersi stabilizzata negli Stati Uniti, i livelli sono ancora tali da non fermare la fase di rialzo dei tassi di policy avviata
dalla FED, permanendo dunque il rischio dell’avvio di una fase recessiva, con effetti negativi per l’economia mondiale, e
non solo statunitense. Quanto al vecchio continente, l’Europa, oltre a risentire della debolezza del ciclo economico
mondiale, è penalizzata da un’inflazione ancora in crescita e che, verosimilmente, non ha ancora raggiunto il suo picco,
persino nell’ipotesi poco probabile di assenza di nuove tensioni sui mercati energetici e del gas.
Per quanto concerne l’Italia, l’andamento economico migliore delle attese che ha contraddistinto anche lultima parte
dell’anno, ha portato a un rialzo delle stime di crescita: dal +3,4% di settembre al +3,9% di dicembre, secondo
Prometeia. Ed anche per il 2023, nonostante le molte sfide, la previsione è stata elevata al +0,4% (dunque un valore più
alto della media dell'Eurozona) rispetto al precedente +0,1%. Merito degli interventi strutturali e degli effetti prolungati
delle politiche di bilancio che, negli ultimi anni, hanno contrastato la recessione sostenendo imprese e famiglie. Evitata,
dunque, la recessione tecnica in questo inverno, per il prossimo anno si prevede un sostanziale stop alla crescita del PIL
come prezzo macroeconomico pagato alla crisi del gas legata al conflitto in Ucraina.
Nel 2022 positiva è stata la dinamica della domanda interna, con il contributo principale della spesa delle famiglie
(+1,6%), assieme a quella degli investimenti (+0,2%), trainati dalla sola componente dei beni strumentali dato che le
costruzioni, dopo sei trimestri consecutivi di forte crescita, hanno registrato per la prima volta un rallentamento; dinamica
positiva che trova conferma nell’andamento dei climi di fiducia di consumatori e imprese: a dicembre 2022 l’Istat ha infatti
stimato un aumento di entrambi gli indici, con la fiducia dei consumatori passata da 98,1 a 102,5 e l’indice composito
della fiducia delle imprese passato da 106,5 a 107,8; positiva anche la dinamica della domanda estera, trainata, in
particolare, dall’export di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici; prodotti petroliferi raffinati; metalli di base e
prodotti in metallo (con l’esclusione di macchine e impianti).
Va segnalato tuttavia che, per la prima volta dal 2012, il saldo italiano delle merci si è portato in territorio negativo,
principalmente a causa del forte ridimensionamento dell’avanzo del comparto manifatturiero per vie del peggioramento
delle ragioni di scambio e della crescita più elevata delle importazioni rispetto alle esportazioni. Resta inoltre ampio il
deficit energetico, per quanto a ottobre (ultima rilevazione disponibile) si sia ridotto rispetto al mese di settembre, con
conseguente ridimensionamento del deficit commerciale.
In merito alle previsioni per il 2023, si attende anzitutto una forte decelerazione del ritmo di espansione dei prezzi
all’import, complice il progressivo rientro dei prezzi dei prodotti energetici e, in primo luogo, dell’energia elettrica, a
beneficio dell’andamento dell’inflazione, prevista al 5,8% nel 2023 (contro l'8,4% del 2022). Pur nell'ipotesi del rientro dei
prezzi del gas a partire dalla prossima primavera, secondo Prometeia i costi energetici rimarranno comunque
strutturalmente più alti rispetto al passato, e famiglie e imprese dovranno adattare le proprie abitudini di consumo a
questo cambiamento. L'inflazione, inoltre, continuerà a colpire gli operatori con intensità differente: chi potrà trasferire a
valle gli aumenti dei costi subiti a monte continuerà a farlo, con la conseguenza che saranno soprattutto le famiglie a
sopportarne il peso, in primis quelle a più basso reddito e risparmio, ma anche i nuclei con lavoratori dipendenti, dato
che i salari non stanno seguendo il trend di crescita dei prezzi.
Nonostante ciò, è auspicabile che la politica monetaria non sia troppo restrittiva, pena il rischio di generare una vera
recessione, anche se gli orientamenti della BCE sembrerebbero muoversi proprio in questa direzione, con l’anticipazione
di nuovi significativi rialzi dei tassi per combattere l’inflazione ritenuta ancora troppo alta, con pregiudizio per l’Italia che
rischierebbe di pagare un costo molto elevato, mettendo ulteriormente a repentaglio la crescita e richiedendo interventi
correttivi.
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Bilancio consolidato
Bilancio separato
22
Riguardo al nuovo esecutivo, la legge di bilancio approvata a fine dicembre dal governo Meloni prevede per il 2023 un
insieme di interventi dalle dimensioni contenute, pari a circa 35 miliardi di euro, di cui una parte importante, pari a 21
miliardi di euro, destinata al rifinanziamento di misure già in vigore, dal contrasto al caro energia al taglio del cuneo
fiscale. L’economia italiana non potrà dunque più contare su una politica di bilancio espansiva (come è stata quella degli
ultimi anni) e solo gli interventi finanziati dal PNRR potranno fornire, se correttamente impiegati, un cospicuo sostegno
alla crescita.
Nel corso del 2022 la media del tasso di cambio euro/dollaro si è attestata a quota 1,05 risultando in calo dell’11,0%
rispetto al 2021. Tale dinamica è il risultato del forte apprezzamento della valuta statunitense che si è tradotto
automaticamente in un deprezzamento delle altre valute, come nel caso dell’euro, e che è avvenuto in un contesto
globale di sensibile crescita dell’inflazione che ha portato le principali banche centrali a adottare delle politiche monetarie
restrittive.
Analizzando l’andamento mensile nel corso del 2022 si rileva come da marzo vi sia stato un progressivo indebolimento
della moneta unica, dovuto al fatto che rispetto alla BCE la FED si sia orientata prima e in modo più aggressivo a una
politica restrittiva di aumento dei tassi di interesse per fronteggiare la forte crescita dell’inflazione. Negli Stati Uniti la FED
da marzo ha avviato un ciclo di rialzi dei tassi, aumentandoli in occasione di ciascun meeting. Tra giugno e l’inizio di
novembre la stretta monetaria si è fatta più aggressiva con quattro rialzi consecutivi di ben 75 punti base. Invece
nell’Eurozona la BCE nel primo semestre del 2022 ha mantenuto una linea più cauta, avviando con graduali il
processo di normalizzazione della politica monetaria e di conclusione delle misure espansive adottate durante la
pandemia. L’Istituto di Francoforte si è dovuto confrontare con un difficile contesto caratterizzato da un lato da una
continua crescita dell’inflazione, e dall’altro lato da una maggiore incertezza sulle prospettive di crescita economica per
le tensioni geopolitiche internazionali e per le ripercussioni della guerra in Ucraina. Soltanto a luglio la BCE ha quindi
iniziato ad aumentare i tassi di interesse, ponendo fine alla lunga era di tassi a zero e di acquisti di titoli tramite il
Quantitative Easing.
Il dollaro si è particolarmente rafforzato nel corso del terzo trimestre dell’anno, con l’euro che ha più volte aggiornato i
minimi da vent’anni e alla fine di agosto è sceso al di sotto della parità nei confronti della valuta statunitense. Da un lato,
il dollaro è stato sostenuto dalle prospettive di rialzi dei tassi di interesse a livelli più elevati di quanto precedentemente
previsto. Dall’altro lato l’euro è stato impattato dalle prospettive di rallentamento dell’economia europea e dalle paure di
recessione, in un contesto di riduzione delle forniture di gas dalla Russia e di forte crescita delle quotazioni dei beni
energetici. I mesi di settembre e ottobre hanno quindi fatto registrare una media del tasso di cambio euro/dollaro al di
sotto del livello di parità.
Negli ultimi due mesi dell’anno si è osservato un trend di recupero della moneta unica che si è riportata al di sopra della
parità rispetto al dollaro, tornando ai livelli di giugno. L’euro ha beneficiato di una maggiore resilienza dell’economia e
dell’attenuazione dei timori di una carenza di gas nei mesi invernali. In aggiunta, negli Stati Uniti, a seguito dei primi
segnali di rallentamento dell’inflazione, la stretta monetaria della FED è diventata meno aggressiva: a dicembre i tassi
sono aumentati infatti di 50 punti base dopo i quattro rialzi di ben 75 punti base. Il tasso di riferimento principale della
FED che a inizio anno era allo 0% ha chiuso il 2022 nel range 4,25%-4,50%, il livello più alto in 15 anni. Si tratta di un
valore più elevato rispetto ai tassi dellEurozona, dove i rialzi decisi dalla BCE tra luglio e dicembre hanno portato il tasso
sulle operazioni di rifinanziamento principali da 0% al 2,50%.
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L’andamento mensile del tasso di cambio di quest’anno e dell’anno precedente è rappresentato nel seguente grafico:
Per quanto riguarda i mercati petroliferi, la quotazione media del Brent ha segnato un aumento del 39,6% su base
annuale, passando da 70,7 USD/bbl nel 2021 a 98,8 USD/bbl nel 2022. L’incremento delle quotazioni rispetto ai livelli del
2021 è avvenuto in un quadro di forti tensioni geopolitiche sull’offerta, a seguito delle sanzioni internazionali imposte alla
Russia, uno dei principali paesi produttori di petrolio. Osservando l’andamento mensile nel corso del 2022 si osserva
come nel primo semestre ci sia stato un andamento prevalentemente al rialzo con forti aumenti che si sono verificati da
fine febbraio con l’invasione dell’esercito russo in Ucraina. I prezzi del Brent hanno raggiunto l’8 marzo il record di 128
USD/bbl, il livello più alto dal 2008, e successivamente si sono mantenuti a livelli molto sostenuti oltre i 100 dollari al
barile in presenza di una riduzione dell’offerta globale e di un basso livello delle scorte a fronte di una domanda robusta.
Il prolungarsi del conflitto militare ha spinto l’Europa a includere il petrolio russo nelle sanzioni. Dopo settimane di difficili
negoziati, a inizio giugno il Consiglio dell’UE ha approvato il sesto pacchetto di sanzioni che include anche lembargo da
dicembre al greggio e ai prodotti derivati importati dalla Russia via mare. Le quotazioni sono state supportate anche dai
modesti aumenti della produzione dei paesi dell’alleanza Organization of the Petroleum Exporting Countries (OPEC+).
Fino all’estate l’OPEC+ ha deciso di confermare gli obiettivi mensili di aumento dell’offerta stabiliti nel 2021 e finalizzati a
rientrare dai tagli effettuati nel 2020 durante la fase più acuta della pandemia. Gli incrementi effettivi sono risultati tuttavia
inferiori a quanto programmato a causa della cronica difficoltà di diversi paesi ad aumentare la propria produzione per la
mancanza di investimenti adeguati. Nel corso del secondo semestre dell’anno le quotazioni hanno invece mostrato un
andamento prevalentemente al ribasso, portandosi nel mese di dicembre a livelli simili a quelli dell’anno precedente. A
partire dall’estate, infatti, le preoccupazioni per la ridotta offerta globale sono passate in secondo piano sulla scia della
crescente incertezza sull’evoluzione della domanda, che ha perso lo slancio di inizio anno. In Cina i consumi di petrolio
hanno segnato un calo a causa delle rigide misure di restrizioni come parte della strategia zero COVID, che ha portato a
ricorrenti lockdown in diverse aree del paese. L’aumento dei tassi di interesse da parte della FED e di numerose altre
banche centrali ha alimentato le prospettive di un rallentamento delleconomia mondiale e quindi di un
ridimensionamento della domanda petrolifera. Anche il rafforzamento del dollaro, che ha reso più costoso l’acquisto di
greggio per gli operatori che utilizzano altre valute, ha impattato sull’evoluzione dei consumi.
Euro/USD
media 2022 = 1,05
media 2021 = 1,18
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Bilancio consolidato
Bilancio separato
24
Nell’ultima parte dell’anno la pressione sull’offerta globale di greggio si è dunque ridotta, a seguito del rallentamento
della domanda per i fattori precedentemente descritti e della robusta produzione statunitense, che si è stabilizzata oltre i
12 milioni barili/giorno. L’annuncio dell’OPEC+ di tagliare il target di produzione di 2 milioni di barili/giorno da novembre
fino alla fine del 2023 ha offerto un supporto limitato alle quotazioni, che hanno registrato un aumento su base mensile in
ottobre. A inizio dicembre sono entrati in vigore l’embargo dei paesi del G7, dell’UE e dell’Australia nei confronti del
petrolio russo e sui servizi marittimi legati al trasporto di greggio verso altre destinazioni e venduto ad un prezzo
superiore ai 60 dollari per barile. Il pieno impatto di queste misure è atteso manifestarsi nel 2023, quando a febbraio
verrà implementato l’embargo anche sui prodotti raffinati. Durante dicembre i prezzi del Brent hanno toccato i minimi da
un anno con il mercato condizionato dai timori di recessione globale a seguito della frenata dell’economia nei paesi
avanzati e delle politiche monetarie restrittive. Il prezzo del greggio in euro ha seguito l’andamento annuo di quello in
dollari, mostrando un incremento più forte per effetto del deprezzamento della moneta unica. La quotazione media del
2022 si è attestata a 93,9 euro/bbl, in crescita del 56,7% rispetto alla media osservata nel 2021. La tabella ed il grafico
che seguono riportano i valori annuali medi e la dinamica mensile nel corso dell’anno corrente e dell’anno precedente:
(1) IPE Brent
Il mercato del carbone, con riferimento alle quotazioni sul mercato atlantico, ha mostrato nel 2022 una media di 295,1
USD/t, in sensibile aumento (+142,1%) rispetto all’anno precedente. Le quotazioni hanno esibito un andamento al rialzo
nella quasi totalità dei mesi dell’anno, sostenute dalle tensioni derivanti dal conflitto militare tra Russia e Ucraina e sulla
scia dei rialzi delle altre commodity del settore energetico. La riduzione della fornitura di gas russo ha spinto gli stati
europei a massimizzare la produzione energetica delle centrali a carbone, con la Germania che ha rinviato la prevista
Esercizio 2022
Esercizio 2021
Variazione %
Prezzo petrolio USD/bbl
(1)
98,8
70,7
39,6%
Cambio USD/euro
1,05
1,18
(11,0%)
Prezzo petrolio euro/bbl
93,9
59,9
56,7%
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Bilancio separato
25
chiusura di alcuni impianti a carbone e lignite. A partire dal 10 agosto, con l’introduzione del quinto pacchetto di sanzioni
contro la Russia, l’Unione Europea ha posto un embargo alle importazioni di carbone russo. I paesi europei hanno
conseguentemente aumentato le forniture da altri paesi esportatori, intensificando la competizione a livello globale e
sostenendo ulteriormente l’incremento delle quotazioni.
I prezzi del gas ai principali hub europei si sono attestati su livelli ben superiori a quelli del 2021, con la media anno che
è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente. Le quotazioni hanno proseguito l’andamento al rialzo che era iniziato
nel 2021 fino a raggiungere livelli record nel mese di agosto. Successivamente, da settembre si è registrata una
correzione al ribasso con le quotazioni che nell’ultimo trimestre del 2022 si sono attestate a livelli simili a quelli del quarto
trimestre 2021. Il prezzo del gas al TTF - principale riferimento europeo - ha registrato un valore medio di 127,5 c€/smc,
segnando un incremento del 163,7% rispetto alla media di 48,4 c€/smc del 2021. Le quotazioni all’hub statunitense
dellHenry Hub - principale riferimento del mercato gas internazionale - hanno registrato nel 2022 un valore medio di 6,4
USD/MMBtu; l’incremento su base annuale (+64,2%) è risultato più contenuto rispetto a quanto osservato agli hub
europei. Il rialzo è stato guidato dall’elevata domanda, sia sul mercato interno sia per le esportazioni di Gas Naturale
Liquefatto (GNL), in un contesto in cui l’Europa si è orientata maggiormente alle importazioni di GNL per ridurre la
dipendenza dal gas russo.
Le quotazioni del mercato dei titoli di emissione CO
2
sono risultate in significativo aumento nel 2022 attestandosi a una
media di 80,9 euro/t, livello superiore del 52,0% rispetto all’anno precedente. La bassa disponibilità di capacità nucleare
francese e il maggiore ricorso alla generazione a carbone in tutto il territorio europeo, in un contesto di maggiore
competitività rispetto al gas, hanno sostenuto la crescita dei prezzi. A giugno la plenaria del Parlamento Europeo ha
approvato la propria posizione su diversi provvedimenti del “Fit for 55”, tra cui la riforma del sistema ETS e il
meccanismo di tassazione della CO
2
alle frontiere UE. Dopo mesi di consultazioni a dicembre il trilogo formato dal
Parlamento, dal Consiglio e dalla Commissione UE ha approvato la riforma del sistema ETS, dalla quale emerge
un’ambizione climatica nettamente aumentata. Entro il 2030 le emissioni dei settori ETS dovranno essere ridotte del 62%
rispetto al 2005, vi sarà un’inclusione progressiva del settore marittimo a partire dal 2024 e a regime nel 2026, infine
verrà introdotto un sistema ETS separato per la distribuzione dei carburanti e gli edifici. Le allocazioni gratuite di
permessi ETS all’industria saranno progressivamente eliminate nel periodo 2026-2034, contemporaneamente
all’introduzione del sistema di tassazione della CO
2
denominato meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere
(Cbam). Nell’ambito delle misure europee per raggiungere l’indipedenza dalle forniture energetiche russe, una parte del
piano REPowerEU 20 miliardi di euro su un totale di 210 miliardi di euro verrà finanziata per il 40% dalle aste
nazionali di permessi EUA e per il 60% dal Fondo per l’Innovazione, nello specifico una porzione di quest’ultimo verrà
prelevata dalla Riserva di Stabilità del Mercato ETS.
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Il mercato dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) ha registrato nel 2022 una quotazione media di 257,6 euro/TEE, in
lieve contrazione (-3,4%) rispetto al 2021 quando la media si era attestata a 266,6 euro/TEE. La diminuzione dei prezzi
rispetto all’anno scorso è stata favorita dal livello più contenuto rispetto al passato degli obblighi di risparmio energetico
previsti dalla normativa per il quadriennio 2021-2024, che ha permesso quindi un riequilibrio tra domanda e offerta. Nel
corso del secondo semestre 2022 le quotazioni hanno mostrato un andamento in calo, portandosi a livelli inferiori ai 260
euro/TEE valore che rappresenta il segnale di prezzo fornito dalla normativa.
c€/smc
media 2022 = 80,9
media 2021 = 53,2
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Bilancio consolidato
Bilancio separato
27
Andamento del mercato energetico italiano
Bilancio di Energia Elettrica in Italia e scenario di riferimento
(TWh) Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazione %
Produzione netta:
275,1 278,1 (1,1%)
- Termoelettrica 192,0 180,6 6,3%
- Idroelettrica 29,9 46,3 (35,3%)
- Fotovoltaica 27,5 25,1 9,7%
- Eolica 20,2 20,6 (2,0%)
- Geotermoelettrica 5,4 5,5 (1,5%)
Saldo netto import/export 43,0 42,8 0,4%
Consumo pompaggi (2,5) (2,8) (10,4%)
Totale domanda 315,6 318,1 (0,8%)
Fonte: elaborazione su dati consuntivi 2021 e preconsuntivi 2022 Terna al lordo delle perdite di rete.
La domanda lorda di energia elettrica nell’esercizio 2022 segna una flessione dopo la ripresa mostrata nel 2021,
principalmente registrata nell’ultimo trimestre dell’anno. Il totale dei consumi elettrici si è attestato a circa 315,6 TWh, in
riduzione dello 0,8% (-2,5 TWh) rispetto all’anno 2021.
Sul piano della generazione netta, il contributo della produzione nazionale presenta anch’essa nel corso del 2022 una
flessione pari all’1,1% rispetto al 2021 per un controvalore pari a circa 3 TWh.
Guardando il contributo per fonte, le uniche che registrano un miglioramento sono la produzione termoelettrica, che
realizza un aumento in termini assoluti pari a circa 11,4 TWh (+6,3%), e la fotovoltaica che guadagna circa 2,4 TWh
(+9,7%) in seguito allaumento di capacità installata. Le restanti fonti rinnovabili, invece, mostrano performance negative
con l’eolico che si contrae di 0,4 TWh (-2%) a causa della minore ventosità nel mese di dicembre, e le fonti idroelettriche
che si riducono di 16,4 TWh (-35,3%) per effetto dei livelli di invaso ai minimi storici.
Complessivamente la produzione nazionale, al netto dei pompaggi, ha coperto l’86,5% della domanda, in linea rispetto
all’anno precedente in cui si era attestata all’86,7%. Nel corso del 2022 il saldo netto con l’estero mostra un lieve
incremento sul 2021 per circa 0,2 TWh (+0,4%).
In merito al quarto trimestre 2022, i consumi complessivi di energia elettrica sul territorio italiano prelevati dalla rete
ammontano a circa 64,8 TWh, in calo di circa 7,6 TWh (10,5%) rispetto allo stesso periodo del 2021. Per quanto
concerne il contributo per fonte, solo la generazione fotovoltaica mostra un aumento di 0,4 TWh (+9%), tutte le altre fonti
registrano una contrazione: il termoelettrico segna una flessione di 4,1 TWh (-7,7%), l’idroelettrico di 2,4 TWh (-26%),
l’eolico di 1,5 TWh (24,1%). Il minor apporto della generazione nazionale è stato quasi totalmente compensato dal
maggior import netto che aumenta di 1,7 TWh (19,9%).
In termini complessivi, il contributo della produzione nazionale nel corso del quarto trimestre si attesta, al netto dei
pompaggi, a circa l’86,2% della domanda, in calo rispetto all’89,3% registrato nel 2021.
Con riferimento allo scenario prezzi al 31 dicembre 2022, la quotazione media 2022 del PUN TWA (Prezzo Unico
Nazionale Time Weighted Average) si è attestata su un livello di 304,0 euro/MWh, in aumento del 142,3% rispetto al
dato relativo all’anno precedente (125,5 euro/MWh).
Questo sensibile rialzo di prezzo, comune a tutta larea europea, è stato principalmente guidato dall’instabilità geopolitica
provocata dall’invasione russa dell’Ucraina, che ha portato a un forte incremento delle quotazioni delle commodities e
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quindi dei costi di generazione termoelettrica. Analizzando l’andamento mensile del PUN nel corso del 2022, si può
osservare come nei primi nove mesi dell’anno il livello sia risultato sensibilmente superiore rispetto allo stesso periodo
del 2021 per poi tornare a livelli simili a quelli dell’anno scorso nel corso del quarto trimestre.
Fino al mese di agosto le quotazioni hanno mostrato un trend prevalentemente rialzista, guidato dagli aumenti del gas e
della CO
2
, dalla bassa generazione idroelettrica a causa delle scarse precipitazioni che hanno interessato tutto il
territorio italiano e da una crescita della domanda sostenuta dalle elevate temperature estive. La ridotta idraulicità e la
diminuzione delle importazioni dalla Francia, a seguito delle criticità emerse nel parco di generazione nucleare francese,
hanno favorito un più ampio ricorso alla produzione termoelettrica nazionale, caratterizzata da costi di generazione molto
elevati. Nel mese di agosto, in concomitanza con il record dei prezzi del gas, le quotazioni hanno raggiunto il picco con
una media mensile pari a 543,2 euro/MWh, valore più che quadruplicato rispetto ad agosto 2021. In particolare, il giorno
29 agosto il PUN ha segnato il massimo storico a 740,1 euro/MWh.
Le quotazioni hanno mostrato una correzione al ribasso a partire da settembre, riportandosi nella parte finale dell’anno ai
livelli osservati l’anno scorso. Il calo è stato favorito dalla contrazione osservata sul mercato gas e dalla minore
domanda, in un contesto di inizio della stagione invernale caratterizzato da temperature superiori alla norma e
dall’introduzione di misure di contenimento dei consumi a seguito del caro energia. Di conseguenza negli ultimi tre mesi
dell’anno la media del PUN è risultata pari a 243,8 euro/MWh, un aumento del solo 0,9% su base tendenziale e in calo
del 48,3% rispetto al trimestre precedente.
Nel corso del 2022, i gruppi di ore F1, F2 e F3, così come le fasce picco e fuori picco, hanno registrato guadagni
pressocanaloghi, nell’intorno del 142%, rispetto all’anno precedente. In particolare, la fascia fuori picco ha segnato un
incremento del 145,3%, mentre quella di picco del 137,1%.
Per quanto riguarda i prezzi zonali, nel 2022 si è registrato un trend significativamente rialzista, coerentemente con
quanto fino ad ora descritto, con gli incrementi più marcati registrati al Nord (+145,9%) e al Centro Nord (+145,3%)
rispetto a quanto osservato nelle altre zone (in media +135,5%), stante la maggiore dipendenza dalla produzione
termoelettrica e dalle dinamiche dei mercati limitrofi. Nel quarto trimestre il prezzo delle zone Sicilia e Sardegna è
risultato in contrazione su base tendenziale del 5% in presenza di un’elevata offerta a prezzi competitivi, a seguito anche
del programma di massimizzazione della produzione di energia da impianti che usano combustibili diversi dal gas (in
particolare ad olio per la Sicilia e a carbone per la Sardegna).
L’andamento mensile rispetto all’anno precedente è rappresentato nel seguente grafico:
Euro/MWh
media 2022 = 304,0
media 2021 = 125,5
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Anche i prezzi dei paesi esteri hanno evidenziato un generale aumento, supportati dalle quotazioni delle commodity e
dall’instabilità geopolitica. La Francia ha chiuso il 2022 a 275,9 euro/MWh, in crescita del 153% rispetto all’anno
precedente. I rialzi hanno scontato le numerose indisponibilità della flotta nucleare, con le prime interruzioni iniziate alla
fine del 2021 per problemi di corrosione e che si sono protratte nel corso di tutto l’anno anche a causa dei ritardi nei
lavori di manutenzione per le ripercussioni degli scioperi nei mesi autunnali. La generazione nucleare ha toccato il livello
più basso dal 1989, registrando il 23% in meno del 2021 e in tale contesto il sistema elettrico francese è divenuto
importatore netto per la prima volta dal 2001. Il differenziale con il PUN è cresciuto del 73,3%, attestandosi a 28,0
euro/MWh.
La Germania ha chiuso a quota 235,4 euro/MWh (+143% rispetto al 2021). Il 2022 è stato caratterizzato da una buona
ventosità sul territorio tedesco, risultando in un incremento di circa il 13% della generazione da fonte eolica. La politica di
massimizzazione di utilizzo delle centrali a carbone e lignite ha comportato un aumento dell’11% della generazione
elettrica da queste due fonti fossili. Tuttavia, l’instabilità geopolitica nell’Europa dell’Est e la significativa riduzione delle
esportazioni di gas dalla Russia, con la totale interruzione dei flussi lungo il Nord Stream a partire da settembre, hanno
provocato il notevole rialzo delle quotazioni durante il 2022. Il differenziale tra Italia e Germania è salito del 141,4%
rispetto al 2021, attestandosi a quota 68,6 euro/MWh.
Bilancio di Gas Naturale in Italia e scenario di riferimento
(miliardi di m
3
)
Esercizio 2022
Esercizio 2021
Variazione %
Servizi e usi civili 26,9 30,4 (11,4%)
Usi industriali
14,9 17,6 (15,0%)
Usi termoelettrici
25,0 26,0 (3,7%)
Autoconsumi e perdite
2,0 2,3 (10,6%)
Totale domanda
69,0 76,2 (9,6%)
Fonte: Consuntivi 2021 e preliminari 2022 Snam Rete Gas, Ministero Sviluppo Economico e stime Edison.
I prelievi di gas naturale in Italia nel corso del 2022 mostrano complessivamente un crollo rispetto all’anno precedente a
causa del forte aumento dei prezzi e di una climatica mite soprattutto nell’ultimo trimestre dell’anno, registrando in totale
un consumo pari a circa 69 miliardi di metri cubi (-9,6%).
Il settore residenziale, tipicamente p sensibile all’andamento della climatica, ha registrato la flessione più significativa,
consumando complessivamente poco meno di 27 miliardi di mc, circa 3,5 miliardi in meno rispetto al 2021 (-11,4%).
Per quanto concerne il comparto industriale, si osserva una contrazione dei consumi per circa 2,7 miliardi di mc (-15%)
rispetto all’anno precedente, principalmente in seguito al forte aumento dei costi della materia prima. A livello totale gli
usi industriali chiudono l’anno con circa 14,9 miliardi di mc.
Infine, anche il consumo di gas nella generazione termoelettrica perde circa 1 miliardo di mc attestandosi a 25 miliardi di
mc, nonostante il crollo della generazione idroelettrica. Su questo risultato pesano l’aumento di generazione fotovoltaica,
la contrazione dei consumi elettrici e la perdita di competitività del gas rispetto alle altre fonti fossili a causa
dell’imponente aumento dei prezzi.
Nel corso del quarto trimestre si è registrata la maggior parte del crollo dei consumi di gas naturale, con un totale
prelevato di circa 17,6 miliardi di mc (-23,6%), a fronte dei 23 prelevati nello stesso periodo del 2021, a causa dei minori
prelievi per riscaldamento del comparto civile (-2,7 miliardi di mc) grazie ad una climatica straordinariamente mite, per gli
usi termoelettrici (-1,6 miliardi di mc) e industriali (-1 miliardo di mc) per i motivi esposti in precedenza.
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Per ciò che attiene alle fonti di approvvigionamento, nel corso del 2022 occorre segnalare il crollo delle importazioni di
gas russo da Tarvisio a partire dalla seconda metà dell’anno, in seguito alle sanzioni imposte dall’UE alla Russia come
reazione all’invasione dell’Ucraina, compensato parzialmente dall’aumento di import di GNL, principalmente dagli Stati
Uniti.
A livello complessivo, nel 2022, le fonti di approvvigionamento hanno registrato:
una produzione nazionale stabile;
importazioni di gas ridotte di 3 miliardi di mc (-4% vs 2021);
un saldo a stoccaggio in immissione per circa 2,8 miliardi di mc.
Nel corso del 2022, il prezzo del gas spot in Italia, di concerto con i movimenti registrati agli altri hub europei, ha segnato
un sensibile incremento rispetto allo scorso anno (+165,9%), attestandosi a quota 129,0 c€/smc.
Il trend crescente, registrato fin dal quarto trimestre 2021, si è confermato per i primi nove mesi del 2022, in un contesto
di forte volatilità dei mercati gas europei a seguito del precario equilibrio tra domanda e offerta, per gli effetti delle
tensioni geopolitiche e della crescente incertezza sull’offerta via gasdotto dalla Russia, che si è accentuata dopo linizio
della guerra in Ucraina a fine febbraio. I paesi europei hanno intensificato gli sforzi per ridurre la propria dipendenza dal
gas russo, diversificando le fonti di importazione attraverso accordi internazionali per forniture di gas alternative a quelle
russe e progettando nuovi terminali di rigassificazione. A partire da giugno, le quotazioni hanno esibito un significativo
incremento dopo la comunicazione di un taglio del 60% delle forniture attraverso il gasdotto Nord Stream 1, che si sono
successivamente completamente arrestate da fine agosto. Allo stesso tempo si è registrata una forte domanda di
iniezione a stoccaggio per raggiungere gli obiettivi di riempimento previsti dal nuovo regolamento europeo. La riduzione
delle forniture dalla Russia è stata in gran parte compensata dai robusti arrivi di carichi GNL ai terminali europei, favoriti
dalla maggiore attrattività rispetto al mercato asiatico e dalla debolezza della domanda cinese. Le quotazioni hanno
raggiunto il picco ad agosto attestandosi a una media mensile di 247,1 c€/smc, ritracciando nei mesi successivi in un
contesto di intensificazione delle discussioni di una possibile introduzione di un cap temporaneo ai prezzi. Da settembre
le quotazioni del PSV hanno mostrato una discesa, con il quarto trimestre 2022 che ha registrato una diminuzione su
base congiunturale del 51,5% e un incremento su base tendenziale del 2,3%. Il calo è stato guidato dall’elevato livello di
riempimento degli stoccaggi con prelievi limitati a seguito della bassa domanda. Infatti, la domanda italiana di gas ha
registrato nel quarto trimestre un calo di circa il 19% rispetto alla media 2019-2021 per effetto delle temperature miti,
della debolezza del settore industriale e dei piani di contenimento dei consumi. A fine 2022 il livello degli stoccaggi
italiani era prossimo all’82%, un livello di 17 punti percentuali superiore a quello di un anno fa. A dicembre, dopo mesi di
trattative, i ministri dell’UE hanno concordato la definizione di un meccanismo di correzione dei prezzi dell'hub olandese
TTF che si applicherà al verificarsi di determinate condizioni. Nel 2022 lo spread PSV-TTF è sensibilmente aumentato
rispetto allo scorso anno, attestandosi ad un valore medio di 1,5 c€/smc, contro lo 0,2 c€/smc dell’anno precedente. Tale
incremento è stato influenzato da alcuni fattori congiunturali quali a titolo desempio - la diminuzione della disponibilità
di gas russo, che nel 2021 aveva rappresentato il 39% delle importazioni totali del sistema italiano mentre nel 2022 ha
avuto una quota del 15% a seguito del calo della domanda di consumi e della sostituzione del gas russo con altre fonti di
approvvigionamento. Durante l’anno il differenziale tra i due hub ha registrato forti oscillazioni con un picco di 6,1 c€/smc
nel mese di luglio, quando si è osservato un sensibile incremento delle importazioni dal nord Europa attraverso Passo
Gries sulla scia della forte domanda di iniezione a stoccaggio. Il differenziale ha registrato un’inversione soltanto nel
mese di settembre (-6,0 c€/smc), con il TTF maggiormente impattato dalla chiusura a tempo indeterminato del gasdotto
Nord Stream.
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L’andamento mensile rispetto all’anno precedente è rappresentato nel seguente grafico:
c€/smc
media 2022 = 129,0
media 2021 = 48,5
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Quadro normativo e regolamentare di riferimento
Nel seguito si evidenziano i tratti salienti delle principali tematiche oggetto dell’evoluzione normativa e regolatoria relativa
all’anno 2022 per i diversi ambiti del business aziendale.
Energia Elettrica
Ambiente
Agrisolare e bando PNRR Il DM Politiche agricole e forestali del 14 luglio 2022 (GU n.193 del 19 agosto 2022) ha
integrato il DM del 25 marzo 2022 (contributi PNRR in favore delle imprese agricole per la realizzazione di impianti
fotovoltaici sui tetti degli edifici produttivi, missione 2 Rivoluzione Verde e transizione ecologica, Componente 1,
Investimento 2.2). La somma, a valere sui fondi del PNRR di 1,5 miliardi di euro, viene destinata non solo ai produttori,
ma anche alle imprese che trasformino prodotti agricoli ed intendano installare i pannelli fotovoltaici sui tetti dei loro
fabbricati. Il bando Agrisolare per l’assegnazione degli incentivi PNRR si è aperto il 27 settembre 2022.
Strategia Nazionale per l’Economia Circolare (SEC) Il Ministero della transizione ecologica ha emanato con il
Decreto n.342 del 19 settembre 2022 il programma temporale per l’attuazione delle misure previste nella SEC di cui al
DM n.259 del 24 giugno 2022 (Missione 2, Componente 1, Riforma 1.1 del PNRR).
Mercato all’ingrosso
Meccanismi di capacità - A valle del Decreto del Ministero della Transizione Ecologica (MITE) del 28 ottobre 2021, il 21
febbraio 2022 si è tenuta l’asta relativa all’anno di consegna 2024. Sono stati assegnati 41,541 GW di cui 37,931 GW di
capacità nazionale (di cui 3,778 GW di capacità nuova) e 3,61 GW di capacità estera. Edison è risultata aggiudicataria di
2.275 MW di capacità esistente ad un premio di 33.000 €/MW/anno e di 7 MW di capacità nuova non autorizzata ad un
premio di 33.467 €/MW/anno per 15 anni
1
.
Il proseguo del meccanismo per gli anni a venire, in particolare per il 2025, non è scontato. Il MITE lo ha evidenziato
dapprima nel 2021, nell'atto di indirizzo del 30 giugno, sottolineando che, a valle delle aste per il 2024 e 2025, seguirà
una fase di profonda analisi per valutare se - in base all’evoluzione del sistema - sia ancora necessario ripetere ulteriori
aste. La fattibilità di un’eventuale asta del Capacity Market per il periodo di consegna 2025 verrà quindi valutata
probabilmente il prossimo anno tenendo conto dei risultati dell’asta 2024 e a valle di una nuova analisi di adeguatezza
da parte di Terna. Permangono le incertezze circa l’effettivo proseguimento del meccanismo post-2025 e le relative
modalità di implementazione.
Per quanto riguarda invece i ricorsi pendenti presso il TAR e il Tribunale di primo grado dell’Unione Europea contro il
Capacity Market, si segnala che il TAR Lombardia ha rimandato la propria decisione a valle della sentenza del Tribunale
di primo grado che è stata pubblicata il 7 settembre 2022 scorso e con la quale sono stati rigettati i due ricorsi di SET e
Tirreno Power. Axpo e Tirreno Power hanno depositato istanza di fissazione dell’udienza di merito di fronte al TAR a
valle della Sentenza del Tribunale UE. L’udienza potrebbe essere fissata nell’estate 2023.
Nel frattempo, le società Tirreno Power e Axpo hanno fatto ricorso presso il TAR Lombardia contro i diversi atti normativi
e regolatori relativi all’asta 2024, nonché contro gli esiti della stessa asta.
Edison ha un forte interesse per il proseguimento dell’implementazione del Capacity Market per gli anni di consegna
successivi al 2023 che permetterebbe di valorizzare la propria capacità disponibile in probabilità (CDP) afferente ad
impianti esistenti (circa 2,8 GW aggiudicati nelle aste 2022 e 2023 per questa categoria di capacità ad un premio di
33.000 €/MW/anno) e ad eventuale nuova capacità da sviluppare.
1
Afferente alla batteria installata presso l’impianto di Bussi.
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Articolo 15-bis del Decreto-Legge 27 gennaio 2022, n. 4 (DL Sostegni-ter). ARERA (o Autorità) ha pubblicato il 23 di
giugno la delibera 266/2022/R/eel con la quale viene data attuazione all’articolo 15-bis del Decreto-Legge 27 gennaio
2022, n. 4 (DL Sostegni-ter), in merito a interventi sull’elettricità prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili che
introduce un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell’energia elettrica immessa da Fonte di Energia
Rinnovabile (FER) nel periodo 1° febbraio 2022 31 dicembre 2022. La delibera segue il processo di consultazione
avviato con il DCO 133/2022 nel mese di aprile 2022. Tra gli aspetti principali, si segnala che la delibera:
consente di considerare i contratti di copertura, inclusi i contratti stipulati con una logica di portafoglio, tra i
contratti di fornitura che possono essere utilizzati per dimostrare l’assenza di valorizzazione dell’energia
prodotta e immessa dagli impianti FER oggetto della misura;
considera la ripartizione dei volumi oggetto dei contratti di fornitura sulla base della produzione effettiva dei
singoli impianti;
esclude dal conteggio delle somme da restituire l’energia elettrica delle grandi derivazioni idroelettriche ceduta
annualmente e gratuitamente alle Regioni (è infatti equiparata a energia elettrica ceduta nell’ambito di un
contratto di fornitura a prezzo nullo).
La novità importante introdotta con la delibera, in linea con quanto richiesto da Edison, è proprio la ripartizione ex-post
delle coperture. La quota di energia elettrica effettivamente sottesa ai contratti di fornitura conclusi prima del 27 gennaio
2022 sarà determinata per l’intero periodo 1° febbraio 2022 31 dicembre 2022 in acconto salvo conguaglio, tenendo
conto degli effetti di compensazione legati ai profili di produzione delle diverse tecnologie presenti nel portafoglio e ai
livelli di produzione nei diversi periodi orari coperti dal contratto. Questo significa che tale quota sarà determinata ex-post
confrontando l’energia totale effettivamente immessa da tutti gli impianti afferenti ai medesimi contratti su un orizzonte
pluri-mensile (febbraio-dicembre 2022) e i volumi totali contrattuali del medesimo periodo. ARERA ha quindi previsto un
conguaglio delle partite economiche nel maggio 2023 per tener conto dei dati a consuntivo sull’intero periodo di
riferimento.
Circa le tempistiche di implementazione, le scadenze principali sono le seguenti:
entro il 10 luglio 2022 il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha comunicato ai produttori che gestiscono
impianti che rientrano nel meccanismo le maschere per il caricamento delle informazioni necessarie e le regole
tecniche per il caricamento delle stesse;
entro il 10 agosto 2022 gli operatori hanno mandato la dichiarazione per ciascun impianto relativa alla presenza
di contratti di fornitura;
a ottobre 2022 vi è stata la prima regolazione delle partite economiche per i mesi da febbraio ad agosto 2022;
a maggio 2023 vi sarà la regolazione delle partite economiche a conguaglio sulla base dei dati a consuntivo.
Il Decreto-Legge 9 agosto 2022, n. 115 DL Aiuti-bis (convertito dalla L. 21 settembre 2022, n. 142) ha esteso
l'applicazione del meccanismo in oggetto fino al 30 giugno 2023 senza modifiche sostanziali (ARERA dovrà definire le
nuove tempistiche applicabili al 2023). Nel frattempo, con una recente sentenza, di cui si attendono ancora le
motivazioni, il TAR Lombardia ha annullato la citata delibera 266/2022/R/eel e le Regole Tecniche del GSE per il calcolo
delle partite economiche legate all’applicazione del meccanismo.
Mercato retail e servizi energetici
Azzeramento oneri generali di sistema e agevolazioni gasivori - Al fine di limitare l'impatto in bolletta degli
straordinari rialzi dei prezzi dei prodotti energetici all'ingrosso, l’ARERA con la delibera 35/2022/R/eel ha disposto
l’azzeramento per il 1° trimestre 2022 degli oneri generali di sistema per tutte le medie-grandi imprese con potenza pari o
superiore a 16,5 kW. Il provvedimento dell’Autorità applica quanto previsto dal decreto Sostegni-ter, che ha individuato
come beneficiari della misura tutte le utenze oltre questa soglia di potenza, in media, alta e altissima tensione, o quelle
degli usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico; stessa misura era già
stata prevista per il trimestre 2022 per i clienti domestici e le piccole imprese in bassa tensione.
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Con il perdurare del contesto emergenziale, il Governo ha adottato ulteriori provvedimenti al fine di mitigare l’impatto di
tale congiuntura sui clienti finali, stanziando ulteriori risorse del Bilancio dello Stato che hanno consentito all’Autorità di
confermare le disposizioni già prese per il trimestre 2022, vale a dire l’annullamento delle componenti tariffarie ASOS
e ARIM per tutti gli utenti del settore elettrico e delle componenti tariffarie RE/RET, GS/GST e UG3/UG3T per tutti gli
utenti del settore gas
Inoltre, in tale contesto si innesca l’avvio al procedimento per la disciplina delle agevolazioni per le imprese a forte
consumo di gas naturale, di cui al DM n. 541 del 21 dicembre 2021 cd. "Decreto imprese gasivore" recepito dalla
Delibera 41/2022/R/gas, che ha disposto la rideterminazione dei corrispettivi a copertura degli oneri generali del sistema
del gas applicati a tali imprese gasivore. A seguito di due consultazioni, ARERA ha disciplinato le modalità operative per
il riconoscimento delle agevolazioni alle imprese a forte consumo di gas naturale di cui al sopracitato Decreto, ha fornito
disposizioni alla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) per la messa a disposizione e l'apertura di un portale
per la raccolta dei dati delle imprese e vengono definite le agevolazioni riconosciute alle imprese gasivore mediante
l'applicazione da parte dei distributori e delle imprese di trasporto, a partire dal 2023, di aliquote differenziate delle
componenti RE e RET in base alla classe di appartenenza, nonché le modalità di esenzione di una parte della
componente RE/RET per le imprese con consumi di gas naturale per uso non energetico superiori alla soglia di 1 milione
di Sm3/anno.
Ulteriori agevolazioni per la mitigazione degli impatti del contesto emergenziale - Con la pubblicazione della
Delibera 241/2022/R/com, ARERA proroga al 30 giugno 2022 le disposizioni in materia di rateizzazione per i clienti finali
domestici, di energia elettrica e gas naturale ed il conseguente meccanismo di anticipazione per i venditori, in attuazione
di quanto previsto dall’Articolo 6 del Decreto-Legge 21 marzo 2022, n. 21, (cd. Decreto-Legge Taglia prezzi). Il
meccanismo prevede che i venditori, prima di eseguire le procedure di sospensione della fornitura di energia elettrica e
gas naturale, offrano al cliente finale inadempiente la rateizzazione delle proprie fatture in alternativa al pagamento in
un’unica soluzione. Tale intervento genera sui venditori un impatto operativo e introduce un rischio credito connesso alla
probabilità che i clienti morosi continueranno ad essere inadempienti ai pagamenti. Il rischio risulta comunque non
trascurabile, indipendentemente dalle misure di anticipo, che l’ARERA ha stabilito a favore dei venditori che effettuano la
rateizzazione. I venditori, infatti, potranno richiedere a CSEA l’anticipo degli importi oggetto di rateizzazione, ma sono
tenuti poi a restituirli alla stessa per almeno il 70% entro il 31 dicembre 2022 e la quota restante entro il 31 dicembre
2023.
Lo stesso articolo 6 prevede inoltre che per il periodo 1° aprile - 31 dicembre 2022 il valore ISEE di accesso ai bonus
sociali elettrico e gas sia elevato a 12.000 euro. In attuazione delle disposizioni del DL Aiuti (DL Aiuti-bis-ter-quater) che
hanno previsto che, oltre la rateizzazione delle bollette, le imprese possano usufruire, per l'acquisto di energia elettrica e
gas naturale, di un contributo straordinario, sotto forma di credito d'imposta, ARERA ha definito i contenuti minimi della
comunicazione che i venditori sono tenuti ad inviare alle imprese (non energivore o gasivore) richiedenti il credito
d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas nonché le sanzioni in caso di mancata ottemperanza, che potranno
raggiungere il 2% del fatturato realizzato dal venditore nell'ultimo esercizio chiuso prima dell'avvio del procedimento
sanzionatorio o, in mancanza, dell'ultimo fatturato disponibile.
Servizio a Tutele Graduali per le Microimprese - Con il Decreto-Legge 31 dicembre 2020, n. 183 viene ulteriormente
prorogato, al 1° gennaio 2023, il termine per il superamento dei prezzi tutelati per i servizi di tutela per le microimprese
fino a 15 kW di potenza impegnata, con massimo 10 dipendenti e 2 milioni di euro di fatturato. Con la Delibera
208/2022/R/eel del mese di maggio, ARERA ha definito la regolazione del servizio a tutele graduali per le microimprese
del settore dell'energia elettrica e le modalità di assegnazione dello stesso, al fine di garantire la continuità della fornitura
alle microimprese connesse in bassa tensione che si troveranno senza un contratto a condizioni di libero mercato.
Per via di un attacco informatico che ha messo fuori uso i sistemi GSE e quelli di Acquirente Unico che ne sono
dipendenti, nel mese di settembre, è stato deciso un differimento (al mese di novembre) delle tempistiche di svolgimento
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delle aste per l'assegnazione del servizio a tutele graduali per le microimprese, pertanto, con ulteriore provvedimento,
l’ARERA ha previsto l’attivazione effettiva del servizio dal 1° aprile anziché dal 1° gennaio (Delibera 586/2022/R/eel). I
12 lotti territoriali in asta sono stati aggiudicati a 7 operatori (A2A 4 lotti, 3 Sorgenia. Un lotto per Acea, Agsm Aim, Estra,
Hera e Illumia)
Nuova modalità di determinazione delle condizioni economiche di fornitura del gas naturale per il servizio di
tutela In considerazione dell’ulteriore aggravarsi del contesto dei prezzi del mercato all’ingrosso e delle criticità negli
approvvigionamenti, l’Autorità è intervenuta, in via di urgenza, con la Delibera 374/2022/R/gas definendo una nuova
modalità di determinazione della componente di approvvigionamento (C
MEM
) del servizio di tutela che permette un
maggiore allineamento della suddetta componente all’andamento dei prezzi nel mercato all’ingrosso. ARERA ha quindi
stabilito, a decorrere dall’1 ottobre 2022, che la C
MEM
sia definita pari alla media mensile del prezzo del PSV day ahead
rilevato da ICIS-Heren, superando quindi l’attuale metodologia di quantificazione sulla base delle quotazioni trimestrali
OTC relative al trimestre t-esimo del gas, presso l’hub TTF, rilevate con riferimento al secondo mese solare antecedente
il trimestre oggetto di aggiornamento, passando così da una determinazione trimestrale definita prima dell’inizio di
ciascun trimestre ad una determinazione mensile definita alla fine di ciascun mese di un trimestre.
Inoltre, con recente provvedimento, l’ARERA ha confermato la nuova modalità di calcolo della materia prima nei servizi
di tutela gas, introducendo al contempo alcuni affinamenti: tra gli altri, la possibilità per i venditori di gas in servizio di
tutela di emettere bollette mensili, in deroga alle regole sulla periodicità della fatturazione e la definizione nel dettaglio
delle tempistiche entro cui tale componente dovrebbe essere pubblicata dalla stessa Autorità.
Conguagli straordinari load profiling Considerato lo scenario fortemente rialzista sui prezzi delle commodities
energetiche l’Autorità, con il fine di limitare, nell’immediato, i rischi connessi all’insorgere di rilevanti partite di conguaglio
a debito per gli Utenti del Dispacciamento (UdD) del mercato libero, ha introdotto una sessione straordinaria aggiuntiva
di conguaglio di load profiling rispetto a quella annuale prevista nel 2023, con riferimento al periodo gennaio-giugno
2022. Ciò per evitare i maxi-conguagli in un’unica soluzione e conseguentemente esporre il sistema a fenomeni di
insolvenza. Inoltre, il provvedimento concede agli utenti del dispacciamento una dilazione sul pagamento delle fatture
emesse da Terna ai primi mesi del 2023.
Attività Gas
Tariffe e mercato
Monitoraggio contratti di importazione - Il DL 21/22 (cd. “Taglia-prezzi”) ha stabilito che, “per finalità di monitoraggio”,
“i titolari dei contratti di approvvigionamento di volumi di gas per il mercato italiano sono tenuti a trasmettere, la prima
volta entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, al Ministero della transizione ecologica e
all’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) i medesimi contratti ed i nuovi contratti che verranno
sottoscritti, nonché le modifiche degli stessi sempre entro il termine di quindici giorni”. L’obiettivo dello screening di
ARERA e MITE è valutare, alla luce dell’attuale situazione di crisi, la possibile revisione della tariffa di Tutela gas, come
stabilito dall’art. 18-bis del DL “Energia”.
Aste stoccaggio gas per l’anno termico 2022-2023 - Da marzo 2022, anche a seguito dell’evoluzione della situazione
geopolitica internazionale e della struttura a termine dei prezzi gas (spread winter 23 - summer 22 sensibilmente
negativo), sono state disposte significative novità normativo/regolatorie finalizzate a favorire il riempimento degli
stoccaggi nel breve periodo e riferite sia alla fase conclusiva della fase di erogazione dell’inverno 2021-2022 sia al
successivo anno di stoccaggio 2022-2023. Malgrado le incertezze che hanno caratterizzato il mercato del gas e l’elevata
volatilità dei prezzi registrata in conseguenza del contesto geopolitico, Edison, anche ricorrendo agli opportuni strumenti
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di copertura dal rischio, ha fornito il proprio contributo alla sicurezza del sistema gas, da un lato mantenendo pressoché
invariati i flussi di importazione rispetto agli anni precedenti, anche diversificando ulteriormente le proprie rotte, dall’altro
approvvigionando capacità di stoccaggio in linea, se non addirittura in misura maggiore, rispetto a quella dello scorso
anno.
Sul fronte delle infrastrutture gas, Edison Stoccaggio ha offerto agli utenti del mercato la sua capacità disponibile
conferendola totalmente al 31 ottobre 2022 (841 MSmc per il servizio di Modulazione di Punta stagionale, e ulteriori 60
MSmc per il servizio di Modulazione cd. a Punte Costanti).
Approvazione ricavi di riferimento 2023 di Edison Stoccaggio Con la Delibera 384/2022 è stata approva la
proposta tariffaria 2023 di Edison Stoccaggio (ricavi di riferimento 2023 pari a circa 54 milioni di euro).
La Delibera 384/2022 ha inoltre subordinato il riconoscimento del trasferimento del cushion gas dal sito di Collalto a
quello di San Potito e Cotignola al raggiungimento delle prestazioni di punta massima erogata per quindici giorni non
consecutivi pari a quelle registrate nel corso degli ultimi anni termici (per Collalto almeno 5,7 MSmc/g; a livello di intero
hub almeno 8,7 MSmc/g).
Tariffe trasporto gas - L’Autorità, nell’ambito della definizione delle regole tariffarie per il sesto periodo di regolazione
2024-2027 (6PRT), è tenuta a recepire le disposizioni contenute nel Codice TAR (Reg. EU 460/217), che stabilisce
norme finalizzate ad armonizzare i sistemi tariffari nell’ambito dell’Unione Europea, ferme restando le prerogative di
autonomia dell’Autorità stessa. Con il documento di consultazione 213/2022/R/gas, pubblicato nel corso del mese di
maggio 2022, l’Autorità ha avviato una prima riflessione avanzando alcune proposte di dettaglio ai fini della
determinazione delle tariffe di trasporto del 6PRT, in coerenza con le indicazioni del Codice TAR, tra le quali un possibile
sconto ai punti di entrata presso terminali di rigassificazione, che Edison ha valutato con attenzione a fronte dei costi
della capacità impegnata per le importazioni da Rovigo. Nell’ambito dell’ultima consultazione 502/2022/R/gas, conclusasi
nel mese di dicembre u.s., l’Autorità ha illustrato i propri orientamenti finali in materia di determinazione dei corrispettivi
per il servizio di trasporto e misura del gas naturale per il 6PRT, nonché in relazione al completamento della cd. riforma
dei conferimenti di capacità. Il tema delle tariffe è di particolare interesse per gli operatori di mercato, tra cui Edison, sia
per l’esborso legato all’utilizzo della rete di trasporto del gas, che Edison sostiene in particolare per i contratti di
importazione, sia per gli impatti derivanti dalle possibili evoluzioni delle fonti di approvvigionamento in Italia, a fronte dei
possibili mutamenti geopolitici. In ottemperanza alle tempistiche dettate dal Codice TAR, chiusa la fase consultiva, il
prossimo step prevede l’approvazione finale dei criteri tariffari da parte di ARERA (entro marzo 2023) e la pubblicazione
dei nuovi corrispettivi tariffari per il 6PRT (entro maggio 2023).
Rigassificazione – Tenuto conto dell’attuale contesto di mercato caratterizzato da tensioni e volatilità dei prezzi, ARERA
è intervenuta con Delibera 190/2022/R/gas allo scopo di consentire alle imprese di rigassificazione di offrire prodotti di
capacità pluriennali comprendenti anche l’anno termico 2022/2023 nell’ambito delle aste dello scorso luglio 2022. Inoltre,
al fine di accrescere la sicurezza delle forniture di gas naturale, anche attraverso un maggior ricorso alle capacità di
rigassificazione, con la Delibera 240/2022/R/gas, ARERA ha ritenuto opportuno rivedere alcuni criteri di calcolo dei
prezzi di riserva da applicare nelle stesse procedure di conferimento delle capacità annuali e pluriennali di luglio, per
rendere le stesse più vantaggiose e stabili, in particolare rispetto alle condizioni offerte da altri terminali di
rigassificazione europei. In sostanza, il provvedimento rende economicamente più vantaggiosa la sottoscrizione di
capacità pluriennale e fissa i costi di trasporto per l’immissione in rete del GNL (inglobandoli nei corrispettivi di
assegnazione). Stante l’impegno di capacità sul terminale di Rovigo, Edison guarda con attenzione la struttura dei
prodotti di capacità offerti e le relative regole di assegnazione della capacità di rigassificazione LT, nel rispetto delle
dinamiche concorrenziali e dei principi di accesso ai terzi, nonché le possibili opportunità commerciali sugli altri terminali.
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Aste per l’assegnazione di nuova capacità di rigassificazione - In data 2 dicembre 2022 si è conclusa la
consultazione sulla la procedura per il primo conferimento di capacità di rigassificazione del Terminale di Piombino di
FSRU Italia, controllata di Snam, cui fanno capo i progetti dei terminali di rigassificazione galleggianti voluti dal Governo
che sorgeranno prima a Piombino e poi a Ravenna. L’avvio del terminale di Piombino rappresenta un passaggio
necessario nel percorso intrapreso dall’Italia per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas e la
riduzione della dipendenza dal gas russo. Le stesse finalità guidano l’interesse di Edison nella partecipazione alla gara ai
fini dell’aggiudicazione di una quota della capacità di importazione GNL. La procedura sopra citata ha per oggetto il
conferimento di capacità di rigassificazione per un periodo ventennale, mentre nel corso del 2023 saranno definite le
procedure per il conferimento dei prodotti annuali e pluriennali di durata inferiore ai 20 anni, anche sulla base delle
manifestazioni di interesse trasmesse dagli operatori nel caso di capacità ancora disponibile dopo il primo conferimento.
La procedura è stata approvata da ARERA a fine gennaio 2023 con la delibera 28/2023/R/Gas. L'urgenza dettata
dall’esigenza di mettere a disposizione del sistema il nuovo terminale nel più breve tempo possibile rende necessario
derogare rispetto alle tempistiche previste dalla regolazione per lo svolgimento dell’asta che, pertanto, è prevista
chiudersi già il prossimo 3 marzo. L' entrata in esercizio commerciale della FSRU è, infatti, attesa tra maggio e ottobre
2023. Tuttavia, è previsto che dopo i primi tre anni di operatività (2026) il terminale venga ricollocato in altro sito e che,
per le necessarie operazioni, l’impianto resti fermo per un periodo fino ad un massimo di 12 mesi. Proprio la scelta della
prossima destinazione rappresenta un elemento di rischio per gli operatori che intendono partecipare alle aste di
assegnazione della capacità.
Tematiche Trasversali
Decreto-Legge 27 gennaio 2022, n. 4 (cd. “Sostegni-ter”) recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e
agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, nonché per il
contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico” Convertito, con modificazioni, dalla Legge 28
marzo 2022, n. 25, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 28 marzo 2022, n.73. Il provvedimento contiene disposizioni in
materia di sostegno alle imprese per il contenimento degli effetti degli aumenti dei costi dell’energia elettrica. In
particolare, con l’art.15-bis del provvedimento, sono state introdotte disposizioni che prevedono un meccanismo di
compensazione a due vie, calcolato rispetto ai prezzi di riferimento storici e applicato, dal 1° febbraio al 31 dicembre
2022, sull’elettricità immessa in rete dai seguenti impianti a fonti rinnovabili (esclusi gli impianti < 20kW): impianti
fotovoltaici che beneficiano del Conto Energia; impianti alimentati da fonte idroelettrica, solare ed eolica, entrati in
esercizio prima del 1° gennaio 2010, che non accedono a meccanismi di incentivazione. Il meccanismo non si applica
all’energia oggetto di contratti di fornitura stipulati prima del 27 gennaio 2022, a condizione che non siano collegati
all’andamento dei prezzi di mercato spot e che non siano stipulati ad un prezzo superiore del 10% rispetto al valore di
riferimento. Tali disposizioni sono state modificate e prorogate al 30 giugno 2023 con il successivo Decreto-Legge 9
agosto 2022, n.115.
Decreto-Legge 25 febbraio 2022, n.14 (cd.Ucraina”) recante “Disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina” Convertito,
con modificazioni, dalla Legge 5 aprile 2022, n. 28, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 13 aprile 2022, n.87. Il
provvedimento contiene misure da adottare in via emergenziale, finalizzate all’aumento della disponibilità di gas e alla
riduzione programmata dei consumi come previsto dal Piano di emergenza nazionale.
Decreto-Legge 1° marzo 2022, n.17 (cd. “Energia”) recante “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia
elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali” Convertito,
con modificazioni, dalla Legge 27 aprile 2022, n. 34, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 28 aprile 2022, n.98.
In particolare, tra le altre cose, il provvedimento contiene le seguenti disposizioni:
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misure in materia di contrasto al rincaro dei prezzi dell’energia, quali l’azzeramento degli oneri di sistema per il
2° trimestre 2022, la riduzione dell’IVA e degli oneri generali nel settore del gas, il rafforzamento del bonus
sociale elettrico e gas ed un credito di imposta per le imprese energivore e per le imprese a forte consumo di
gas naturale;
procedure per i clienti finali per l’approvvigionamento di lungo termine di gas naturale di produzione nazionale;
contribuito sotto forma di credito d’imposta del 20% delle spese sostenute per l’acquisto di GNL per il settore del
trasporto merci;
semplificazioni delle procedure autorizzative per l’installazione di impianti fotovoltaici e impianti termici su edifici;
incentivi per gli impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra in ambito agricolo (cd. agri-voltaico);
estensione delle aree idonee per gli impianti fotovoltaici e semplificazioni dei regimi autorizzativi per impianti
rinnovabili in aree idonee;
introduzione di un servizio, offerto dal GSE, di ritiro e di acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili mediante
la stipula di contratti a lungo termine (cosiddetto Electricity release);
in materia di stoccaggio gas, norme finalizzate ad aumentare la sicurezza delle forniture di gas naturale,
fissando un obiettivo di riempimento del 90% degli stoccaggi per l’anno termico 2022-2023.
In particolare, in linea con le previsioni del suddetto Decreto-Legge, è stato adottato il Decreto Ministeriale del 14 marzo
2022 sullo stoccaggio del gas per l’anno termico 2022-2023 che disciplina la modalità di allocazione della capacità di
stoccaggio per l’anno contrattuale di stoccaggio 1° aprile 2022 31 marzo 2023, tenendo conto degli obiettivi in termine
di raggiungimento dei livelli di stoccaggio. A tale provvedimento, si è aggiunto il Decreto Ministeriale del 1° aprile 2022,
che ha integrato le precedenti disposizioni, prevedendo lo svolgimento di aste successive con cadenza settimanale dal
1° aprile al 31 ottobre 2022 (per i prodotti con iniezione mensile) e l’introduzione di meccanismi di incentivazione al
riempimento basati su prezzi di riserva nulli accoppiati a contratti a differenza a due vie.
Inoltre, è stato pubblicato il Decreto Ministeriale 16 settembre 2022 del Ministero della Transizione Ecologica, in vigore
dal 10 ottobre 2022, attuativo del cosiddetto “Electricity release”.
Decreto-Legge 21 marzo 2022, n.21 (cd. “Tagliaprezzi”) recante “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e
umanitari della crisi ucraina” Convertito, con modificazioni, dalla Legge 20 maggio 2022, n. 51, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale del 20 maggio 2022, n.117.
In particolare, il provvedimento contiene disposizioni per l’introduzione di un contributo straordinario a carico dei soggetti
che esercitano nel territorio italiano la produzione e la vendita di energia elettrica e di gas per la successiva vendita di
beni e dei soggetti che importano energia elettrica e gas da altri Stati dell’UE. Il contributo si calcola come il 10% rispetto
ad una base imponibile costituita dall’incremento del saldo tra le operazioni IVA attive e passive, nel periodo dal 1°
ottobre 2021 al 31 marzo 2022 rispetto al periodo dal 1° ottobre 2020 al 31 marzo 2021. Tali disposizioni sono state
modificate dal successivo Decreto-Legge 17 maggio 2022, n. 50.
Inoltre, sono previste misure a sostegno delle imprese mediante la rateizzazione delle bollette per l’energia elettrica e il
gas. Infine, in fase di esame parlamentare, il provvedimento è stato integrato con disposizioni in materia di Golden
power, con l’inclusione delle concessioni di grande derivazione idroelettrica tra i beni e i rapporti di rilevanza strategica
per l’interesse nazionale, di aumento della produzione di energia elettrica da impianto a biogas e di disciplina transitoria
tra VIA statale e VIA regionale, nonché ulteriori misure per lo sviluppo delle fonti rinnovabili.
Decreto-Legge 30 aprile 2022, n.36 (cd. “PNRR-bis”) recante “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano
nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)” Convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 giugno 2022, n.79 pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale del 29 giugno 2022, n.150.
Tra le principali disposizioni, il provvedimento prevede che il consumo di elettricità da fonti rinnovabili per la produzione
di idrogeno verde non sia soggetto al pagamento degli oneri generali di sistema afferenti al sistema elettrico e che
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l’idrogeno così prodotto non sia soggetto ad accise, a meno che non utilizzato direttamente in motori termici come
carburante. Sono inoltre presenti misure in materia di aumento di produzione di energia elettrica da impianti a biomasse
e semplificazioni per gli interventi di cold ironing.
Decreto-Legge 17 maggio 2022, n.50 (cd. “Aiuti”) recante “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali,
produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina
Convertito, con modificazioni, dalla Legge 15 luglio 2022, n.91, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 15 luglio 2022,
n.164.
In particolare, il provvedimento introduce alcune modifiche al contributo straordinario introdotto dal Decreto-Legge 21
marzo 2022, n.21, prevedendo un aumento della percentuale del contributo al 25% della base imponibile individuata e la
modifica del periodo di riferimento (periodo dal 1° ottobre 2021 al 30 aprile 2022 rispetto al periodo dal 1° ottobre 2020 al
30 aprile 2021). La nuova norma prevede il pagamento del 40% del contributo, a titolo di acconto, entro il 30 giugno
2022 e la restante parte entro il 30 novembre 2022.
Inoltre, sono previste misure a favore dell’aumento della capacità di rigassificazione mediante la realizzazione di nuove
unità di rigassificazione e stoccaggio galleggianti, nonché semplificazioni per gli impianti di produzione di energia
elettrica alimentati da fonti rinnovabili. Infine, il provvedimento introduce misure a sostegno del riempimento degli
stoccaggi, prevedendo che il GSE possa erogare un servizio di riempimento di ultima istanza nonché l’estensione delle
garanzie SACE alle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale. Prevede infine misure in materia di bonus sociali
elettrico e gas e dispone il rifinanziamento per il terzo trimestre 2022 delle misure in materia di riduzione degli oneri
generali di sistema elettrico e gas e la conferma dell’IVA sulle somministrazioni gas al 5%.
Legge 5 agosto 2022, n.118 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021) Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
del 12 agosto 2022, n.188, ed in vigore dal 27 agosto 2022. La legge introduce modifiche alla normativa in materia di
concessioni di grandi derivazioni idroelettriche, prevedendo che le procedure di assegnazione vengano effettuate
secondo parametri competitivi, equi e trasparenti, definendo la durata delle concessioni sulla base di criteri economici
fondati sull’entità degli investimenti proposti. Tali procedure devono essere inviate entro 2 anni dall’entrata in vigore della
legge regionale e non oltre il 31 dicembre 2023. Per le concessioni che prevedono un termine di scadenza anteriore al
31 dicembre 2024, incluse quelle già scadute, le Regioni possono consentire la prosecuzione dell’esercizio della
derivazione in favore dell’ex concessionario per il tempo necessario al completamento delle procedure (comunque non
oltre 3 anni dall’entrata in vigore della legge). Inoltre, il provvedimento contiene disposizioni in materia di concessioni
demaniali, infrastrutture di ricarica, servizi pubblici locali e gestione dei rifiuti. La legge ha, infine, introdotto una delega al
Governo per l’adozione, entro 12 mesi dall’entrata in vigore della stessa, di uno o più Decreti Legislativi che provvedano
ad una ricognizione, riordino e razionalizzazione della normativa vigente in materia di fonti rinnovabili, nonché l’adozione
di disposizioni modificative o integrative del DPR 13 febbraio 2017, n.31, in materia di interventi esclusi
dall’autorizzazione paesaggistica.
Decreto-Legge 16 giugno 2022, n.68 (cd. “Infrastrutture-bis”) recante “Disposizioni urgenti per la sicurezza e lo
sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile, nonché in materia di grandi eventi e per la
funzionalità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili” Convertito, con modificazioni, dalla Legge 5
agosto 2022, n.108, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 5 agosto 2022, n.182. Il provvedimento prevede l’adozione di
un Decreto Ministeriale del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, contenente il regolamento per la
disciplina del procedimento di approvazione dei progetti e del controllo sulla costruzione, l’esercizio e la dismissione
delle dighe. Inoltre, introduce disposizioni in materia di aree idonee per l’installazione di impianti per la produzione di
energia rinnovabile e semplificazioni procedurali per le opere pubbliche di particolare complessità o rilevante impatto.
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Decreto-Legge 9 agosto 2022, n.116 (cd. “Aiuti-bis”) recante “Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica,
politiche sociali e industriali” Convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 settembre 2022 n.142, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale del 21 settembre 2022, n.221. Tra le disposizioni di principale interesse, il provvedimento prevede la
sospensione delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di energia elettrica e di gas naturale, la modifica e la
proroga al 30 giugno 2023 del meccanismo di compensazione introdotto dall’art.15-bis del DL 4/2022, l’inasprimento
delle sanzioni in caso di mancato versamento del contributo straordinario di solidarietà introdotto dall’art.37 del DL
21/2022, nonché la proroga e l’estensione delle misure a sostegno delle famiglie e delle imprese, oltre alle disposizioni
per la definizione dei clienti vulnerabili gas e per l’introduzione di un meccanismo tariffario dedicato agli stessi.
Decreto Ministeriale 15 settembre 2022 (cd. “Biometano”) Decreto del Ministero della Transizione Ecologica in
“attuazione degli articoli 11, comma 1 e 14, comma 1, lettera b), del Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n.199, al fine
di sostenere la produzione del biometano immesso nella rete del gas naturale, in coerenza con la Missione 2,
Componente 2, Investimento 1.4, del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
del 16 ottobre 2022, n.251. Il decreto reca disposizioni per la definizione degli incentivi al biometano immesso nella rete
del gas naturale, prodotto da impianti di nuova realizzazione o da impianti oggetto di riconversione, tramite contributo in
conto capitale sulle spese ammissibili dell’investimento e tariffa incentivante applicata alla produzione netta di biometano
per una durata di 15 anni dalla data di entrata in esercizio degli impianti.
Decreto Ministeriale 25 agosto 2022 (cd. “Elenco Venditori Energia Elettrica”) Il Decreto del Ministero della
Transizione Ecologica contiene il regolamento recante criteri, modali e requisiti per l’iscrizione nell’elenco dei soggetti
abilitati alla vendita di energia elettrica, ai sensi dell’articolo 1, comma 81 della Legge 4 agosto 2017, n.124, ed è stato
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 novembre 2022, n.256.
In particolare, con il provvedimento si definiscono i requisiti tecnici, di onorabilità e finanziari dell’Elenco, istituito presso il
Ministero. L’iscrizione e la permanenza nell’elenco venditori costituiscono titolo abilitativo per le attività di vendita nel
mercato al dettaglio dell’energia elettrica per le imprese dirette controparti commerciali dei clienti finali nell’ambito dei
contratti di fornitura di energia elettrica. Facendo seguito al Decreto Ministeriale entrato in vigore il 17 novembre,
l’ARERA ha adottato le disposizioni finalizzate a consentirne il primo popolamento e ha demandato ad Acquirente Unico
la trasmissione al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza di una serie di informazioni presenti nel Registro centrale
ufficiale relative alle imprese di vendita accreditate in qualità di controparti commerciali nel Sistema Informativo Integrato
(SII).
Decreto-Legge 23 settembre 2022, n.144 (cd. “Aiuti-ter”) recante “Ulteriori misure urgenti in materia di politica
energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del PNRR Convertito, con
modificazioni, dalla Legge 17 novembre 2022, n.175, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dello stesso giorno.
Il provvedimento introduce disposizioni in materia di capacità di rigassificazione galleggiante, di impianti per la
produzione di energia rinnovabile all’interno dei beni demaniali o in uso del Ministero dell’Interno, e provvede a destinare
i proventi derivanti dal meccanismo di compensazione di cui all’articolo 15-bis del DL Sostegni-ter alla proroga e
rimodulazione dei crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas per le imprese. Infine, oltre alle misure a
favore dell’attuazione degli interventi previsti nel PNRR, introduce alcune disposizioni in materia di garanzie offerte da
SACE Spa, in particolare per il contenimento dei costi dei finanziamenti bancari concessi alle imprese per il pagamento
delle fatture per i consumi energetici del quarto trimestre 2022.
Decreto-Legge 18 novembre 2022, n.176 (cd. “Aiuti-quater”) recante “Misure urgenti di sostegno nel settore energetico
e di finanza pubblica” Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 novembre 2022, n.270. Il Decreto dovrà essere
convertito in legge entro il 17 gennaio 2023.
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In particolare, il provvedimento contiene misure a sostegno delle imprese per fronteggiare il caro bollette, introducendo la
possibilità per le imprese di richiedere la rateizzazione degli importi dovuti per la componente energetica di elettrici e
gas naturale per i consumi dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023. In modifica all’art.16 del Decreto-Legge n.17 del 2022,
vengono poi introdotte disposizioni volte a potenziare il cosiddetto meccanismo di gas release e a semplificare le
procedure di rilascio di nuove concessioni tra le 9 e le 12 miglia marittime.
Con il decreto si prevede poi la proroga al 10 gennaio 2024 del termine per il servizio di maggior tutela delle forniture di
gas ai clienti domestici, nonché una modifica allo strumento del Superbonus, prevedendo una rimodulazione delle
aliquote previste per il 2023 e l’accesso alla detrazione al 110% per interventi avviati dal 1° gennaio 2023 sugli edifici
unifamiliari per soggetti con reddito non superiore a 15.000 euro.
Legge 29 dicembre 2022, n.197, recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio
pluriennale per il triennio 2023-2025” - Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2022, n.303 e in vigore dal 1°
gennaio 2023.
Il provvedimento introduce un contributo di solidarietà temporaneo per il 2023 sotto forma di prelievo per i soggetti che
producono, importano o vendono energia elettrica e gas naturale, producono, importano, distribuiscono o vendono
prodotti petroliferi. Tale contributo è determinato applicando un’aliquota pari al 50% sulla quota di reddito complessivo
conseguito nel periodo d’imposta antecedente al 1° gennaio 2023, determinato ai fini IRES, che eccede per almeno il
10% la media dei redditi complessivi conseguiti nei quattro periodi d’imposta precedenti. Viene inoltre introdotto anche
un meccanismo di compensazione a una via, applicato dal 1° dicembre 2022 al 30 giugno 2023, sulle fonti inframarginali
fissando un tetto massimo a 180 €/MWh. Inoltre, il provvedimento introduce disposizioni a sostegno del caro-energia per
il primo trimestre del 2023 (azzeramento oneri di sistema gas ed elettrico, riduzione dell’IVA gas anche per il
teleriscaldamento -, rafforzamento dei bonus sociali elettrico e gas, credito d’imposta per le imprese). Prevede, inoltre,
che i fornitori di energia elettrica non siano più soggetti ad obbligo di riscossione di alcune componenti degli oneri
generali di sistema, tra cui gli oneri connessi alle attività di dismissione delle centrali nucleari. Vengono introdotte ulteriori
misure per il contenimento delle conseguenze agli utenti finali derivanti dall’aumento del prezzo del gas, nonché per la
liquidità e la fluidità dei mercati finanziari del gas. È poi presente una serie di disposizioni in materia di Superbonus, tra
cui l’applicazione della detrazione 110% all’installazione di impianti solari fotovoltaici, se realizzata da ONLUS,
organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.
Decreto-Legge 29 dicembre 2022, n.198 (cd. “Milleproroghe”) recante “Disposizioni urgenti in materia di termini
legislativi” Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre 2022, n.303 e in vigore dal 30 dicembre 2022. Il decreto
dovrà essere convertito in legge entro il 27 febbraio 2023.
Il provvedimento modifica l’art.3 del Decreto-Legge n. 115 del 2022 in materia di sospensione delle modifiche unilaterali
dei contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale, prorogando la sospensione fino al 30 giugno 2023, e
prevedendo che le disposizioni non si applichino alle clausole contrattuali che consentono di aggiornare le condizioni
economiche contrattuali alla scadenza delle stesse.
Regolamento stoccaggiIl primo luglio il regolamento stoccaggi è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione
Europea (GUUE). Secondo il regolamento, gli Stati Membri dovranno riempire i propri stoccaggi sotterranei di gas
almeno all'80% entro il 1° novembre 2022, e al 90% negli anni successivi. Al fine di tenere conto della proporzione tra
capacità di stoccaggio e consumo nazionale, è stato accordato un limite all’obbligo di riempimento qualora la capacità
stoccata superi il 35% del consumo annuale di gas di uno Stato membro (con riferimento alla media di consumo degli
ultimi 5 anni). Sono stati introdotti dei target intermedi (mensili) di riempimento ai quali si applicherà uno standard di
deviazione del 5%. Dal 2023 in poi, le traiettorie di riempimento saranno proposte dagli Stati Membri e approvate dalla
Commissione. I target di riempimento intermedi adottati per l’Italia per il 2022 sono del 58% entro il 1° agosto, 66% entro
il 1° settembre, 73% entro il 1° ottobre e 80% entro il 1° novembre. Tra le misure mirate al raggiungimento dei target di
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riempimento, il regolamento consente agli Stati Membri di: (a) obbligare gli operatori di mercato di stoccare volumi minimi
di gas, (b) istituire meccanismi d’asta, (c) richiedere agli operatori di trasmissione energetica (TSO) (o altre entità
designate) di acquistare e gestire riserve di gas, (d) usare piattaforme di coordinamento e meccanismi di acquisto
congiunto, e (e) introdurre incentivi per gli operatori di mercato con compensazione. Gli Stati Membri privi di impianti di
stoccaggio avranno accesso alle riserve di stoccaggio di gas di altri Stati Membri, con misure per assicurare una
condivisione degli oneri finanziari del riempimento degli impianti in questione. Gli obblighi di riempimento saranno validi
fino al 31 dicembre 2025.
Atto delegato complementare della Tassonomia su gas e nucleareIl 15 luglio 2022 è stato pubblicato nella GUUE
l’atto delegato complementare della Tassonomia su gas e nucleare che definisce le condizioni per le quali queste attività
possono essere definite come sostenibili. È entrato in vigore a partire da gennaio 2023. Il testo prevede che, per poter
rientrare nella tassonomia, la generazione a gas deve avere emissioni di gas serra (ciclo vita) inferiori a 100 g
CO
2
e/kWh, con criteri diversi che si applicano in un periodo transitorio. Gli impianti per i quali il permesso di costruzione
è concesso entro il 31 dicembre 2030, infatti: a) devono avere emissioni dirette inferiori a 270g CO
2
e/kWh o emissioni
dirette annuali inferiori a 550kgCO
2
e/kW (come media su venti anni); b) devono dimostrare che l’energia non può essere
generata da fonti rinnovabili; c) sostituiscono un’attività esistente che usa petrolio o carbone; d) hanno una capacità di
produzione che non supera la capacità dell’impianto sostituito di oltre il 15%; e) sono progettati per usare gas rinnovabili
e/o low-carbon con passaggio al pieno utilizzo entro il 2035; f) sostituendo un impianto più inquinante, portano a una
riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55% (calcolata nell’arco di vita della capacità produttiva del nuovo
impianto); g) sono situati in uno Stato membro che, laddove produca ancora elettricità da carbone, si è impegnato a un
piano di phase-out del carbone. Criteri simili si applicano alla cogenerazione, con alcune differenze: a) non è presente il
criterio alternativo di emissioni dirette annuali; b) la nuova capacità non può eccedere quella sostituita; c) l'attività
realizza un risparmio di energia primaria di almeno il 10% rispetto alla produzione separata di elettricità e gas.
Regolamento misure coordinate della riduzione della domanda di gasIl 5 agosto 2022 è stato pubblicato nella
GUUE il regolamento (UE) 2022/1369 del Consiglio relativo a misure coordinate di riduzione della domanda di gas. Il
regolamento istituisce una fase di preallerta sull’approvvigionamento gas, in cui gli Stati Membri devono fare il possibile
(‘best efforts’) per ridurre la domanda gas del 15% tra il 1° agosto 2022 e il 31 marzo 2023 rispetto alla media agosto-
marzo nel quinquennio 2016-2021. Viene introdotto un livello di reazione comunitaria definito di allerta in cui il target
di riduzione della domanda di cui al punto precedente diventa obbligatorio per tutti gli Stati Membri. Lo stato di allerta
viene dichiarato dal Consiglio, e può essere proposto dalla Commissione Europea in caso di grave carenza di volumi
oppure su richiesta di almeno cinque Stati Membri che abbiano già attivato lo stato di allerta a livello nazionale. È
prevista una parziale deroga dagli obblighi per le seguenti casistiche: a) gli Stati Membri non interconnessi alla rete
europea o le cui reti elettriche non sono sincronizzate con il sistema elettrico europeo e dipendono fortemente dal gas
per la generazione elettrica; b) gli Stati Membri con interconnessioni limitate e che dimostrano che le loro capacità di
esportazione sono utilizzate per reindirizzare al meglio il gas verso altri Stati Membri; c) gli Stati Membri che hanno
superato gli obiettivi di riempimento dello stoccaggio di gas, o che dipendono fortemente dal gas come materia prima per
le industrie critiche o che hanno visto il loro consumo di gas aumentato di almeno l'8% nell'ultimo anno. Il regolamento si
applicherà per un anno, e la Commissione effettuerà una revisione per valutarne una possibile estensione entro maggio
2023.
Regolamento misure emergenza elettrici- Il 30 settembre i Ministri dell’Energia degli Stati Membri dell’UE si sono
riuniti e hanno adottato, secondo procedura d’urgenza (Articolo 122 del TFUE), il Regolamento del Consiglio relativo alle
misure di intervento nel mercato elettrico. Il provvedimento invita Stati Membri a ridurre il consumo totale mensile lordo di
elettricità del 10% e introduce l’obbligo di identificare le ore di picco di prezzo che corrispondono complessivamente ad
almeno il 10% di tutte le ore del periodo compreso tra il 1° dicembre 2022 e il 31 marzo 2023 e di ridurre il proprio
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consumo in queste ore di almeno il 5%. Viene introdotto un tetto di 180 euro/MWh per i ricavi delle tecnologie
“inframarginali” che potrà comunque riflettere le circostanze nazionali. Il cap si applicherà dal 1° dicembre 2022 al 30
giugno 2023. Entro il 31 dicembre 2022, gli Stati Membri dovranno introdurre un contributo di solidarietà temporaneo sui
profitti delle imprese che ricavano almeno il 75% de proprio fatturato da attività estrattive o di raffinazione nel settore dei
combustibili fossili. Il contributo sarà calcolato sugli utili imponibili che sono superiori a un aumento del 20% rispetto alla
media annuale degli utili imponibili nel periodo 2018-2022.
Regolamento accelerazione permitting delle Fonti di Energia Rinnovabile (FER) - Il 19 dicembre i Ministri
dell’Energia degli Stati Membri dell’UE si sono riuniti e hanno adottato, secondo procedura d’urgenza (Articolo 122 del
TFUE), il Regolamento del Consiglio che stabilisce un quadro temporaneo per accelerare alcune categorie di progetti di
energia rinnovabile. Il regolamento stabilisce norme di natura emergenziale per accelerare il permitting, con particolare
attenzione a tipi di progetti in grado di accelerare velocemente la diffusione delle energie rinnovabili (repowering, solare
su tetto e pompe di calore). Il provvedimento sarà valido per 18 mesi e si applicherà a tutti i processi autorizzativi che
hanno una data di inizio nel periodo di applicazione del regolamento. Entro il 31 dicembre 2023 la Commissione
effettuerà un riesame del regolamento, decidendo se prolungarne la validità.
Regolamento misure emergenza gas il 19 dicembre i ministri dell'Energia dell'UE hanno raggiunto un accordo sul
contenuto della proposta di regolamento del Consiglio relativo a ulteriori misure temporanee di emergenza per contenere
gli elevati prezzi dell'energia e migliorare la sicurezza degli approvvigionamenti. Il regolamento prevede l’istituzione di un
quadro regolatorio per l’acquisto congiunto di gas, principalmente su base volontaria. Sarà obbligatoria la partecipazione
all’acquisto congiunto solo relativamente alla domanda per volumi di gas equivalenti al 15% dei rispettivi obblighi di
riempimento degli impianti di stoccaggio del gas per il 2023. Il provvedimento richiede allAgenzia per la Cooperazione
tra i Regolatori Nazionali dell’Energia (ACER) di sviluppare un nuovo parametro di riferimento complementare per i
prezzi che garantisca prezzi stabili e prevedibili per le transazioni relative al GNL. Viene inoltre introdotto di un limite di
prezzo per le transazioni effettuate sul TTF (meccanismo di gestione della volatilità infragiornaliera), che impedirà
oscillazioni eccessive dei prezzi nel corso della giornata. I gestori dei sistemi di trasporto saranno obbligati a mettere a
disposizione la capacità contrattuale sottoutilizzata in caso di sottoutilizzo (= se hanno utilizzato o offerto meno dell'80%
in media della capacità prenotata negli ultimi 30 giorni). Infine, il regolamento introduce un meccanismo di default tra gli
Stati Membri per garantire che si aiutino reciprocamente in caso di emergenza che comporti una grave carenza di gas.
Regolamento meccanismo correzione mercato il 19 dicembre i Ministri dell’Energia degli Stati Membri dell’UE si
sono riuniti e hanno adottato, secondo procedura d’urgenza (Articolo 122 del TFUE), il Regolamento del Consiglio per un
meccanismo di correzione del mercato (ovvero il “Market Correction Mechanism” sul gas), il quale avrà l’obiettivo di
contrastare gli episodi di estrema volatilità dei prezzi gas. Il meccanismo si applicherà dal 15 febbraio 2023 alle
piattaforme virtuali di scambio di gas nell'UE e si attiverà automaticamente se il prezzo month-ahead sul TTF supererà i
180€/MWh per tre giorni lavorativi e se è superiore di 35€/MWh rispetto a un “prezzo di riferimento” del GNL per tre
giorni. Da notare che nella versione inizialmente proposta dalla Commissione le soglie di attivazione del meccanismo
erano molto più alte, fino a 275€/MWh. Il “prezzo di riferimento” invece sarà stabilito da una media di indici di prezzo
europei e asiatici e del nuovo benchmark GNL che dovrà sviluppare ACER nel 2023. Una volta attivato il meccanismo di
correzione, scatterà l’applicazione di un "limite dinamico di offerta" alle transazioni, il quale si applicherà per almeno 20
giorni lavorativi. Se il limite di offerta dinamica è inferiore a 180/MWh per tre giorni lavorativi consecutivi, ver
automaticamente disattivato. La disattivazione automatica avverrà anche nel caso in cui venga dichiarata un'emergenza
regionale o dell'Unione in base alla normativa sulla sicurezza dell'approvvigionamento. Il meccanismo potrà essere
sospeso anche in caso di rischio per la sicurezza dell'approvvigionamento, la stabilità finanziaria, la fluidità dei movimenti
di gas all'interno dell'UE o in caso di aumento della domanda. Entro il 1° novembre 2023 la Commissione Europea
effettuerà una revisione del regolamento.
Relazione finanziaria 2022 Relazione sulla gestione
Bilancio consolidato
Bilancio separato
44
Direttiva sulla rendicontazione societaria di sostenibili- Il 16 dicembre è stata pubblicata nella GUUE la Direttiva
sulla rendicontazione societaria di sostenibilità Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). Per effetto della
direttiva, le aziende saranno tenute a pubblicare informazioni più dettagliate sulle questioni di sostenibilità. Nelle
intenzioni delle istituzioni europee, ciò aumenterà la responsabilità delle aziende, impedirà l'adozione di standard di
sostenibilità divergenti e faciliterà la transizione verso un'economia sostenibile. Le aziende dovranno riferire su come il
loro modello di business influisce sulla loro sostenibilità e su come i fattori esterni di sostenibilità (come il cambiamento
climatico o le questioni relative ai diritti umani) influenzano le loro attività.
La CSRD rafforza le norme esistenti sulla
rendicontazione non finanziaria introdotte nella direttiva contabile dalla direttiva sulla rendicontazione non finanziaria
(NFRD) del 2014.
Relazione finanziaria 2022 Relazione sulla gestione
Bilancio consolidato
Bilancio separato
45
Risultati economico-finanziari al 31 dicembre 2022
Ricavi e Margine operativo lordo di Gruppo e per Filiera
(in milioni di euro)
Capitolo
Esercizio
2022
Esercizio
2021
Variazione
Variazione
%
Filiera Energia Elettrica
Ricavi di vendita
2
9.933
4.649
5.284
113,7%
Margine operativo lordo
2
596
678
(82)
(12,1%)
Filiera Attività Gas
Ricavi di vendita
2
23.347
7.752
15.595
201,2%
Margine operativo lordo
2
606
364
242
66,5%
Filiera Corporate
(1)
Ricavi di vendita
2
77
86
(9)
(10,5%)
Margine operativo lordo
2
(90)
(53)
(37)
(69,8%)
Elisioni
Ricavi di vendita
2
(2.977)
(748)
(2.229)
(298,0%)
Gruppo Edison
Ricavi di vendita
30.380
11.739
18.641
158,8%
Margine operativo lordo
1.112
989
123
12,4%
% sui ricavi di vendita
3,7%
8,4%
-
-
(1) Include l’attività della capogruppo Edison Spa pertinente alla gestione centrale e trasversale, ovvero non direttamente collegata ad un business
specifico e talune socie holding e immobiliari.
I ricavi dellesercizio 2022 mostrano un trend in aumento rispetto allo scorso anno, attestandosi a 30.380 milioni di euro,
attribuibile ad entrambe le Filiere. Tale aumento, che ha interessato maggiormente la Filiera AttiviGas, dipende in gran
parte dall’incremento dei prezzi di vendita a seguito del rialzo dello scenario di riferimento.
Il margine operativo lordo si attesta a 1.112 milioni di euro, in incremento rispetto al 2021.
Si rimanda ai paragrafi seguenti per un un’analisi più approfondita dell’andamento nelle singole Filiere.
Relazione finanziaria 2022 Relazione sulla gestione
Bilancio consolidato
Bilancio separato
46
Filiera Energia Elettrica
Fonti
(
GWh)
(1)
Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazione %
Prod
uzione Edison:
19.023
16.779
13,4%
- termoelettrica
15.665
12.149
28,9%
- idroelettrica
1.435
2.661
(46,1%)
- eolica e altre rinnovabili
1.923
1.969
(2,3%)
Alt
ri acquisti (grossisti, IPEX, ecc)
(2)
17.975
18.065
(0,5%)
Totale
fonti
36.999
34.844
6,2%
Prod
uzioni attività EESM
687
707
(2,8%)
(1) Un GWh è pari a un milione di kWh; riferito a volumi fisici.
(2) Al lordo delle perdite
Impieghi
(
GWh)
(1)
Esercizio 2022 Esercizio 2021 Variazione %
Cl
ienti finali
(2)
14.189
13.304
6,7%
A
ltre vendite (grossisti, IPEX, ecc.)
22.810
21.539
5,9%
Tota
le impieghi
36.999
34.844
6,2%
Vendite attività EESM
687
707
(2,8%)
(1) Un GWh è pari a un milione di kWh.
(2) Al lordo delle perdite.
Il Gruppo opera secondo un modello di business che prevede una separazione tra la gestione della generazione
(termoelettrica e rinnovabili), le vendite al mercato finale (business e retail) e grossista, nonché le attività di
compravendita tese a garantire adeguate politiche di segregazione e copertura del rischio sui portafogli citati, oltre che
alla massimizzazione della redditività attraverso l’ottimizzazione degli stessi.
Nell’ambito di tale modello, le produzioni di Edison si attestano a 19.023 GWh, in aumento del 13,4% rispetto allo stesso
periodo del 2021. Il trend positivo è dettato dall’andamento della produzione termoelettrica che mostra un incremento del
28,9%, legato alla fermata per alcuni mesi del 2021 di due centrali per avaria e allevoluzione dello scenario di
riferimento. Tale incremento ha compensato le mancate produzioni idroelettriche che, al contrario, mostrano un calo del
46,1% attribuibile principalmente ad una minore idraulicità, nonostante l’entrata in esercizio degli impianti di Energia
Italia. Per quanto riguarda la produzione eolica e altre rinnovabili, si registra un decremento del 2,3% imputabile
sostanzialmente ad una minore ventosi, parzialmente compensata dalla variazione di perimetro legata all’acquisizione
di Vibinum Srl e Aerochetto Srl effettuata a metà del terzo trimestre 2021, di Winbis Srl e Cerbis Srl effettuata a luglio
2022 e allentrata in esercizio dellimpianto di Mazara 2 ad agosto 2022.
Le vendite ai clienti finali sono aumentate del 6,7% principalmente grazie alla crescita della customer base del segmento
Retail.
Gli Altri acquisti sono in diminuzione del 0,5% rispetto allo scorso anno, mentre le altre vendite sono in aumento del
5,9%; si ricorda, peraltro, che queste voci includono, oltre alle compravendite sul mercato wholesale, anche acquisti e
vendite su IPEX legati al bilanciamento dei portafogli.
Si registra una riduzione dei volumi relativi alle attività dell’Energy & Environmental Services Market.
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Bilancio separato
47
Dati economici
(
in milioni di euro) Esercizio 2022
Esercizio 2021
Variazione %
Ricavi di vendita
9.933 4.649 113,7%
Margine operativo lordo
596
678
(12,1%)
I ricavi di vendita dellesercizio 2022 sono pari a 9.933 milioni di euro e risultano in aumento del 113,7% rispetto allo
scorso anno, principalmente a causa di fattori congiunturali legati al rialzo dello scenario prezzi.
Il margine operativo lordo si attesta a 596 milioni di euro, registrando un decremento di 82 milioni di euro.
Il settore termoelettrico mostra un trend in forte crescita rispetto allo scorso anno, grazie ad una performance
particolarmente positiva del mercato MGP e al contributo del capacity market.
Il settore delle rinnovabili ha conseguito un risultato in flessione rispetto allo scorso anno:
l’idroelettrico è stato fortemente penalizzato da bassa idraulicità, con conseguenti minori volumi di produzione,
parzialmente compensata dall’effetto positivo legato alla rinuncia da parte di Edison all’opzione prevista dal DL 145/2013
(cosiddetto Spalma-Incentivi”), consistente in un prolungamento del periodo di incentivazione delle centrali con
riduzione degli incentivi stessi. Edison ha infatti ottenuto dal GSE l’approvazione del rimborso della differenza tra
l’incentivo originariamente spettante agli impianti e le minori somme ricevute a partire dal 2015 per effetto della
rimodulazione degli incentivi;
l’eolico ha visto una contrazione dei margini, in gran parte attribuibile a minori incentivi, nonostante un incremento del
perimetro societario;
• il fotovoltaico ha registrato un risultato in linea rispetto all’anno precedente;
• tutto il settore delle rinnovabili è stato penalizzato dagli effetti del Decreto-Legge “Sostegni ter” e dallintroduzione nella
Legge di Bilancio 2023 di un tetto ai ricavi di mercato di 180 €/MWh in vigore da dicembre 2022, da applicarsi ai
produttori di energia elettrica che utilizzano FER non rientranti nell’ambito di applicazione del Decreto-Legge “Sostegni
ter”.
Anche per quanto riguarda la parte commerciale si registra un deciso calo dei risultati, in particolare sul segmento Retail,
legato ad una riduzione della marginalità unitaria principalmente imputabile allo straordinario incremento dei prezzi
commodity, solo in parte compensata dallincremento dei volumi di vendita. I risultati delle vendite di servizi a valore
aggiunto (VAS) sono invece in aumento rispetto allo scorso anno.
Servizi energetici
I dati economici della Filiera Energia Elettrica includono i risultati delle attività Energy & Environmental Services Market.
Attraverso tali attività, Edison interpreta il suo ruolo di soggetto attivo verso clienti e territori nel percorso di transizione
ecologica e decarbonizzazione.
Edison si rivolge in particolare alle grandi aziende industria e terziario e alla pubblica amministrazione scuole,
ospedali, carceri, etc mettendo a loro disposizione una piattaforma di servizi, tecnologie e competenze diversificate e
uniche nel loro insieme: audit e consulenza energetica, sistemi di autoproduzione, soluzioni per l’efficientamento
energetico, gas verdi, soluzioni di mobilità sostenibile, servizi di rigenerazione urbana e soluzioni per le smart cities (che
includono teleriscaldamento e illuminazione pubblica), soluzioni per la circular economy.
Le attività hanno evidenziato, nel 2022, un aumento del 59,7% dei ricavi di vendita rispetto allo scorso anno, attestandosi
a 911 milioni di euro (571 milioni di euro nel 2021). Il margine operativo lordo è in aumento del 14,5% rispetto allo scorso
anno, registrando 106 milioni di euro (92 milioni di euro nel 2021) da imputarsi principalmente allingresso della società
Citelum Italia Srl (ora Edison Next Government) nel perimetro del Gruppo a partire da maggio. Le attivi legate alla
Pubblica Amministrazione registrano una contrazione dei risultati, anche a causa dello scenario prezzi, parzialmente
compensata dalla buona performance del segmento Industry.
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Bilancio separato
48
Filiera Attività Gas
Fonti Gas
(Gas in milioni di m
3
) Esercizio 2022 Esercizio 2021
(*)
Variazione %
Produzioni
(1)
10
9
11,1%
Produzioni estero
(2)
155
153
1,3%
Acquisti Long Term e altro import
14.499
14.351
1,0%
Altri Acquisti
6.543
4.411
48,3%
Variazione stoccaggi
(3)
(61)
(9)
n.s.
Totale fonti
21.145
18.915
11,8%
(1) Produzioni di Edison Stoccaggio. Al netto degli autoconsumi e a Potere Calorifico Standard;
(2) Produzioni relative alla concessione in Algeria.
(3) Include perdite di rete; la variazione negativa indica immissione a stoccaggio.
(*) Dato 2021 riclassificato.
Impieghi Gas
(Gas in milioni di m
3
)
Esercizio 2022
Esercizio 2021
Variazione %
Usi civili
1.614
2.012
(19,8%)
Usi industriali
4.970
5.790
(14,2%)
Usi termoelettrici
5.357
5.010
6,9%
Vendite produzioni estero
155
153
1,3%
Altre vendite
9.050
5.950
52,1%
Totale impieghi
21.145
18.915
11,8%
Gli acquisti di lungo termine di gas e le altre importazioni sono in linea rispetto allo scorso anno, mentre crescono in
misura molto significativa gli altri acquisti sul mercato grossista; l’esposizione del portafoglio di Edison alle importazioni
dalla Russia è stata limitata. Gli stoccaggi registrano unimmissione maggiore rispetto allo scorso anno.
Per quanto riguarda gli impieghi, pari a 21.145 milioni di metri cubi, si registra un aumento delle vendite, in particolare
per usi termoelettrici e sul mercato grossista. Le vendite per usi industriali e civili evidenziano un calo a causa della
riduzione dei volumi contrattualizzati e a minori consumi anche per effetto dello scenario prezzi.
Dati economici
(
in milioni di euro) Esercizio 2022
Esercizio 2021 Variazione %
Ricavi di vendita
23.347 7.752 201,2%
Margine operativo lordo
606 364 66,5%
I ricavi di vendita dell’esercizio 2022 si attestano a 23.347 milioni di euro, in aumento del 201,2% rispetto allo scorso
anno, grazie anche in questo caso a fattori congiunturali legati all’andamento dello scenario prezzi di cui sopra.
Il margine operativo lordo, che include il risultato delle attività regolate, ammonta a 606 milioni di euro, in aumento del
66,5% rispetto allo scorso anno. Tale incremento è da imputarsi principalmente ad azioni di ottimizzazione del portafoglio
e a nuovi accordi di importazione. Per quanto riguarda la parte commerciale, i risultati sono in riduzione rispetto all’anno
precedente, in particolare a causa della minore marginalità del segmento Retail. Le attività E&P, che includono il
contributo delle attività in Algeria, in corso di cessione, evidenziano un risultato pari a 32 milioni di euro (28 milioni di
euro nel 2021) in incremento per effetto dello scenario prezzi.
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Filiera Corporate
Dati economici
(
in milioni di euro) Esercizio 2022
Esercizio 2021
Variazione %
Ricavi di vendita
77 86 (10,5%)
Margine operativo lordo
(90) (53) (69,8%)
Nella Filiera Corporate confluiscono la parte dell’attività della capogruppo Edison Spa di gestione centrale e trasversale,
ovvero non direttamente collegata ad un business specifico, e talune società holding e immobiliari.
I ricavi di vendita e il margine operativo lordo dellesercizio 2022 mostrano un trend in riduzione rispetto allo scorso anno
che riflette il venir meno di proventi one-off per 27 milioni di euro relativi alla conclusione favorevole nel 2021 di
contenziosi riguardanti imposte di registro.
Altre voci del conto economico di Gruppo
(in milioni di euro) Esercizio 2022
Esercizio 2021
Variazione %
Margine operativo lordo
1.112
989
12,4%
Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi)
7
(10)
170,0%
Ammortamenti e svalutazioni
(456)
(358)
(27,4%)
Altri proventi (oneri) Attività Non Energy
(68)
(155)
56,1%
Risultato operativo
595
466
27,7%
Proventi (oneri) finanziari netti
(11)
(4)
(175,0%)
Proventi (oneri) da partecipazioni
44
26
69,2%.
Imposte sul reddito
(452)
(57)
(693,0%)
Risultato netto da Continuing Operations
176
431
(59,2%)
Risultato netto da Discontinued Operations
6
(1)
700,0%
Risultato netto di competenza di terzi
31
17
82,4%
Risultato netto di competenza di Gruppo
151
413
(63,4%)
Il risultato operativo, pari a 595 milioni di euro, recepisce ammortamenti e svalutazioni per 456 milioni di euro, la
variazione netta di fair value relativa alle attività di hedging sulle commodity e sui cambi positiva per 7 milioni di euro e
altri oneri netti relativi ad Attivinon Energy per 68 milioni di euro.
Il risultato netto da Continuing Operations, positivo per 176 milioni di euro (431 milioni di euro nel 2021), recepisce oneri
finanziari netti per 11 milioni di euro, proventi netti da partecipazioni per 44 milioni di euro nonc imposte sul reddito per
452 milioni di euro (57 milioni di euro nel 2021), in forte peggioramento principalmente per effetto dell’inclusione del
contributo straordinario istituito per lanno 2022 di cui all’articolo 37 del D.L. n.21/2022 e successive modifiche (cd.
Contributo Extra Profitti) per 61 milioni di euro e del contributo di solidarietà temporaneo ex legge di Bilancio 2023 ad
oggi stimato in euro 240 milioni (tali contributi di natura fiscale impattano sia il Risultato netto di competenza di Gruppo,
sia il Risultato netto di competenza di terzi); si ricorda inoltre che le imposte sul reddito del 2021 beneficiavano
dell’effetto positivo non ricorrente legato allesercizio dell’opzione di riallineamento dei valori fiscali di alcuni asset
industriali e del goodwill per 86 milioni di euro.
Relazione finanziaria 2022 Relazione sulla gestione
Bilancio consolidato
Bilancio separato
50
Totale indebitamento finanziario e flussi di cassa
Di seguito si riporta l’analisi della variazione dell’indebitamento finanziario:
(in milioni di euro)
Esercizio 2022
Esercizio 2021
A. TOTALE (INDEBITAMENTO) FINANZIARIO INIZIALE
(*)
(104)
(520)
Margine operativo lordo
1.112
989
Eliminazione poste non monetarie incluse nel margine operativo lordo
(9)
(11)
Proventi (Oneri) finanziari netti pagati
(5)
(9)
Imposte sul reddito nette pagate (-)
(279)
(65)
Dividendi incassati
10
11
Altre poste di attivi operative
(80)
(59)
B. CASH FLOW OPERATIVO
749
856
Variazione del capitale circolante operativo
(79)
(920)
Variazione del capitale circolante non operativo
70
179
Operazioni di rilievo nel settore rinnovabili e cessioni di attività non-core
(**)
-
1.000
Altri Investimenti netti (-)
(736)
(660)
C. CASH FLOW DOPO INVESTIMENTI NETTI E VARIAZIONE DEL
CAPITALE CIRCOLANTE
4
455
Dividendi pagati (-)
(350)
-
Altro
(27)
(39)
D. CASH FLOW NETTO DI PERIODO
(373)
416
E. TOTALE (INDEBITAMENTO) FINANZIARIO FINALE
(*)
(477)
(104)
(*) La voce recepisce gli Orientamenti ESMA in tema di indebitamento finanziario, pubblicati in data 4 marzo 2021, che la CONSOB ha chiesto di adottare a
partire dal 5 maggio 2021.
(**) Nel 2021 includevano gli effetti dellacquisizione del 70% di E2i Energie Speciali (che ha successivamente assunto la denominazione di Edison
Rinnovabili) e della cessione del 49% di Edison Renewables, successivamente incorporate in Edison Rinnovabili, oltre alle cessioni di attività non-core
(Edison Norge e Infrastrutture Distribuzione Gas).
I principali flussi di cassa del periodo derivano dal margine operativo lordo, commentato precedentemente, dal
pagamento dei dividendi agli azionisti, dal pagamento di imposte e dagli investimenti netti.
Gli investimenti netti sono pari a -736 milioni di euro, di cui -559 milioni di euro in immobilizzazioni principalmente relativi:
alla generazione termoelettrica, prevalentemente riferiti alla costruzione degli impianti termoelettrici a ciclo
combinato a gas di Marghera Levante (-90 milioni di euro) e Presenzano (-103 milioni di euro);
alla generazione da fonti rinnovabili per -73 milioni di euro;
ai servizi energetici e ambientali per -144 milioni di euro, principalmente legati ai servizi rivolti alla Pubblica
Amministrazione (-40 milioni di euro), al settore Industry (-60 milioni di euro) e alla Circular Economy (-22
milioni di euro);
al settore commerciale per circa -70 milioni di euro principalmente relativi a costi incrementali sostenuti per
l’acquisizione di nuovi contratti Retail nel settore commerciale.
Sono state effettuate operazioni di acquisizione con un effetto complessivo sullindebitamento di circa -237 milioni di
euro, relative alle società Winbis e Cerbis (-95 milioni di euro), Citelum Italia (ora Edison Next Government) (-90 milioni
di euro), Energia Italia (-19 milioni di euro), Sistrol (-7 milioni di euro), Gaxa (-22 milioni di euro), Biotech (-4 milioni di
euro).
Relazione finanziaria 2022 Relazione sulla gestione
Bilancio consolidato
Bilancio separato
51
Si registra inoltre l’incasso per circa 54 milioni di euro dellimporto a titolo di conguaglio prezzo sulla cessione del 49% di
Edison Renewables, perfezionata nel mese di dicembre 2021.
Si segnalano inoltre investimenti in attività finanziarie per -7 milioni di euro e la cessione della partecipazione in
Sunflower con un effetto positivo sullindebitamento per 13 milioni di euro.
Evoluzione prevedibile nel 2023
Il contesto di mercato che permane caratterizzato da un’elevata incertezza economica e geopolitica, oltre che da una
forte volatilità dei prezzi, non consente allo stato attuale di esprimere una previsione annuale di EBITDA. Tuttavia, il
Gruppo stima per il 2023 un ritmo di crescita della performance operativa almeno equivalente a quello registrato nel
2022.
Relazione finanziaria 2022 Relazione sulla gestione
Bilancio consolidato
Bilancio separato
52
Edison Spa
Dati significativi
(*) Al 31 dicembre 2021 la voce recepisce le linee guida emesse da ESMA in tema di indebitamento finanziario ed include pertanto le altre passività non
correnti. Al 31 dicembre 2022 tale voce è pari a zero.
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato
netto dellesercizio di competenza dei Gruppo e il patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante al 31 dicembre
2022 con gli analoghi valori della Capogruppo Edison Spa:
Prospetto di raccordo tra risultato netto e patrimonio netto di Edison Spa e risultato
netto di competenza di Gruppo e patrimonio netto attribuibile ai soci della
controllante
31.12.2022
31.12.2021
(in milioni di euro)
Risultato netto
Patrimonio
netto
Risultato
netto
Patrimonio
netto
Risultato netto e patrimonio netto di Edison Spa
263
5.067
721
5.264
- Iscrizione dei risultati e dei patrimoni netti delle
società consolidate, al netto della quota di
pertinenza dei terzi
(121)
2.039
251
1.936
- Eliminazione dei valori di carico in Edison Spa delle
partecipazioni controllate e valutate a Patrimonio
Netto
(1.667)
(1.467)
- Eliminazione dividendi iscritti in Edison Spa
(136)
(58)
- Eliminazione rettifiche di valore delle partecipazioni
di Edison Spa
137
(7)
- Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio
Netto
44
216
26
141
- Differenza risultato netto da Discontinued
Operations
-
-
(3)
10
- Altre rettifiche di consolidamento
(36)
4
(517)
50
Risultato netto di Gruppo e Patrimonio netto
attribuibile ai soci della controllante
151
5.659
413
5.934
(in milioni di euro)
Esercizio 2022
Esercizio 2021
Variazione %
Ricavi di vendita
28.917
9.797
n.s.
Margine operativo lordo
576
282
n.s.
% sui Ricavi di vendita
2,0%
2,9%
-
Risultato operativo
442
(9)
n.s.
% sui Ricavi di vendita
1,5%
(0,1%)
-
Risultato netto da Continuing Operations
258
719
(64,1%)
Risultato netto da Discontinued Operations
6
2
n.s.
Risultato netto del periodo
263
721
(63,5%)
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali
311
413
(24,7%)
Capitale investito netto
4.456
4.656
(4,3%)
Indebitamento (disponibilità) finanziario netto
(*)
(611)
(608)
(0,5%)
Patrimonio netto
5.067
5.264
(3,7%)
Dipendenti 1.480
1.441
2,7%
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53
Rischi e incertezze
Gestione del rischio nel gruppo Edison
Edison ha sviluppato un modello aziendale integrato di gestione dei rischi che si ispira ai principi internazionali
dell’Enterprise Risk Management (ERM), in particolare al framework Committee of Sponsoring Organizations of the
Treadway Commission (COSO), il cui scopo principale è quello di adottare un approccio sistematico all’individuazione
dei rischi prioritari dell’azienda, al fine di valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi e intraprendere le
opportune azioni per mitigarli. In particolare, nel corso del 2021, è stato aggiornato tale modello per allinearlo al nuovo
framework metodologico COSO denominato ‘ERM Thinking’: pertanto l’aggiornamento relativo al 2022, in coerenza con
quanto effettuato a partire dal 2021, si è svolto secondo il nuovo approccio, considerando non solo gli eventi di rischio
che possono compromettere gli obiettivi di breve-medio termine secondo una identificazione bottom-up, ma anche quelli
impattanti i target industriali e strategici nel lungo termine, nonché le tematiche ESG e di sostenibilità in senso lato.
La metodologia di risk mapping e risk scoring adottata da Edison assegna un indice di rilevanza al rischio in funzione
della valutazione di impatto, probabilità di accadimento e livello di controllo, e il Modello di Rischio Aziendale, sviluppato
sulla base delle best practice di settore ed internazionali, ricomprende in un framework integrato le diverse tipologie di
rischio caratterizzanti il business in cui il Gruppo opera:
rischi legati all’ambiente esterno, dipendenti dalle condizioni di mercato e dell’ambiente competitivo all’interno del
quale il Gruppo opera, nonché dall’evoluzione del contesto politico, normativo e regolamentare;
rischi operativi, legati ai processi interni, strutture e sistemi di gestione aziendale, in particolare con riferimento alle
attività di produzione di energia elettrica e commercializzazione di commodity e servizi;
rischi strategici, relativi alla definizione ed implementazione degli indirizzi strategici della Società.
In particolare, con il coordinamento della Direzione Risk Office, i responsabili delle diverse aree aziendali individuano e
valutano i rischi di competenza attraverso un processo di Risk Self Assessment, fornendo una prima indicazione delle
azioni di mitigazione ad essi associate. I risultati del processo sono successivamente consolidati a livello centrale in una
mappa, nella quale i rischi vengono prioritizzati in funzione dello scoring risultante e aggregati per favorire il
coordinamento dei piani di mitigazione in un’ottica di gestione integrata dei rischi stessi.
I risultati dell’ERM sono oggetto di comunicazione periodica al Comitato Controllo e Rischi e Consiglio di
Amministrazione, e sono utilizzati dalla Direzione Internal Audit come elementi informativi finalizzati alla predisposizione
di specifici piani di audit risk-based.
Di seguito, nel paragrafo “Risk Factorssono commentati i risultati di sintesi del processo per quanto concerne l’anno
appena concluso, mentre nel paragrafo “Rischi finanziari” sono riportati i principali elementi relativi ai rischi prezzo
commodity, tasso di cambio, credito, liquidità e tasso di interesse, per i quali nel corso degli anni sono stati sviluppati
presidi specifici finalizzati a gestire e limitare l’impatto sull’equilibrio economico-finanziario del Gruppo. Per maggiori
dettagli su tali rischi si rimanda a quanto riportato ai fini dell’IFRS 7 nel capitolo 4 “Gestione Rischio Mercato”, al
paragrafo 3.1 “Gestione rischio di creditoe al paragrafo 6.4 “Gestione dei rischi finanziari” del Bilancio consolidato.
Dal 2018, inoltre, il Gruppo ha adottato un sistema di gestione e rilevazione, integrato nel sistema di controllo
complessivo del Gruppo, del rischio fiscale (cd. Tax Control Framework o TCF). Il TCF adottato è costituito da una Tax
Policy e da una Norma Generale, applicabili a tutte le società del Gruppo, nonché da matrici, coordinate con quanto
previsto ex L. 262/2005, per monitorare le attività con potenziali impatti fiscali nei principali processi aziendali.
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54
Risk Factors
Rischi legati all’ambiente esterno
Rischio normativo e regolamentare
Una potenziale e rilevante fonte di incertezza per Edison deriva dalla costante evoluzione del contesto normativo e
regolamentare di riferimento con effetti sul funzionamento dei mercati, sui riconoscimenti tariffari, sui livelli di qualità del
servizio richiesti e sugli adempimenti tecnico-operativi.
Nel contesto di crisi energetica, sono stati varati interventi regolamentari finalizzati a reperire risorse finanziarie per
mitigare l’impatto del caro energia per i consumatori, prevedendo l’applicazione di prelievi solidaristici alle società
energetiche nazionali, in linea e in alcuni casi in misura più stringente di quanto fatto nellUnione Europea. In aggiunta,
sono stati introdotti piani di riduzione dei consumi e provvedimenti normativi volti a ridurre il costo dell’energia per i
clienti, permettendo al contempo la dilazione dei pagamenti. Inoltre, si è registrato un aumento dell’attenzione delle
Autorità di vigilanza sulla tutela del consumatore, concretizzatosi nell’introduzione di norme specifiche.
Edison è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali ed europee
volte a ricercare momenti di confronto e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per
minimizzare l’impatto economico derivante dalle stesse.
In questo scenario, tra le principali evoluzioni normative in corso, gli elementi di incertezza più significativi riguardano:
il Decreto-Legge “Sostegni ter” del 28 marzo 2022, emanato con lo scopo di introdurre misure urgenti a sostegno
delle imprese e degli operatori economici e di limitare gli impatti dell'aumento dei prezzi del mercato energetico. In
particolare, l'art. 15 bis ha introdotto un meccanismo di compensazione volto a limitare i cosiddetti “extra-ricavidi
alcuni impianti a fonti rinnovabili, in particolare quelli che ricevano un incentivo fisso o che siano entrati in esercizio
prima del 2010;
l’introduzione di un contributo straordinario a carico delle imprese energetiche (articolo 37, DL 21/2022), passato da
un iniziale 10% al 25% dell’incremento del saldo tra operazioni attive e passive realizzato dal 1° ottobre 2021 al 30
aprile 2022 rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente. In aggiunta, la Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un
ulteriore prelievo solidaristico pari al 50% sul reddito 2022, determinato ai fini Ires, che eccede per almeno il 10% la
media dei redditi complessivi conseguiti nei quattro periodi d’imposta precedenti;
l’introduzione, nella Legge di Bilancio 2023, di un tetto ai ricavi di mercato di 180 €/MWh in vigore da dicembre 2022
fino al 30 giugno 2023 per i produttori di energia elettrica che utilizzano le tecnologie inframarginali (FER non
rientranti nell’ambito di applicazione del Decreto-Legge “Sostegni ter”, lignite, nucleare), in attuazione del
regolamento europeo 2022/1854 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 settembre 2022);
gli interventi normativi e regolamentari straordinari in merito all’annullamento degli oneri generali di sistema in
bolletta (sia per il settore elettrico sia per il gas), estesi a tutto il 2022, al fine di ridurre gli effetti degli aumenti dei
prezzi per i consumatori finali. La Legge di Bilancio 2023 ne ha stabilito l’applicazione anche per il primo trimestre
2023;
gli interventi normativi a tutela dei consumatori. Un primo provvedimento, previsto dal Decreto-Legge Aiuti bis”, ha
stabilito il divieto di modifiche unilaterali ai contratti di fornitura di energia fino al 30 aprile 2023, scadenza
successivamente estesa, nel Decreto-Legge Milleproroghe n. 198 del 29 dicembre 2022, al 30 giugno 2023. Il
medesimo decreto ha definito l’esclusione delle condizioni economiche contrattuali in scadenza dall’applicazione del
Decreto-Legge “Aiuti-bis. Un ulteriore intervento riguarda la dilazione dei pagamenti delle bollette, stabilita mediante
l’introduzione della possibilità di richiedere la rateizzazione fino a 24 mesi delle fatture relative ai mesi di maggio e
giugno 2022 da parte dei clienti finali (esclusi grossisti), in accordo al Decreto-Legge Taglia Prezzin.21 del 21
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55
marzo 2022, convertito dalla legge di conversione 20 maggio 2022, n. 51. Il Decreto-Legge “Aiuti quatern.176 del
18 novembre 2022 ha inoltre previsto la possibilità per le imprese di richiedere la rateizzazione delle bollette per la
componente energia sul periodo dalottobre 2022 al 31 marzo 2023, fino a un massimo di 36 rate;
le modalità per il superamento del mercato tutelato dell’energia elettrica e del gas, con particolare riferimento
all’attuazione delle disposizioni della Legge 4 agosto 2017, n. 124 (Legge annuale per il Mercato e la Concorrenza).
Con i successivi provvedimenti attuativi (il Decreto-Legge n. 91/2018, il Decreto-Legge n. 162/2019, il Decreto-
Legge n. 183/2020 e il Decreto-Legge 6 novembre 2021, n. 152) si era previsto dal 1° gennaio 2023 il superamento
della tutela di prezzo per i clienti elettrici microimprese e per i clienti gas, mentre per i clienti elettrici domestici il
servizio di maggior tutela, nelle more dello svolgimento delle procedure competitive per l’assegnazione del servizio a
tutele graduali, dovrà concludersi entro il 10 gennaio 2024. Con il Decreto-Legge “Aiuti quater”, la fine della tutela di
prezzo per il gas è stata allineata alla scadenza fissata per il mercato elettrico (10 gennaio 2024), mentre l’Autorità
di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha stabilito con la delibera 586/2022/R/EEL lo slittamento di
tre mesi della fine della maggior tutela per le microimprese elettriche. Inoltre, è stato adottato il Decreto Legislativo 8
novembre 2021, n. 210 per il recepimento della Direttiva Europea 2018/944, che prevede l’introduzione di un
meccanismo tariffario specifico per i consumatori vulnerabili definiti in base ad alcuni parametri, tra cui l’età, il
disagio economico e di salute; con il Decreto-Legge 9 agosto 2022, n.115 sono state estese tali misure anche ai
clienti vulnerabili gas;
il rinnovo delle concessioni idroelettriche di grande derivazione, la cui disciplina era stata rivista con il Decreto-
Legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito dalla legge di conversione 11 febbraio 2019, n. 12. La legge per il
Mercato e per la Concorrenza 2021, approvata dal Parlamento il 3 agosto 2022 (in Gazzetta Ufficiale, legge n. 118
del 5 agosto 2022), integra la disciplina vigente prevedendo che le procedure di assegnazione delle concessioni si
svolgano secondo parametri competitivi, equi e trasparenti, sulla base di un’adeguata valorizzazione economica dei
canoni concessori e di un’idonea valorizzazione tecnica degli interventi di miglioramento della sicurezza delle
infrastrutture esistenti e degli interventi di recupero della capacità d’invaso, con la previsione di un congruo
indennizzo (a carico del concessionario subentrante), che tenga conto degli investimenti effettuati dal
concessionario uscente. In questo quadro, è disposto che le procedure di assegnazione siano avviate entro due
anni dalla data di entrata in vigore della relativa legge regionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2023: decorso
tale termine, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili promuove l’esercizio dei poteri sostituivi. Per
le concessioni che prevedono un termine di scadenza anteriore al 31 dicembre 2024, incluse quelle già scadute, le
regioni possono consentire la prosecuzione dell’esercizio per il tempo necessario al completamento delle procedure
(non oltre tre anni dall'entrata in vigore dalla presente disposizione, pertanto la nuova deadline è fissata per agosto
2025), stabilendo l'ammontare del corrispettivo che gli ex concessionari debbono versare all'amministrazione
regionale in conseguenza dell'utilizzo dei beni e delle opere;
l’asta relativa al Capacity Market per il periodo di consegna 2025 e successivi. Lo svolgimento delle procedure per il
periodo di consegna 2025 è ancora oggetto di valutazione, sulla base di analisi di adeguatezza del sistema da parte
di Terna, a valle dei risultati dell’asta per il 2024 tenutasi a febbraio 2022. La presenza del meccanismo, e delle
relative modalità, oltre il 2025 è ad oggi incerta, anche se
recentemente l’ARERA ha espresso parere favorevole alla
proroga del meccanismo, in linea con la deroga concessa dalla Commissione Europea (2028). In assenza di nuove
aste, verrebbe meno la qualificazionedella capacità esistente che funge da backup per i nuovi impianti;
i ricorsi al TAR ed al Tribunale di primo grado dell'Unione Europea presentati da alcuni operatori contro l’attuale
disegno del Capacity Market, che potrebbero portare, in extrema ratio, ad un annullamento delle aste già svolte e ad
una revisione della disciplina, con una possibile nuova notifica alla Commissione per la verifica di compatibilità con
la disciplina europea degli aiuti di Stato. Nel mese di settembre 2022 il tribunale europeo di primo grado ha respinto
le richieste dei ricorrenti, decisione che rende meno probabile l’accoglimento del ricorso da parte del TAR. In
particolare, alcune società hanno depositato istanza di fissazione dell’udienza di merito di fronte al TAR, a valle della
Sentenza del Tribunale UE. L’udienza potrebbe essere fissata nell’estate 2023. Nel corso dell’anno sono stati
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presentati ulteriori ricorsi presso il TAR Lombardia contro i diversi atti normativi e regolatori relativi all’asta 2024,
nonché contro gli esiti dellasta stessa;
la modalità di allocazione della capacilong-term presso il Terminale di Rovigo anche post-2034 e in particolare la
Delibera 355/2021/R/gas con cui ARERA approva la proposta di modifica del Codice di Rigassificazione predisposto
da Adriatic LNG, contenente disposizioni in materia di accesso al servizio di rigassificazione per la quota di capacità
non oggetto di esenzione per periodi pluriennali fino a 25 anni (i.e. 2047); nonché il ricorso al Tar contro ARERA in
merito alla procedura di open season di Adriatic LNG.
Mercato e ambiente competitivo
I mercati energetici all’interno dei quali il Gruppo opera hanno registrato, nel corso del 2022, variazioni rilevanti in termini
di domanda, con una pressione competitiva che permane elevata e con un significativo incremento dei prezzi a seguito
del conflitto Russia-Ucraina, per un approfondimento dei quali si rimanda alla sezione “Andamento del mercato
energetico italiano”.
Nel mercato elettrico italiano, nel corso del secondo semestre 2022, si è registrato un rallentamento dei consumi elettrici
su base annua a seguito degli effetti del caro energia sull’attività economica e delle iniziative governative di risparmio
energetico, che ha rappresentato un’inversione rispetto al trend di recupero registrato nella prima parte dell’anno, spinto
dalla ripresa economica post-pandemica. La domanda di energia elettrica è stata soddisfatta da un incremento della
generazione termoelettrica, che costituisce una quota significativa del mix produttivo del Gruppo, a seguito dalla minore
produzione da fonti rinnovabili, ascrivibile prevalentemente all’indebolimento della generazione da fonte idroelettrica. La
produzione idroelettrica ha infatti registrato una significativa riduzione per effetto di condizioni meteorologiche non
favorevoli, quali scarsa piovosità ed elevate temperature, così come l’import dalla Francia per le criticità relative al parco
di generazione nucleare.
Con riferimento a suddetta produzione idroelettrica, la quota prodotta da concessioni di grande derivazione di cui il
Gruppo è concessionario rimane esposta negli anni a venire al sopracitato rischio di esito avverso delle gare per il
rinnovo delle concessioni già scadute o in scadenza.
In aggiunta, cambiamenti tecnologici nel settore elettrico potrebbero rendere alcune tecnologie/servizi maggiormente
competitivi rispetto a quelli che costituiscono il business della Società. Al fine di mitigare tale rischio, Edison compie una
costante attività di monitoraggio e valutazione dello sviluppo di nuove tecnologie, per un approfondimento delle quali si
rimanda alla sezione “Innovazione, ricerca e sviluppo”. Su tale fronte, l’avanzamento del percorso di efficientamento
energetico e riduzione dei fattori emissivi di CO
2
con la costruzione, in stato avanzato, di due centrali termoelettriche di
nuova generazione pone il gruppo in una condizione di vantaggio competitivo. Nel mercato del gas naturale, nel corso
del 2022 la domanda complessiva ha subito una riduzione su base annua: la contrazione è stata particolarmente
evidente nel settore industriale, a seguito degli impatti connessi agli elevati prezzi della commodity, e nel settore
residenziale, grazie anche a condizioni climatiche particolarmente miti. Ai fattori di riduzione della domanda
precedentemente descritti si aggiungono le iniziative governative di risparmio energetico. I consumi di gas nel settore
termoelettrico sono stati supportati dalla sopracitata riduzione di idraulicità, inoltre si è registrato un aumento delle
esportazioni verso i Paesi esteri, maggiormente impattati da problemi di fornitura dalla Russia rispetto all’Italia il cui
approvvigionamento è stato assicurato da una crescente fornitura da sud. In tale contesto, un importante elemento di
mitigazione degli effetti delle variazioni dello scenario energetico e delle condizioni di mercato è rappresentato dalle
politiche di gestione del rischio mercato. Il significativo incremento della volatilità dei prezzi delle commodity registrato
nel corso del 2022 ha contribuito ad incrementare l’esposizione al rischio di credito. Per quanto concerne il segmento
Business, il principale strumento di mitigance è l’assicurazione del credito; per le controparti gas wholesale, le mitigance
includono la richiesta di aumento dei plafond per la cessione dei crediti pro soluto e delle garanzie, ove possibile
contrattualmente.
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Rischio Paese
La presenza del gruppo Edison nei mercati internazionali, in merito alle attività di produzione e commercializzazione
dell’energia elettrica, espone la Società ad un insieme di rischi derivanti prevalentemente dalle differenze di tipo politico,
economico, sociale, normativo e finanziario rispetto al Paese di origine. Attualmente l’area di maggiore rilevanza per il
Gruppo è la Grecia, dove Edison, attraverso Elpedison SA, produce e commercializza energia elettrica in joint venture
con il partner greco Hellenic Petroleum.
Il Governo di centro-destra (Nuova Democrazia, che ha vinto le elezioni a luglio 2019) detiene la maggioranza
assoluta in parlamento; tuttavia, vi è una crescente probabilità di elezioni anticipate rispetto a quelle previste a luglio
2023, dato l’attuale contesto di prezzi elevati dell’energia con conseguente possibile deterioramento del consenso
per il partito di Governo. Si prevede, comunque, che l’esecutivo prosegua con le privatizzazioni pianificate, anche nel
settore energetico, col piano di diversificazione dell’approvvigionamento energetico e col sostegno allo sviluppo di
grandi progetti infrastrutturali, in particolare nel settore delle energie rinnovabili, sebbene siano possibili ritardi. Nel
corso del 2022, si è registrato un significativo aumento dei prezzi dell’energia e dei beni alimentari anche a seguito
del contesto geopolitico derivante dal conflitto Russia Ucraina con ripercussioni rilevanti sull’inflazione e sull’attività
economica, in particolare nella seconda metà dell’anno. Il Governo ha, pertanto, introdotto sovvenzioni per mitigare
tali impatti, finanziate anche attraverso meccanismi di recupero di risorse che hanno interessato il settore energetico
come avvenuto in altri Paesi europei, e ha ritirato le misure di sostegno previste durante il periodo più critico della
pandemia da COVID-19. Gli analisti internazionali stimano comunque una ripresa del PIL maggiore rispetto alla
media europea e pari al 4,9% e allo 0,4% rispettivamente nel 2022 e nel 2023, grazie al positivo andamento del
settore turistico e ai fondi dell’Unione Europea. Il Paese è infatti uno dei principali beneficiari dei fondi comunitario
con un importo totale di sovvenzioni e prestiti pari a circa 30 miliardi di euro fino al 2026: tali fondi, nell'ambito del
piano greco per la ripresa e la resilienza, dovrebbero contribuire a miglioramenti significativi ma graduali del contesto
imprenditoriale, mantenendo una particolare attenzione alla transizione verde e sostenendo nel contempo la ripresa
economica. L’allentamento delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19, definite nel corso del 2020 e
2021, ha favorito il rilancio del settore turistico, che ha rappresentato uno dei principali driver della crescita
economica del Paese nel 2022. Nel mese di aprile, l’agenzia Standard&Poor’s ha innalzato il rating sovrano a BB+
con outlook stabile, confermato ad ottobre. Per quanto concerne il settore energetico, il meccanismo di
remunerazione della capacità produttiva è terminato nel mese di aprile 2019; il nuovo sistema, non ancora definito, è
atteso verso la fine del 2023. Per ridurre la dipendenza dal gas russo, è stata posticipata la data di phase out dalla
generazione termoelettrica a carbone al 2028 rispetto alla precedente deadline (2023) e sono in corso di
potenziamento le infrastrutture GN
L.
La Società è impegnata in un’attività di continuo monitoraggio del quadro politico-economico del Paese, al quale il
Gruppo risulta esposto al 31 dicembre 2022 come indicato di seguito:
(in milioni di euro) 31.12.202
2
31.12.202
1
Garanzie prestate 115
115
Partecipazioni
(1)
145
91
Totale
260
206
(1) Si riferisce alle partecipazioni Elpedison BV e IGI Poseidon.
In aggiunta, con riferimento ai contratti di approvvigionamento gas a lungo termine, la Società risulta esposta al contesto
geopolitico dei Paesi da cui si rifornisce e, pertanto, ne monitora costantemente la situazione.
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Rischi operativi
Processi, strutture e sistemi di gestione aziendale
L’attività caratteristica di Edison prevede la costruzione e la gestione d’impianti di produzione di energia elettrica, la
gestione di centri di stoccaggio, lo sviluppo di infrastrutture gas, la vendita di servizi e soluzioni di efficienza energetica e
la vendita di energia elettrica e gas nei mercati finali e all’ingrosso. Tali attività, che potrebbero prevedere anche il
coinvolgimento di terze parti, espongono la Società a rischi derivanti dalla possibile inefficienza dei processi interni e
delle strutture organizzative di supporto, oppure da eventi esogeni come malfunzionamenti o indisponibilità di
apparecchiature e macchinari. Tali rischi potrebbero avere potenziali ripercussioni sulla redditività, il cui impatto
risulterebbe amplificato dalla significativa volatilità e dall’apprezzamento delle commodity, sull’efficienza delle attività di
business e/o sulla reputazione della Società stessa. Inoltre, la crescente attenzione delle Autorità di regolamentazione e
controllo sul settore energy comporta sforzi operativi e di compliance crescenti.
Dopo il periodo più critico della pandemia da COVID-19, sono state definite misure sanitarie specifiche per il graduale
recupero delle attività professionali in presenza con il più alto livello di sicurezza, pur mantenendo la facoltà di ricorrere
all’home-working. Nel corso del 2022, la Società ha definito i piani di exit strategy dalla fase di crisi, prevedendo
l’applicazione di una nuova disciplina per il lavoro agile in linea con il termine dello stato di emergenza a livello nazionale.
La politica di gestione dei rischi operativi prevede l’adozione di standard di sicurezza e qualità specifici, adeguamenti a
normative internazionali, nazionali e requisiti di enti locali che disciplinano la materia, nonché attività di miglioramento
della qualità dei processi nelle diverse aree aziendali, con un’attenzione particolare per i servizi offerti al cliente.
Eventuali eventi di crisi sono disciplinati da specifiche linee guida interne finalizzate ad un governo rapido ed efficace di
possibili situazioni che potrebbero comportare danni a persone, all’ambiente, agli impianti e alla reputazione della
Socie stessa.
Per quanto riguarda la gestione di rischi ambientali e di sicurezza si rimanda alla sezione “Salute, sicurezza e ambiente”
della presente relazione.
Information Technology
Le performance e l’esecuzione delle diverse attività e dei processi di business della Società dipendono strettamente dai
complessi sistemi informativi sviluppati nel corso degli anni. Il settore energy, in particolare, è caratterizzato dalla
costante evoluzione delle minacce anche a seguito delle tensioni geopolitiche e dall’ampliamento della digitalizzazione di
infrastrutture, processi e servizi. Aspetti di rischio riguardano l’adeguatezza e la disponibilità di tali sistemi, l’integrità e la
riservatezza dei dati e delle informazioni, che possono determinare ripercussioni di natura economica, finanziaria nonc
reputazionale. Per quanto riguarda il rischio di indisponibilità a fronte di un fault dei sistemi, Edison si è dotata di
architetture hardware e software in configurazione ad alta affidabilità per le applicazioni a supporto delle attività critiche.
Tali configurazioni sono testate regolarmente durante le normali operazioni di esercizio. A protezione di eventi disastrosi,
è in funzione una soluzione di disaster recovery che viene testata periodicamente. Analogo test viene effettuato anche
per il data center di Rivoli. Infine, è in corso il passaggio in cloud di diverse applicazioni per aumentare la flessibilità del
servizio e migliorarne il time-to-market, senza alcuna riduzione del livello di sicurezza. Nel corso dell’anno è stato inoltre
completato lo studio per la definizione di adeguate soluzioni di disaster recovery per le applicazioni critiche che vengono
spostate in cloud. Infine, è stata avviata la revisione della Business Impact Analysis (BIA) per le divisioni Gas & Power
Market, Gas Midstream e Power Asset. I rischi riguardanti la sicurezza delle reti informatiche coinvolgono anche i siti dei
clienti delle attività EESM. Al fine di mitigare potenziali inadeguatezze nell’assessment delle tecnologie, delle procedure
e dei sistemi di sicurezza, nel 2022 è stato avviato il progetto ECD (EESM Cybersecurity Development), di cui è stata
finalizzata la fase di assessment, e definito un piano di interventi strutturato, di cui è stata avviata l’implementazione.
Il rischio di integrità e riservatezza dei dati e delle informazioni aziendali e disponibilità a fronte di attacchi informatici,
sempre più frequenti e sofisticati, viene mitigato mediante l’adozione di elevati standard e soluzioni di sicurezza
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sviluppati in coerenza con il framework National Institute of Standards and Technology (NIST) nonché mediante continui
aggiornamenti ed azioni per limitare l’esposizione; il servizio di Security Operation Center, attivo da gennaio 2016 e volto
a segnalare attacchi informatici in corso, è stato successivamente ottimizzato attraverso un processo di “raffinamento”
delle analisi per migliorare l’efficacia delle stesse. Sono state completate le prime quattro fasi (inventario automatico di
tutti i dispositivi connessi in rete, procedure di asset, vulnerability, triage, incident & crisis management, servizio di threat
intelligence e CERT (Computer Emergency Response Team)) del progetto Rex Wannacry, finalizzato ad aumentare la
resilienza del sistema informativo aziendale a fronte di attacchi di nuova generazione. Nel 2022 il programma Rex
Wannacry è stato esteso con altre iniziative progettuali, aventi lo scopo di migliorare la gestione di eventuali attacchi di
tipo ransomware (UPP = Ultimate Protection Plan), con un focus legato alla revisione delle modalità di salvataggio dei
dati ed alla protezione dellactive directory. Sarà completato nel primo quadrimestre 2023 il progetto per il rafforzamento
della modalità di gestione delle identità digitali dei dipendenti, tramite sistemi di autenticazione a più fattori,
autenticazione condizionale e nuovi meccanismi di controllo dell’accesso ai sistemi. Sono proseguiti i corsi di formazione
e il programma di awareness sulle tematiche di sicurezza per promuovere e potenziare la cultura della cybersecurity
all’interno dell’azienda, prevedendo, tra le altre attività, simulazioni mensili di attacchi di phishing, news e webinar
semestrali.
Nell’attuale contesto di mercato caratterizzato da significativa volatilità e apprezzamento delle commodity, l’indisponibilità
di dati e/o sistemi a supporto del downstream (e.g. per il ciclo di fatturazione), a seguito di cyberattack in grado di
eludere i presidi in atto, potrebbe determinare rilevanti conseguenze sul capitale circolante della Socie.
Con particolare riferimento alla sicurezza dei dati informatici sensibili per il business di Edison Energia, è in corso un
programma che prevede l’implementazione di una Data Classification, la revisione delle utenze dei profili per l’accesso
alle applicazioni critiche, l’implementazione di strumenti di Data Loss Prevention (DLP) e l’aggiornamento di policy e
procedure.
L’ottemperanza al GDPR 2016/679 è una tematica di rilievo stante l’attenzione del regolatore e dell’opinione pubblica
alla tutela dei dati personali. A tal fine sono stati completati i progetti volti a garantire la compliance alla normativa, tra cui
l’integrazione nell’applicazione per la gestione dei dati per le società di nuova acquisizione e l’anonimizzazione dei dati di
clienti residenziali e partite IVA.
In merito al potenziamento dell’adeguatezza dei sistemi, nel 2022 sono proseguiti e/o sono stati completati alcuni
importanti progetti e ne sono stati avviati di nuovi; in particolare:
per le attività dellEnergy & Environmental Services Market:
- sono state completate le applicazioni previste dai cantieri di turnaround PA (e.g. review del sistema
Tagetik, estensione del motore di calcolo, forecast Capex, Opex e HR);
- è stato rilasciato il sistema di gestione delle manutenzioni CMMS (Computerized Maintenance
Management System) ZMAINTENANCE per i nuovi siti PA ed è in corso di analisi la dismissione del
CMMS NPLAN presente sul vecchio perimetro di Trento con assorbimento delle funzionalità su
ZMAINTENANCE stesso;
- CRM: a seguito delle attività di renaming di EESM è stata rilasciata la nuova gestione LEAD integrata con
la Landing Page ed è stato rilasciato il modulo di gestione dell’offering sul fotovoltaico;
- sono in corso di svolgimento le attività di integrazione applicativa nell’ambito della fusione societaria ENG
(Citelum e EFS), in particolare l’armonizzazione dei sistemi contabili/finanziari delle due entity oggetto della
fusione stessa;
per la Divisione Gas & Power Market:
- è stato rilasciato il progetto di Digitalizzazione del processo On Boarding dei clienti B2C;
- è in corso il progetto implementativo per l’aggiornamento dei nuovi sistemi di fatturazione, CRM e credito
con porting in cloud per i clienti Retail;
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Bilancio consolidato
Bilancio separato
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- è in corso di implementazione il sistema di Teleselling ibrido, lead management VAS e Commodity, Portali
Soggetti di Vendita e Integrity Check per i processi di onboarding partner commerciali e messa in sicurezza
delle Lead commerciali Commodity e VAS;
- è in fase di rilascio (previsto a fine febbraio 2023) di Offering e CRM dedicato alla gestione dei clienti B2B,
con l’automatizzazione di numerose attività storicamente gestite manualmente;
- sono stati realizzati e messi in sicurezza i dati B2C ed in parte i dati B2B (previsto completamento entro il
primo semestre 2023) per poter avere in EDP tutti i dati della Divisione Gas & Power Market certificati;
per la Divisione Gas & Power Portfolio Management & Optimization:
- nell’ambito della diversificazione delle fonti di portafoglio Gas, sono stati rilasciati una serie di adeguamenti
sui sistemi abilitanti alle nuove opportunità di business (gestione strutturata dei servizi di rigassificazione,
tratta Oltingue-Gries, operazioni in entry da TAP Grecia);
- completata la prima fase del sistema di Internal Market Gas che consente la quotazione real-time da parte
del Midstream dei profili di vendita richiesti da Gas & Power Market;
per la Divisione Gas Asset si segnala il completamento del programma biennale di implementazione della mappa
applicativa a supporto dei processi della business unit Small Scale LNG;
per la Divisione Power Asset:
- è stato implementato il Sistema GUIDE per la Gestione dei Processi di Impianto (Anagrafica Asset,
Manutenzione, Scadenzario, Tematiche HSE, ecc..) su sei centrali termoelettriche ed è in corso il Roll Out
sulle ultime tre centrali termoelettriche;
- è stato realizzato il Portale AIA per automatizzare i processi relativi alle Autorizzazioni Ambientali degli
Impianti (calendarizzazione delle prescrizioni e delle relative azioni);
- sono state indirizzate l’ottimizzazione e l’automatizzazione di alcuni Processi trasversali di Divisione quali il
pagamento delle Royalties, la Gestione dei dati per la 231 e per il processo Antimafia.
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Bilancio separato
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Rischi strategici
Lo sviluppo delle attività caratteristiche del gruppo Edison prevede il ricorso ad investimenti, acquisizioni e ad alcuni
mirati disinvestimenti come parte di una strategia di razionalizzazione del portafoglio complessivo e di costante
adeguamento all’ambiente competitivo, esplorando una pluralità di soluzioni tecnologiche e di nuovi modelli di business,
al fine di perseguire il successo sostenibile creando valore per tutti gli stakeholder e contribuendo a guidare il paese nel
processo di transizione energetica.
Dall’efficace implementazione di tali iniziative dipende la capacità del Gruppo di
rafforzare le proprie attività caratteristiche e la propria reputazione nei mercati in cui opera.
In particolare, per quanto concerne gli investimenti diretti, essi comportano tipicamente un rischio legato a possibili
incrementi dei costi operativi e di investimento, nonché a possibili ritardi nell’entrata in esercizio commerciale, anche a
causa di incertezze autorizzative o eventi esterni non prevedibili come la pandemia da COVID-19 o il conflitto Russia-
Ucraina, con conseguenti impatti sulla redditività delle iniziative stesse.
Per quanto riguarda, invece, la strategia di sviluppo attraverso acquisizioni, questa dipende dalla disponibilità
sul
mercato di opportunità che consentano di sviluppare il core business del Gruppo traguardando la creazione di valore e
dalla capacità della Società di identificarle tempestivamente, integrando efficacemente gli asset acquisiti nelle attività del
Gruppo. Ai fini di una mitigazione di tali rischi, la Società si è dotata di una serie di processi interni a presidio delle varie
fasi istruttorie e valutative delle iniziative d’investimento. I processi prevedono, oltre alle opportune procedure
formalizzate, operazioni di due diligence, contratti vincolanti, processi autorizzativi interni multi-livello, attività di project
risk assessment, di project management e project control.
Rischi finanziari
Rischio prezzo commodity
Il gruppo Edison è esposto al rischio di oscillazione dei prezzi di tutte le commodity energetiche trattate, le quali agiscono
tanto direttamente quanto indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo. Inoltre, poiché una
parte dei prezzi di dette commodity energetiche è denominata in valuta estera, il Gruppo è esposto anche al relativo
rischio cambio.
Le attività di gestione e controllo di tale rischio sono disciplinate dalle Energy Risk Policy, che prevedono l’adozione di
specifici limiti di rischio in termini di Capitale Economico e l’impiego di strumenti derivati finanziari comunemente utilizzati
sul mercato al fine di contenere l’esposizione entro i limiti stabiliti.
Rischio tasso di cambio
L’operatività del Gruppo in valute diverse dall’euro, nonché le strategie di sviluppo sui mercati internazionali, espongono
la Società alle variazioni dei tassi di cambio. Le linee guida relative alla governance e alle strategie di mitigazione del
rischio cambio generato dalle attività di business sono delineate all’interno di specifiche Policy, le quali descrivono gli
obiettivi di gestione del rischio di tasso di cambio in funzione della diversa natura del rischio in oggetto.
La Società adotta un modello di gestione di tipo accentrato, attraverso il quale la capogruppo garantisce un costante
presidio dell’equilibrio economico-finanziario di Gruppo grazie ad un’attività di costante monitoraggio delle esposizioni e
di implementazione di idonee strategie di copertura e provvista valutaria finalizzate alla loro mitigazione.
Rischio credito
Con riferimento al rischio di potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle
diverse controparti con cui la Società opera, il Gruppo ha da tempo implementato procedure e strumenti per la
valutazione e selezione delle controparti sulla base del credit standing, il monitoraggio continuo dell’esposizione nei
confronti delle diverse controparti e l’implementazione di adeguate azioni di mitigazione (a titolo esemplificativo: cessione
del credito ai factor, assicurazione del credito), principalmente volte al recupero e al trasferimento del credito.
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Bilancio consolidato
Bilancio separato
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Rischio tasso d’interesse
Il gruppo Edison, esposto alle fluttuazioni del tasso d’interesse prevalentemente per quanto concerne la misura degli
oneri finanziari relativi all’indebitamento, valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi
d’interesse e la gestisce principalmente definendo le caratteristiche dei finanziamenti in sede negoziale.
Rischio liquidità
Il rischio liquidità attiene alla possibili che le risorse finanziarie disponibili allazienda non siano sufficienti per far fronte
alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti. La politica di gestione di tale rischio,
integrata a livello di gruppo EDF, ha la finalità di assicurare al gruppo Edison sia la disponibilità di affidamenti sufficienti a
fronteggiare le scadenze finanziarie a breve sia di consolidare le fonti della provvista.
Fondi per rischi e oneri
Oltre a quanto sopra descritto relativamente alle attividi gestione e mitigazione dei rischi, il gruppo Edison, in presenza
di obbligazioni attuali, conseguenti a eventi passati, che possono essere di tipo legale, contrattuale oppure derivare da
dichiarazioni o comportamenti dell’impresa tali da indurre nei terzi una valida aspettativa che l’impresa stessa sia
responsabile o si assuma la responsabili di adempiere a una obbligazione, ha effettuato negli anni congrui
accantonamenti in appositi fondi per rischi ed oneri presenti tra le passivi di bilancio (si vedano anche le Note
Illustrative al Bilancio consolidato). In particolare, le società del Gruppo sono parte in procedimenti giudiziari e in alcuni
contenziosi fiscali per una descrizione dei quali si rimanda al capitolo 8 "Attività non Energy delle Note Illustrative al
Bilancio consolidato.
Altri risultati della gestione
Innovazione, ricerca e sviluppo
La Direzione Research, Development and Technological Innovation (RD&TI) effettua attività di scouting, testing di nuove
tecnologie, analisi del livello di maturità tecnologica (TRL); il campo di interesse include attività “disruptive” e supporto
operativo alle Business Unit. La Direzione RD&TI mantiene e rafforza un network di relazioni scientifiche con centri di
eccellenza esterni (EDF R&D, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università di Milano-Bicocca, Enti di Ricerca)
anche attraverso la realizzazione di progetti congiunti.
Le attività della Direzione RD&TI si svolgono prevalentemente presso i laboratori situati alle Officine di Milano e alle
Officine di Torino, che sono diventate anche luoghi di incontro e di visite di altre Divisioni Edison che sono interessate
agli aggiornamenti tecnologici e scientifici in campo energetico. Presso le Officine di Milano e di Torino molti studenti e
studentesse del Politecnico di Milano e di Torino preparano la tesi di laurea: il legame tra Edison e il mondo accademico
risulta di conseguenza più stretto e più vivace.
Dal mese di settembre 2022 Edison fa parte di MUSA s.c.a.r.l (Multilayered Urban Sustainability Action), un ecosistema
dell’Innovazione finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito delle iniziative del PNRR e promosso
dall’Università di Milano-Bicocca. Il progetto MUSA vede la collaborazione di soggetti pubblici e privati e punta a
trasformare l’area metropolitana di Milano in un hub per la sostenibilità, rigenerazione urbana ed innovazione. MUSA si
pone l’obiettivo di sviluppare soluzioni smart per l’energia rinnovabile e la gestione dei rifiuti, studiare nuovi modelli di
mobilità green, creare un polo di incubazione e accelerazione per startup, ottimizzare l’utilizzo dei big data per la salute e
il benessere dei cittadini, mettere a punto nuove soluzioni di finanza sostenibile e creare le condizioni per una società
sempre più inclusiva.
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Bilancio separato
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I principali filoni di studio e ricerca della Direzione RD&TI sono i seguenti:
Mobilità elettrica
Il tema riguarda lo studio e la sperimentazione di tecnologie innovative di ricarica per veicoli elettrici, comprendenti i
prodotti di ricarica monodirezionali, ed in particolare quelli con funzionalità di ricarica intelligente, che sono interessanti
per supportare le esigenze immediate delle business unit di Edison e dall'altro i prodotti con una modalità di
funzionamento bidirezionale (V2X) che rappresentano un forte interesse per le prospettive di medio-lungo termine. In
quest’area di ricerca i test che
eseguiamo servono per capire come controllare e pilotare i caricabatterie in diverse
condizioni operative e per padroneggiare i protocolli di comunicazione tra il veicolo, l'infrastruttura di ricarica e la rete,
soprattutto con l'obiettivo di garantire modalità operative sicure, affidabili ed economicamente vantaggiose.
Storage
Si tratta dello studio e della sperimentazione di tecnologie di storage per applicazioni stazionarie su diverse scale, fino al
long duration storage. Proprio in questo ultimo ambito si è recentemente esteso l’interesse anche per attività sperimentali
in laboratorio, accanto agli studi legati al riutilizzo delle batterie in ottica 2nd life e processi di riciclo, nonché all’interno di
sistemi di storage ibridi. L’ambito di interesse riguarda tecnologie convenzionali ed innovative, tra cui elettrochimico,
termico, meccanico.
Hydrogen and decarbonization
Il tema riguarda la produzione di idrogeno a basse emissioni di anidride carbonica e più in generale le soluzioni e le
applicazioni mirate alla decarbonizzazione della produzione elettrica e dei processi industriali. L’obiettivo delle attività di
RD&TI è di accrescere le proprie competenze e individuare le soluzioni tecnologiche più adatte alle BU. Il focus
principale si concentra, ad oggi, da un lato sulla valutazione delle opzioni di generazione di idrogeno, anche attraverso
test in laboratorio di sistemi di elettrolisi innovativi, dall’altro sullo scouting di tecnologie di cattura dell’anidride carbonica
da applicare al ciclo combinato.
IoT, Smart Home, Robotics
L’Internet of Things (IoT) offre l’opportunità di una presenza combinata fisica e digitale presso i nostri clienti, non limitata
alla fornitura di soluzioni direttamente legate all’energia (come il migliore utilizzo dellenergia rinnovabile prodotta in loco),
ma aperta a tutto ciò che contribuisce alla cura della casa, della famiglia, degli ambienti professionali. Sempre maggiore
attenzione viene riservata alle tecnologie avanzate di interazione con il cliente, inclusi temi di frontiera come la robotica
di servizio. La robotica e le tecnologie IoT sono applicate sempre di più anche per migliorare l’efficacia e la sicurezza dei
processi interni dell’azienda, come il monitoraggio o l’ispezione di impianti ed edifici.
Fotovoltaico innovativo
Quest’area monitora gli sviluppi nellambito delle tecnologie innovative di generazione fotovoltaica. Le attività vanno dalla
caratterizzazione di dispositivi fotovoltaici prototipali non convenzionali in laboratorio e in condizioni operative reali, allo
studio dello stato di sviluppo delle tecnologie per definire il potenziale impatto sullo scenario futuro in applicazioni utility
scale e sulle attuali potenzialità di installazione in ambito residenziale.
Smart cities e smart territories
Le attività svolte in questo ambito contribuiscono alle valutazioni in ambito energetico, e non solo, di edifici e territori e
alla simulazione di scenari, con l’obiettivo di fornire strumenti a supporto della definizione di nuovi percorsi di sviluppo
delle città e dei territori
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Salute, sicurezza e ambiente
Si riportano di seguito i principali risultati raggiunti nel corso del 2022 ed i progetti in sviluppo:
Andamento infortuni
Si conferma la scelta di gestire, con approccio globale ed integrato, la prevenzione e promozione della cultura della
salute e sicurezza sui luoghi di lavoro tenendo conto sia del personale Edison sia di quello dei nostri fornitori e
attribuendo diffusamente a tutto il management obiettivi di miglioramento rispetto alla media dei risultati dell’ultimo
triennio.
Gli indicatori di riferimento in ambito nazionale sono:
indice di frequenza, calcolato moltiplicando per un milione il numero di infortuni diviso per il numero delle ore
lavorate;
indice di gravità, calcolato moltiplicando per mille il numero di giorni persi causa infortuni diviso il numero delle
ore lavorate.
Sulla base di tale approccio, il 2022 si è chiuso con l’indice di frequenza degli infortuni complessivo che si attesta in
termini aggregati tra personale sociale e personale di imprese esterne sul valore di 1,9 in leggera crescita rispetto al dato
di 1,7 di fine anno 2021, ma inclusivo di una variazione incrementale di perimetro pari a circa 900 nuove risorse entrate
nel corso di esercizio ( principalmente per effetto dellacquisizione di Citelum in Italia e Spagna), perimetro aggiuntivo
caratterizzato da tassi di infortuni significativamente superiori a quelli consolidati nella media gruppo Edison dellultimo
triennio.
L’indice di gravità complessivo è risultato a fine 2022 pari a 0,8, sostanzialmente in linea con quello del pari periodo
2021, a conferma della limitata severità del nostro fenomeno infortunistico.
Nel corso dell’anno 2022 non si sono verificati incidenti fatali.
I dati confermano un trend Lost Time Incident Rate (LTIR) strutturalmente assestato sotto il valore complessivo di 2,
nonostante l’allargamento di perimetro dovuto alle nuove acquisizioni correlate ad un maggior livello di rischio delle
attività svolte.
Gestione della salute, sicurezza e ambiente
Di seguito le principali attività e processi relativi all’anno 2022.
La prima parte dellanno è stata condizionata dalla continuità dell’emergenza relativa alla pandemia da COVID-19, in
particolare per il primo trimestre che è stato caratterizzato da un’ondata infettiva particolarmente acuta che ha elevato il
tasso annuo di assenteismo per malattia di circa una giornata media pro-capite annua rispetto agli esercizi precedenti,
tasso che si è comunque mantenuto su livelli competitivi nel confronto con il mercato comparabile.
Gli adempimenti richiesti dalle normative applicabili in ambito salute, sicurezza ed ambiente sono stati assolti, così come
il previsto piano di audit è stato completato entro la fine dell’anno. Nel corso dellanno sono state predisposte tutte le
attività prodromiche al processo di sorveglianza, rinnovo o nuova certificazione dei sistemi di gestione salute, sicurezza,
ambiente e qualità, che sono stati portati a termine con successo entro la fine dellanno tramite audit da parte degli enti
esterni accreditati.
Nel corso dell’anno non si sono verificati incidenti con impatto sulle matrici ambientali (suolo, sottosuolo, acque
superficiali e biodiversità).
Si è data continuità alle attività previste dalla road map 2021-2023 correlata alla politica salute, sicurezza, ambiente ed
energia sostenibile emessa nel corso del 2021 e, in particolare:
le iniziative di innovazione focalizzate sulla digitalizzazione del permesso di lavoro e del processo di
sorveglianza sanitaria, sulla formazione e supporto tramite strumenti di realtà virtuale ed aumentata, e sul
Progetto Pilota per la misurazione dellaffaticamento mentale degli operatori del settore eolico;
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i progetti di tutoraggio della sicurezza in campo, presso le gestioni operative ed i cantieri principali, le iniziative
sulla consapevolezza dei rischi dei lavoratori e quelle che prevedono riconoscimenti per le migliori idee o i
migliori risultati;
l’aggiornamento delle norme aziendali e delle piattaforme digitali per la valutazione dei rischi, la gestione dei
cantieri e l’accesso del personale delle imprese esterne, a supporto del processo di integrazione ed inclusione
delle recenti acquisizioni.
Gestione della crisi pandemica da COVID-19
L’anno è stato caratterizzato da due fasi distinte. La prima, sino alla fine di febbraio, con un’onda infettiva pandemica
acuta, durante la quale è stato registrato il 40% del totale dei casi positivi occorsi dall’inizio dell’emergenza pandemica,
ma caratterizzata da una significativa minor gravosità grazie all’ampia diffusione delle campagne vaccinali intervenute
nel corso del 2021.
Le misure preventive adottate dalla Socie hanno tuttavia consentito di assicurare la gestione in campo delle attività
operative connesse al funzionamento degli impianti di generazione elettrica e di stoccaggio gas alle utenze nazionali;
parimenti è stata assicurata la continuità del servizio di gestione degli impianti di vettoriamento energetico a tutte le
strutture ospedaliere servite e alla clientela industriale e residenziale.
La seconda fase si è avviata con la data decretata dalle autorità governative di conclusione dell’emergenza (31 marzo
2022) e di graduale avvio della fase post emergenziale.
Dal 1° aprile ha trovato applicazione la nuova disciplina per il ricorso al Lavoro Agile nel gruppo Edison, coerente con
l’andamento della situazione epidemiologica generale ed ispirata ai medesimi principi fondamentali in tutte le realtà del
gruppo Edison, co come definita negli accordi sindacali sottoscritti e nei regolamenti aziendali.
Il 30 giugno è stato sottoscritto a livello nazionale tra le parti sociali, i Ministeri del lavoro, della salute e dello Sviluppo
Economico, con l’Inail, il nuovo protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della
diffusione del virus negli ambienti di lavoro, adottato per gestire la nuova fase dell’epidemia.
Sulla base del protocollo, l’azienda ha aggiornato le proprie linee guida che il 15 settembre e, successivamente il 9
gennaio 2023, sono state comunicate a tutti i dipendenti anche a seguito di confronto con le rappresentanze dei
lavoratori; misure che rimangono tuttora valide nonostante la diffusione del virus si sia notevolmente allentata. A seguito
del positivo andamento epidemiologico, sia a livello nazionale che aziendale, dal 9 gennaio 2023 si è convenuto di
sciogliere il Comitato di Crisi specifico, mantenendo comunque un’attività di monitoraggio dello scenario, assicurato dalla
Funzione Ambiente, Salute, Sicurezza & Qualità.
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Risorse umane e relazioni industriali
Risorse Umane
L’organico al 31.12.2022 chiude con 5.818 contro i 4.918 del 31.12.2021 con una crescita complessiva nell’anno pari a
900 dipendenti, generando un incremento di organico puntuale pari al +18,3%, ascrivibile principalmente alle acquisizioni
delle società Citelum e Sistrol nelle attività dellEnergy and Environmental Service Market.
Come effetto perimetro si segnalano:
(+664 dipendenti) Acquisizione di Citelum (Italia + Spagna).
(+68 dipendenti) Acquisizione di Sistrol (Spagna).
(+4 dipendenti) Acquisizione di Magnoli & Partners.
(+18 dipendenti) Acquisizione di Gaxa Spa.
(+2 dipendenti) Acquisizione di Sorrento Power & Gas Srl.
(+5 dipendenti) Acquisizione di Energia Italia Srl.
Il costo del lavoro complessivo di competenza dell’esercizio registra un valore pari a 368 milioni di euro, con un
incremento del 9,9% rispetto all’esercizio precedente, determinato in misura prevalente dalla crescita di consistenza
media dell’organico avvenuta nel corso dell’esercizio, essenzialmente legata al consolidamento delle società sopra
descritte.
Relazioni industriali
Principali fatti a valenza generale per il gruppo Edison accaduti nel corso del 2022.
Reperibilità area Gas Operations & Balancing
In data 11 maggio 2022 con la RSU della sede di Milano è stato sottoscritto un accordo che prevede l’introduzione
dell’istituto della reperibilità nell’area Gas Operations & Balancing.
Fusione per incorporazione area fonti rinnovabili
Con effetto dal 1° agosto 2022 ha avuto efficacia la fusione per incorporazione di Edison Renewables Spa in Edison
Rinnovabili Spa. In forza di tale operazione, tutto il personale di Edison Renewables Spa, pari a 105 dipendenti è stato
trasferito senza soluzione di continuità ai sensi dell’art. 2112 c.c., ad Edison Rinnovabili Spa con la conservazione di tutti
i trattamenti economici e normativi applicati, incluso il mantenimento del CCNL per gli addetti al settore elettrico.
Rinnovi CCNL Elettrico ed Energia Petrolio
Nel secondo semestre 2022 sono stati sottoscritti gli accordi di rinnovo dei seguenti CCNL applicati in azienda:
- Il 18 luglio 2022 è stata sottoscritto l’accordo per il rinnovo del CCNL per gli addetti al Settore Elettrico per il
triennio 2022/2024. L’intesa prevede, per la parte economica, un aumento economico complessivo nel triennio
pari al 9% ed un incremento dei contributi aziendali destinati alla previdenza complementare di settore. Per la
parte normativa sono state introdotte novità in materia di reperibilità, apprendistato, formazione, sicurezza e pari
opportunità.
- Il 21 luglio 2022 è stato sottoscritto l’accordo per il rinnovo del CCNL Energia e Petrolio per il triennio
2022/2024. L’intesa prevede un incremento economico complessivo nel triennio pari al 9% ed introduce novità
in materia di formazione, salute e sicurezza, ferie, diritti sindacali.
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Sottoscrizione Premio di Risultato triennio 2022/2024
In data 28 ottobre 2022 è stato sottoscritto Accordo per il rinnovo del premio di Risultato del gruppo Edison (CCNL
Elettrico ed Energia Petrolio) per il triennio 2022/2024 prevedendo la possibilità di convertire il premio in servizi welfare
fino al 100% dell’importo individualmente spettante. Tenuto conto inoltre dei rilevanti risultati aziendali previsti per
l’esercizio 2022 e della crescita significativa dello scenario inflazionistico, l’Accordo Sindacale ha inoltre previsto
l’erogazione di un Una tantum straordinario funzionale a mitigare l’impatto di tale scenario inflazionistico sul potere
d’acquisto dei salari, potendo beneficiare peraltro dellesenzione fiscale e contributiva prevista dalle specifiche normative
di legge emanate per la gestione di tale straordinaria congiuntura economica.
Accordo armonizzazione AMG GAS
In data 12 ottobre 2022 è stato sottoscritto un accordo con le segreterie sindacali territoriali di Palermo per l’applicazione
del CCNL Elettrico in luogo del CCNL Gas Acqua nella società AMG GAS Spa.
Accordo Rinnovo contratto integrativo Edison Stoccaggio
In data 24 novembre 2022, con la RSU della Società Edison Stoccaggio, è stato sottoscritto il rinnovo dell’Accordo
Integrativo Aziendale di Edison Stoccaggio. L’Accordo si applica alle aree operative di Edison Stoccaggio ed ha validità
fino al 31 dicembre 2024.
Attività EESM: accordo Lavoro Agile post emergenza sanitaria
In data 21 marzo 2022 tra le società del gruppo Edison che applicano il CCNL Metalmeccanico e le Segreterie Sindacali
Nazionali e Territoriali è stato sottoscritto un accordo che disciplina il Lavoro Agile secondo principi e modalità analoghe
a quanto già definito in materia nellaccordo sindacale applicato ai dipendenti con CCNL Elettrico ed Energia e Petrolio.
Accordo Integrativo Fenice Spa (ora Edison Next)
Con accordo del 21 marzo Fenice Spa, le Segreterie Nazionali e Territoriali e la RSU hanno prorogato per il 2022 e il
2023 l’Accordo Integrativo scaduto il 31 dicembre 2021.
Accordo integrativo Edison Next Recology Srl
Nel mese di maggio 2022 è stato sottoscritto l’accordo integrativo relativa al periodo 2022-2024 per i dipendenti del
termovalorizzatore di Melfi della Edison Next Recology Srl. L’accordo, che reintroduce dopo molti anni un premio
collettivo connesso al conseguimento di risultati economici-industriali e sociali, si inserisce e supporta la strategia di
sviluppo della società attraverso un nuovo dialogo col territorio e il recupero della piena produttività dell’impianto e
include anche prospettive di sviluppo occupazionale.
Fusione per incorporazione di Edison Facility Solutions Spa in Edison Next Government Srl
In data 16 novembre 2022 è stata avviata la procedura sindacale relativa alla fusione per incorporazione della Edison
Facility Solutions Spa in Edison Next Government Srl conclusasi con accordo sindacale del dicembre.
Le ragioni della fusione sono da ricercarsi nella volontà di concentrare, al fine di gestirle in modo più efficace ed
efficiente in un’unica società dedicata, tutte le attività finalizzate all’erogazione di servizi verso la Pubblica
Amministrazione ed in particolare quelli di progettazione, esecuzione, manutenzione e gestione impiantistica ed
energetica degli edifici civili e pubblici, ospedalieri e industriali, con particolare riferimento alla realizzazione di impianti
integrati ad alta tecnologia (di riscaldamento e condizionamento), ai servizi energetici e impiantistici per gli edifici
(cosiddetto Energy and Facility Management) per la Pubblica Amministrazione, nonché i servizi di installazione impianti
di illuminazione stradale e dispositivi elettrici di segnalazione, illuminazione delle piste degli aeroporti (inclusa
manutenzione e riparazione).
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La fusione ha avuto effetto dal 31 dicembre 2022 e ha coinvolto complessivamente 810 dipendenti che hanno
conservato tutti i trattamenti economici e normativi complessivamente maturati ed in vigore presso la loro sede di lavoro
ivi compreso il CCNL Industria Metalmeccanica e Installazione Impianti.
Razionalizzazione organizzazione operativa Edison Next Spa Unità operativa di Termoli
In data 21 dicembre 2022 è stata avviata la procedura ex art 4 L223/91 finalizzata alla riduzione di un massimo di 5
risorse (3 operai e 2 impiegati) dell’Unità Operativa di Termoli conseguente alla progressiva riduzione della produzione
messa in atto dal Cliente Stellantis presso il proprio sito di Termoli.
Organizzazione e Servizi ai dipendenti
I principali cambiamenti organizzativi aziendali nel periodo di riferimento sono stati i seguenti:
con la finali di rafforzare il processo di identificazione, valutazione e gestione dei rischi mercato e al contempo
rafforzare ulteriormente la logica di business partnership della Divisione Finance con le Divisioni di Business,
sono state decentrate nelle Divisioni di business, attraverso la costituzione di Direzioni Finance a queste
dedicate, le attività di valutazione e controllo rischi di primo livello, le attività di Pianificazione, Performance e
Valutazione Investimenti e le attività di Accounting. Inoltre, è stato avviato un progetto di revisione complessiva
del processo di risk management a livello Gruppo che si completerà nel corso del 2023 con interventi e azioni
sul piano organizzativo e dei sistemi informativi;
con l’obiettivo di supportare lo sviluppo dei servizi per il Mercato Terziario e del settore del Teleriscaldamento e
con la missione di cogliere le nuove opportunità e progettualità emergenti nel settore delle Smart Cities e delle
iniziative di rigenerazione urbana, nell’ambito delle attività Energy & Enviromental Service Market sono state
definite la struttura e le responsabilità della Business Unit Smart Cities & Tertiary
;
per dar seguito allo sviluppo ed applicazione dei modelli e delle policy di Gruppo di Cyber Security anche sulle
tecnologie d’impianto (OT) delle attività Energy & Environmental Services Market, è stato avviato il Progetto
ECD – EESM Cyber Security Development;
nel mese di aprile è stata ridefinita la struttura organizzativa e sono state attribuite nuove responsabilità
nell’ambito della Divisione Engineering, individuando, in particolare, un presidio integrato e dedicato allattività
Energy & Environmental Service Market;
nel mese di maggio è stato perfezionato l’accordo di acquisizione della maggioranza delle quote di
partecipazione in Gaxa Spa da parte di Edison Energia. La socie, sotto il profilo organizzativo, opera
nell’ambito della Divisione Gas & Power Market;
nel corso del mese di maggio Edison Next ha perfezionato l'acquisizione di Citelum Italia Srl, che opera sia in
Italia che in Spagna. In Spagna Edison Next ha inoltre rilevato in aprile il controllo di Sistrol, società digitale
attiva nei servizi energetici per il terziario. Le società sotto il profilo organizzativo operano nell’ambito delle
attività Energy & Environmental Services Market;
in coerenza con gli indirizzi strategici del Gruppo e in linea con il percorso di consolidamento interno intrapreso
da Edison sul Mercato Business to Government, il 31 dicembre è divenuta efficace la Fusione di Edison Facility
Solutions in Edison Next Government, (g Citelum Italia). Contesualmente è stata definita la nuova
organizzazione integrata della BU Business to Governement con effettogennaio 2023;
nel mese di luglio è stata riconfigurata la composizione del Comitato Esecutivo gruppo Edison (Comex)
includendovi la Responsabile della Divisione Sustainability;
nel mese di agosto, la società Edison Renewables Spa è stata fusa nella società Edison Rinnovabili Spa,
confermandone responsabilità e struttura organizzativa;
è stata revisionata la Norma Generale relativa all’affidamento di incarichi professionali a terzi con la finalità di
assicurare una maggiore agilità e un maggiore controllo nello svolgimento del processo.
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In merito ai servizi di welfare offerti ai dipendenti è proseguito l’impegno dell’azienda nella gestione del programma
Edison per Te”, che si propone di offrire una serie di prodotti e servizi per aiutare i dipendenti nella conciliazione delle
esigenze personali con quelle professionali, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e il benessere delle persone.
Nel corso del 2022, in continuità con quanto fatto negli anni precedenti, è proseguita l’estensione dei servizi welfare alle
società acquisite nel corso degli ultimi anni facenti parte del perimetro delle attività Energy & Environmental Service
Market, integrazione che si completerà nei primi mesi del 2023.
Nel corso del primo semestre attraverso la collaborazione con la Fondazione Collegio delle Università Milanesi si è
sviluppata uniniziativa riservata ai figli dei dipendenti del gruppo Edison di età compresa tra i 18 e i 25 anni. Sono stati
premiati 41 studenti che con il Collegio di Milano hanno potuto visitare l’EXPO di Dubai. .
In aggiunta, si è confermata l’erogazione dei servizi storici e ormai consolidati della piattaforma Welfare aziendale
EDISON PER TE”. Infine, per sostenere il potere d’acquisto nel contesto di un quadro inflazionistico in significativa
crescita, anche attraverso specifiche intese con le Organizzazioni Sindacali, per tutti i dipendenti del Gruppo, è stato
erogato un Credito Welfare straordinario ed aggiuntivo di 280 euro pro-capite, spendibile in beni-servizi e rimborsi
welfare, ivi inclusa la possibilità di rimborso della spesa energetica.
Formazione e sviluppo
Premi e Riconoscimenti
Nel 2022, per l’ottavo anno consecutivo, Edison ha ricevuto il riconoscimento Top Employers Italia, la certificazione di
qualità ed eccellenza garantita da Top Employer Institute, un'organizzazione internazionale indipendente che analizza
annualmente oltre 2.500 aziende in tutto il mondo. La certificazione, che è il risultato di una ricerca svolta
indipendentemente e basata su dati oggettivi, ha riconosciuto le eccellenze di Edison nelle condizioni di lavoro offerte ai
dipendenti, nelle politiche di formazione e sviluppo, nel processo di onboarding, nell’employer branding e nella Corporate
Social Responsibility.
Nel corso dellesercizio Edison ha inoltre ricevuto i seguenti ulteriori riconoscimenti:
- il premio Universum Talent 2022 - Italy's Most Attractive Employers per la categoria Utilities, assegnato grazie al parere
espresso da quasi 36.500 giovani di 39 università italiane che considerano Edison una delle aziende più attrattive;
- sempre con Universum, nel 2022, Edison ha ricevuto il premio di seconda classificata fra le aziende con forte
sensibilità STEM (Science, Technology, Engeneering and Mathematics) secondo il parere di quasi 12.000 professionisti,
laureati con almeno un anno di esperienza lavorativa fino ad un massimo di cinque;
- nella ricerca Italy's Best Employers 2022 realizzata da Statista per Corriere.it, che ha coinvolto oltre 12 mila lavoratori
dipendenti, Edison ha conquistato il podio nel settore energia e utilities come azienda ideale dove lavorare;
-Infine, nel 2022 Edison ha ottenuto il riconoscimento di Potential Park come una delle migliori aziende nel panorama
italiano per le aree di Career Website e Mobile Application.
Formazione e Sviluppo del Capitale Umano
Nel corso dell’anno 2022 sono state erogate 191.315 ore di formazione per un investimento complessivo di 9,6 milioni di
euro a livello Gruppo, di cui 334 mila euro attraverso la formazione finanziata. Il programma di formazione ha coinvolto
complessivamente circa 4.208 dipendenti pari a 33 ore medie procapite.
Le attività di Formazione Corporate, Manageriali, sono proseguite con soluzioni di didattica integrata, in presenza e a
distanza.
Dopo le restrizioni del periodo pandemico 2020 e 2021 , nel 2022 la formazione Manageriale è stata svolta quasi
esclusivamente in presenza; sono state erogate ventitre sessioni formative dell’offerta formativa manageriale di Gruppo
con l’obiettivo di rafforzare le competenze manageriali definite nel modello di leadership aziendale quali la visione,
l’imprenditorialità sostenibile, l’’innovazione, l’autenticità e la valorizzazione delle persone, linclusività e la valorizzazione
Relazione finanziaria 2022 Relazione sulla gestione
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della diversità. Le sessioni hanno coinvolto oltre quattrocento manager del Gruppo, sia senior manager che middle
manager anche con l’obiettivo di favorire il networking e il confronto su temi di management. Tutte le iniziative hanno
registrato un elevato livello di gradimento.
È proseguita l’iniziativa del network dell’Aggiornamento Permanente di Ambrosetti, che vede oggi coinvolti circa trenta
senior manager del Gruppo, e offre ai partecipanti l’opportunità di partecipare a eventi interaziendali che
approfondiscono temi di management e di economia, nonché di ampliare il networking con manager di altre società.
Infine, sono stati coinvolti sia i giovani talenti che i senior manager nelle iniziative di formazione internazionale promosse
attraverso il supporto e il servizio della Corporate University di EDF.
In merito ai temi di Talent Management, sono stati coinvolti nel processo di valutazione del potenziale sia giovani risorse
che hanno partecipato al Long Term Development Center, che risorse senior che hanno partecipato allo Short Term
Talent Assessment.
Per tutte le risorse sono stati disegnati dei piani di sviluppo individuali coerenti con le attitudini e le motivazioni emerse,
offrendo ai giovani di alto potenziale un percorso di crescita accelerato utilizzando la leva della mobilità interna come
strumento fondamentale di sviluppo.
È stato inoltre validato il primo pool di Subject Matter Expert, riconoscimento che valorizza le persone con una leadership
professionale riconosciuta all’interno e all’esterno dell’azienda e che possiedono competenze rilevanti per
l’organizzazione. Il nuovo percorso di carriera professionale si affianca alla tradizionale carriera manageriale. Inoltre, è
stata fatta formazione in modalità e-learning in materia di Compliance 231, Sicurezza sul lavoro-ambiente e Cyber
Security, attraverso la piattaforma open di Digital Training MyLA - My Learning Area, che permette l’accesso a tutti i
dipendenti dalla intranet e attraverso la quale sono anche proseguiti nel 2022 le iniziative di formazione del programma
Cookiessu specifici tematiche (Negoziazione, Intelligenza Emotiva,Bias Cognitivi, Comunicazione Assetiva).
Formazione orientata allo sviluppo della cultura e delle Competenze digitali
La Edison Digital Academy (EDA- Accademia di Mestiere sviluppata in collaborazione con Talent Garden) attraverso il
programma 2022 ha coinvolto dal suo avvio nel 2020 oltre 450 colleghi, con oltre 30 corsi organizzati.
L’EDA ha come obiettivo principale quello di rafforzare le competenze digitali dei dipendenti coinvolti in progetti di
innovazione di prodotto e processo e sullo svilluppo di nuovi business. Il palinsesto formativo si articola su otto ambiti di
competenza legati alla trasformazione digitale: tra questi, big data e intelligenza artificiale, tecnologie digitali avanzate,
modalità agili di gestione progetti e sviluppo prodotti innovativi, nuovi modelli organizzativi e di leadership.
Inoltre, sempre allo scopo di diffondere cultura e utilizzo dei tools digitali in tutta l’azienda, continua il programma di
Digital Empowerment avviato nel 2019 volto ad ampliare le conoscenze di tutti i colleghi sull’utilizzo evoluto dei tools di
social collaboration e communication fruibili attraverso la piattaforma digitale di Microsoft365 anche attraverso il tutoring
di colleghi esperti, opportunamente formati e distribuiti su tutto il territorio nazionale (Digital Sherpa).
Formazione per lo sviluppo delle competenze professionali
A
ttraverso le iniziative gestite dalla Edison Market Academy, nel 2022 la formazione del personale commerciale è stata
pari a 4.000 ore, in particolare dedicata ad attività di potenziamento della rete commerciale territoriale.
Le ore totali sono circa 4.000 di cui circa 1.100 erogate verso gli esterni, agenzie, territorio, call center.
Nel 2022 è proseguito il corso triennale di formazione tecnico professionale per installatore termo idraulico della Scuola
dei Mestieri dell’Energia in partnership con la Business School AFORISMA e con tutti gli installatori sul territorio pugliese
già partner del Gruppo che si chiuderà nell’autunno 2024.
Per la popolazione della Divisione Servizi Efficienza Energetica che ha sviluppato complessivamente 70.810 ore in
iniziative formative, oltre alla formazione obbligatoria e di compliance ed a quella funzionale a sviluppare e rafforzare le
competenze di addestramento del personale operativo, ha preso avvio un progetto formativo pilota nell’ambito della
“Manutenzione ed ottimizzazione degli impianti fotovoltaici”.
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Orientamento, Formazione e Sviluppo dei giovani
Nel 2022 è proseguito l’impegno nelle attività di orientamento delle nuove generazioni per Licei, Istituti Tecnici e
Professionali grazie alla Scuola Digitale Edison, una piattaforma digitale nata per offrirepercorsi di orientamento al
settore dell’energia degli studenti delle Scuole Medie Superiori.
Il percorso, che nel 2021 è stato certificato da Confindustria come progetto di Alternanza di Qualità (BAQ), ha visto
nell’anno 2022 la partecipazione di più di sessanta scuole (in Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Veneto) con 93
classi e oltre 1.500 studenti.
Per supportare il sistema scolastico nei processi di orientamento dei giovani, ed in particolare del genere femminile verso
le competenze stem(discipline tecnico-scientifiche), Edison ha partecipato alla prima edizione di Deploy Your Talent,
realizzato da Sodalitas per le Scuole Secondarie di Primo Grado che ha coinvolto nove istituti scolastici ed altre iniziative
sviluppate in collaborazione con Valore D ed Elis.
Per i giovani neo-inseriti, oltre alliniziativa di on-boarding (Edison EXPO) nel corso del primo anno di inserimento, nel
corso del 2022 sono state erogate 4.121 ore di formazione attraverso il Programma Specifico dedicato alla Young
Community.
Inoltre, si è realizzato l’Edison Energy Camp, giunto alla 9° edizione, un percorso di formazione sull’energia sviluppato e
gestito con il World Energy Council Italia Services e la LUISS Business School. Nel 2022 sono stati coinvolti 27 giovani
già dipendenti dellazienda e 20 studenti universitari provenienti da diversi Atenei italiani (Luiss Business School,
Politecnico di Torino, Politecnico di Bari, Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore e Universi
Federico II di Napoli).
Nellambito dei rapporti con il mondo Universitario, sono inoltre proseguite numerose iniziative di Employer Branding,
Orientamento e Recruiting con le principali Università italiane (Career Day, testimonianze aziendali e docenze in master
specialistici etc).
Infine, nel 2022 Edison è diventata socio partecipante alla Fondazione ITS Green di Vimercate (MB) per lo sviluppo di
profili tecnici per l’Efficienza Energetica, le Rinnovabili e la Mobilità Elettrica.
Sostenibilità
Il modello di business sostenibile di Edison è illustrato nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai
sensi degli articoli 3 e 4 del D. Lgs. n.254 del 2016.
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Altre informazioni
Ai sensi dell’art. 2428 del Codice civile, si precisa che:
al 31 dicembre 2022 non risultano in portafoglio azioni proprie o azioni della società controllante, neppure
indirettamente tramite società fiduciarie o per interposta persona. Nel corso dellesercizio non sono state
effettuate operazioni relative ad azioni proprie o ad azioni della società controllante, neppure indirettamente
tramite società fiduciarie o per interposta persona;
il Gruppo e la Socie hanno intrattenuto nel corso dell’esercizio operazioni con parti correlate. Per la
descrizione delle p rilevanti si rimanda a quanto commentato nel Bilancio consolidato 2022 e nel Bilancio
separato 2022 ai paragrafi, rispettivamente 9.4 e 10.2 “Operazioni infragruppo e con parti correlate”;
non sono state istituite sedi secondarie.
La Società ha deciso di avvalersi delle facoltà previste dall’art. 70, comma 8 e dall’art. 71, comma 1-bis del Regolamento
Emittenti e, quindi, di derogare all’obbligo di mettere a disposizione del pubblico un documento informativo in occasione
di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione
e cessione.
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Relazione del Collegio Sindacale