Lo sviluppo dell'eolico in mare aperto
Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione che si è posta l’Europa al 2030, sarà necessario sviluppare un’ingente quantità di energie rinnovabili: sicuramente un importante contributo in questo senso verrà proprio dall’eolico offshore. Quest’ultimo fino a pochi anni fa era considerato una tecnologia ancora poco matura e non applicabile su larga scala; tuttavia, gli sviluppi tecnologici e le recenti dinamiche di mercato hanno spostato l’ago della bilancia a favore dell’eolico offshore prospettando, secondo le stime 2022 di RSE e Terna, uno sviluppo tra 3,5 e 8,5 GW entro il 2030.
L’eolico offshore risponde a diverse problematiche che l’Italia dovrà affrontare con l’aumento delle energie rinnovabili: tra queste la limitata disponibilità di suolo, dovuta all’elevata densità di popolazione, all’orografia del paese e alla presenza di molteplici attività agricole; inoltre, subentra anche l’intermittenza delle fonti energetiche rinnovabili, che è più accentuata nel caso del fotovoltaico, poiché produce solo nelle ore diurne.
Edison crede nel contributo che l’eolico offshore potrà fornire nel decarbonizzare il Paese e intende cogliere le opportunità di questo mercato nascente. I costi della tecnologia, al momento, sono ancora molto elevati e non comparabili con quelli di eolico e fotovoltaico a terra: sarà dunque necessario un quadro regolatorio adeguato per permettere lo sviluppo di questa tecnologia al largo delle coste italiane.