Pir, Edison ed Enagas inaugurano a Ravenna il primo deposito costiero small scale di GNL dell’Italia continentale per la sostenibilità nel settore dei trasporti

L’impianto Depositi Italiani GNL (DIG), con una capacità di movimentazione annua di oltre 1 milione di metri cubi di GNL, potrà alimentare fino a 12.000 camion e 48 traghetti all’anno consentendo di evitare lungo il ciclo iniziale di vita del deposito circa 6.000.000 di tonnellate di CO2 e di azzerare le emissioni di particolato e di ossidi di zolfo altrimenti emesse da tali mezzi.

Con l’avvio delle operazioni del terminale DIG nel porto ravennate, Edison completa e avvia la prima catena logistica integrata per l’approvvigionamento e vendita di gas naturale liquefatto nel Paese.

Ravenna, 26 ottobre – La Petrolifera Italo Rumena (PIR), Edison ed Enagás annunciano l’avvio delle operazioni a Ravenna di Depositi Italiani GNL (DIG), il terminale small scale di gas naturale liquefatto (GNL) al servizio della sostenibilità del trasporto pesante e marittimo. Con l’entrata in esercizio del deposito costiero DIG - partecipato al 51% da PIR, al 30% da Edison e al 19% da Scale Gas, controllata di Enagás – l’Italia beneficerà di un approvvigionamento stabile e sicuro per il mercato del GNL nei trasporti: una soluzione concreta e disponibile in grado di contribuire da oggi alla decarbonizzazione dei trasporti. La direttiva europea DAFI favorisce l’adozione del GNL per il trasporto pesante e l’Italia ha assunto l’impegno (D.Lgs 257 del 16 dicembre 2016) di coprire con il GNL il 50% del consumo marittimo e il 30% di quello stradale entro il 2030, creando una rete di infrastrutture di approvvigionamento lungo la rete trans-europea di trasporto TEN-T. Ravenna diviene dunque il primo porto italiano del TEN-T a dotarsi di una infrastruttura per il GNL. Un impegno rilanciato dal nostro Paese con gli investimenti previsti dal Fondo Complementare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a sostegno del rinnovo delle flotte navali e dell’implementazione dell’uso del gas naturale liquefatto per i trasporti marittimi.

Il deposito, realizzato con un investimento di circa 100 milioni di euro sul territorio, ha una capacità di stoccaggio di 20.000 metri cubi di GNL e una capacità di movimentazione annua di oltre 1 milione di metri cubi di gas liquido, rendendo disponibile il GNL per l’alimentazione di almeno 12.000 camion e fino a 48 traghetti all’anno. Durante il suo esercizio consentirà di evitare l’emissione di 6 milioni di tonnellate di CO2 e di azzerare quelle di particolato e di ossidi di zolfo.

«Siamo orgogliosi di annunciare oggi l’inaugurazione di una nuova infrastruttura altamente strategica per il Paese e coerente con la strategia di contrasto ai cambiamenti climatici. Il GNL ha un ruolo cardine di accompagnamento della transizione energetica, in quanto permette di avviare subito il processo di decarbonizzazione dei trasporti marittimi e pesanti, dove altri tipi di soluzioni e tecnologie non sono implementabili su larga scala se non nel lungo termine. – dichiara Nicola Monti, amministratore delegato di Edison –. Grazie a questa nuova infrastruttura, alla posizione unica che Edison ricopre in Italia, quale importatore long-term di GNL, e alla disponibilità di una nave metaniera Small Scale, avviamo un nuovo canale di approvvigionamento sicuro e competitivo, che riduce la dipendenza dalle importazioni via autobotte dall’estero, e potrà favorire la diffusione del GNL nei trasporti anche in zone d’Italia dove ad oggi non risultava accessibile o competitivo».

«Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto questo ambizioso traguardo nella realizzazione della prima infrastruttura strategica di GNL in Italia e particolarmente nel porto di Ravenna, che è la base storica del nostro Gruppo, e di aver intrapreso questa avventura economica con partner importanti come Edison e Scale Gas Solutions del Gruppo Enagás - commenta Guido Ottolenghi, amministratore delegato PIR –. Il deposito DIG rappresenta il primo passo concreto nella direzione della transizione energetica del Paese».

«La partecipazione di Enagás nell’infrastruttura ravennate è il risultato di anni di collaborazione tra le società energetiche italiane e spagnole, di cui siamo orgogliosi. Questo nuovo terminale, che ha iniziato a rifornirsi dall’infrastruttura GNL di Barcellona, rafforzerà la catena di approvvigionamento del GNL nel Mar Mediterraneo e contribuirà alla promozione e all’uso di questo combustibile alternativo nei trasporti. Questo traguardo strategico è in linea con la strategia di decarbonizzazione di Enagás e consentirà anche di raggiungere gli obiettivi UE di decarbonizzazione dei trasporti», dichiara Marcelino Oreja, amministratore delegato di Enagás.

Depositi Italiani GNL è la società che da oggi prende formalmente in carico la gestione delle attività operative del deposito costiero nel porto di Ravenna. Edison si occuperà dell’approvvigionamento del deposito tramite la Ravenna Knutsen, una delle prime metaniere al mondo di piccola taglia (30.000 metri cubi) e di estrema flessibilità operativa, fatta realizzare dall’armatore norvegese Knutsen OAS Shipping. La capacità stoccata nel deposito sarà venduta a terzi per il 15% da DIG, mentre Edison disporrà dell’85% da destinare agli usi finali, in quanto operatore integrato dall’approvvigionamento del GNL alla sua vendita. In questo modo, Edison completa la prima catena logistica integrata in Italia, garantendo stabilità e competitività delle forniture di GNL del Paese.

La realizzazione del deposito costiero è stata affidata all’ingegneria di Edison che, nonostante la situazione pandemica determinata dal Covid-19, ha consegnato l’impianto nei 28 mesi previsti dalla tabella di marcia del cantiere. Nella fase di costruzione l’impianto ha visto il coinvolgimento di 60 imprese fornitrici locali, oltre 200 operai e 80 ingegneri che hanno disegnato e seguito l’esecuzione di tutti gli elementi del terminale. Per la sua realizzazione sono stati impiegati 30.000 metri cubi di calcestruzzo, 600 tonnellate di acciaio e il terreno è stato consolidato attraverso 2.200 pali in ghiaia e 180 pali in calcestruzzo armato di oltre un metro di diametro e profondi 45 metri. Enagás ha supportato Edison e DIG nella fase di avvio della messa in esercizio del terminal.

Il mercato italiano del GNL per autotrazione è caratterizzato da forti potenzialità di sviluppo e da trend di crescita che saranno accelerati grazie anche alla realizzazione di nuove infrastrutture. In Italia nel 2020 circolavano 2.904 mezzi (2.852 autocarri, 52 autobus) alimentati a GNL, pari a un incremento di circa il 40% rispetto al 2019; inoltre nel 2020 sono stati immatricolati 41 nuovi bus a GNL, confermando il trend di diffusione dei mezzi a GNL anche nel settore del trasporto pubblico locale. Nel primo semestre 2021 le nuove immatricolazioni di camion a GNL sono state 635 (+86,8% dalle 340 immatricolazioni di un anno prima) secondo i dati del ministero dei Trasporti elaborati dall’Anfia, Associazione italiana della filiera automobilistica. Attualmente nel Paese circolano circa 3.500 camion a GNL e si registrano 104 stazioni di rifornimento (erano solo 6 nel 2016).

Per quanto concerne il trasporto marittimo, dal 2010 ad oggi il numero di navi alimentate a GNL è continuamente aumentato, con un ritmo tra il +20% e il +40% all’anno e quelle in ordine ad oggi sono circa 84 unità. Una accelerazione dettata anche dall’introduzione nel 2020 del nuovo regolamento dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), che ha imposto di limitare il contenuto di zolfo nel carburante marittimo dal 3,5% dei carburanti tradizionali allo 0,5% per specifiche aree marine definite SECA (Sulphur Emission Controlled Area). In questo senso, un ulteriore contributo a nuovi ordini di navi a GNL è atteso dal settore croceristico che ha nel Mar Mediterraneo il suo secondo mercato al mondo, preceduto solo dai Caraibi.

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