Produrre più energia di quella che consumiamo in casa e trasformare le spese in guadagni. Utopia? No, realtà. Almeno a Villa Arianna. Siamo a Ponte di Legno, Brescia, all'estremità della Valle Camonica tra Lombardia e Trentino-Alto Adige. È qui, fra i boschi e le vette innevate delle Alpi che sta nascendo Villa Arianna, la prima casa attiva, cioè un edificio che produce più energia rispetto a quella che consuma. Confortevole ed ecologica, una possibilità concreta alla portata di tutti.
Il prototipo è stato completo a fine estate 2018, con l'installazione dei pannelli solari e degli accumuli fotovoltaici. Poi è iniziata la fase "sperimentale", con la raccolta dei dati relativi a produzione e consumo di energia.
A Villa Arianna ogni dettaglio è studiato per attirare e trattenere il massimo del calore. Dall'inclinazione e dalla capacità di effrazione delle grandi finestre a quella del tetto. Dai 30-38 centimetri di isolante agli accumuli termici. Dalla ventilazione meccanica forzata alla sonda geotermica. Fra le altre curiosità, il colore nero del legno bruciato utilizzato per gli arredi (armadio, mobili bassi, testata del letto) è utile per accumulare e rilasciare calore e le tende in lana cotta hanno il doppio pregio di essere ignifughe e trattenere il calore durante la notte.
“L'obiettivo è avere un consumo annuo inferiore alla produzione – spiega Marco Guerini, responsabile di tutti i progetti di costruzione di Alpina Immobiliare a Ponte di Legno - con un guadagno a lungo termine: ritrovare un segno positivo sulle bollette e vendere l'energia in surplus”.