“È stata un’esperienza molto bella, lavorando in gruppo, divertendoci, utilizzando tecnologie mai usate. E abbiamo visto il territorio dall’alto: il lago, le montagne e le nostre case, ma soprattutto conosciuto varie specie nuove di animali e piante”. 

L’entusiasmo di Angelica, 14 anni, rende al meglio il valore dell’hackathon digitale, che ha visto protagonista una classe della scuola media di Novate Mezzola ed è nato con lo scopo di promuovere il territorio e sensibilizzare i ragazzi sui temi della sostenibilità ambientale. 

In particolare, si tratta del percorso del Tracciolino, che collega gli impianti idroelettrici di Edison nel territorio della Valchiavenna e unisce i due comuni in cui insiste l’istituto comprensivo protagonista dell’hackathon, Verceia e Novate Mezzola.  

Esperienze ma anche progetti concreti, ecosostenibili. “Abbiamo pensato di creare una fontana – spiega Angelica - che utilizzasse solo acqua piovana e dell’energia solare, così da non usare né acquedotti né altro”. 

Si chiama SOS Point, invece, il progetto che prevede ‘punti scatole’ da installare in vari luoghi specifici sul Tracciolino. “Le scatole – spiega Marco, 13 anni - sono dotate di due bottoni che il visitatore potrà sfruttare per mettersi in contatto con il 112 se riscontrerà un problema ambientale o se avvertirà un malore o altri disagi”. 
 
E sul percorso non è mancata la scoperta: “Edison ci ha offerto questa esperienza sul Tracciolino con guide, biologi e botanici: ci hanno insegnato a riconoscere piante anche attraverso una applicazione che permetteva di fotografarle e catalogarle”. 

Insegnamento e valorizzazione del territorio. “Con la realizzazione di cartelli informativi e studio della biodiversità si completa un percorso naturalistico iniziato anni fa”, evidenzia Enrico Piasini, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Novate Mezzola. “E l’insegnamento delle nuove tecnologie può essere di impulso al prosieguo degli studi di questi ragazzi, veri e propri nativi digitali”.