Un edificio per acquisti “green”. Per mettere in pratica i principi dell’architettura ecologica e coinvolgere i clienti. È “Green Pea” il nuovo progetto firmato Oscar Farinetti, che sorgerà nel quartiere Lingotto di Torino.
Rappresenta il primo tassello di un più ampio disegno che intende recuperare l'area vuota compresa tra Eataly – catena di cui Farinetti è l’ideatore - e la ferrovia. L’obiettivo è far rivivere la zona come spazio urbano.
Il complesso è destinato infatti ad attività di green retail: attività di commercio e servizi con politiche di offerta, distribuzione e vendita orientate verso eco-sostenibilità e responsabilità sociale.
Acquisti rigorosamente in chiave green. E anche la struttura, ovviamente, asseconda questa prospettiva. Per la progettazione dell’edificio – su diecimila metri quadrati di superficie e cinque piani di altezza – sono adottate le più avanzate strategie di architettura ecologica. Soluzioni rivolte all’efficienza energetica e alla riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, con l’uso di fonti di energia rinnovabili.
Nel progetto di ACC di Cristiana Catino e Negozio Blu Architetti Associati viene anche mantenuta una continuità con il filo edilizio esistente, prolungando la facciata di Eataly nel fronte del nuovo edificio.
La pietra angolare del progetto è la struttura, caratterizzata da un guscio di tende in legno che avvolge i volumi commerciali e fa respirare l'edificio, proteggendolo dal sole. La forma appare simile a un organismo naturale, influenzato dall’esposizione alla luce e dalla crescita della vegetazione. È così che si esprime il concetto di eco-compatibilità applicato su scala architettonica urbana.
Il livello delle coperture diventa invece, una sorta di “quinta facciata” dell’edificio, attrezzata come un grande tetto-giardino. E così, anche la vegetazione, diventa un vero e proprio elemento architettonico.