Spettatore e protagonista. Il pubblico diventa parte attiva, con l’obiettivo di contribuire all’auto-sostenibilità dell’evento. Un’esperienza divertente, originale e soprattutto green: questo è il “Teatro a pedali”, il particolare format sviluppato da Mulino ad Arte, giovane impresa culturale torinese. È stato proprio il capoluogo piemontese, lo scorso 4 maggio, a ospitare il lancio del progetto con una giornata dedicata al teatro, alla sostenibilità ambientale e al ciclismo: nell’occasione, il pubblico è stato invitato a pedalare prima e durante lo spettacolo, contribuendo attivamente e concretamente ad alimentare il palco.
È proprio questo il segreto: lo spettatore pedala e le bici sono collegate a un sistema di co-generazione elettrica che alimenta l’impianto audio-luci del palcoscenico.
Il sistema è infatti formato da 15 biciclette che massimizzano il rendimento dello sforzo umano e da un generatore collegato a batteria di accumulo che immagazzina l’energia prodotta.
“Teatro a Pedali” rappresenta così l’evoluzione di un percorso che Mulino ad Arte ha iniziato con “Mi abbatto e sono felice”, spettacolo teatrale che non utilizza energia elettrica in maniera tradizionale, ma che si autoalimenta grazie allo sforzo prodotto dall’attore in scena: pedalando per un’ora intera su una bicicletta recuperata nel garage del nonno, fa girare una dinamo collegata a dei fari, che si illuminano a seconda dell’intensità della pedalata.
Ora, però, l’esperienza dello spettacolo viene trasformata in un format che possa essere replicato e adottato da altre realtà che vogliono abbracciare un nuovo modo di fare teatro, a basso impatto e con un messaggio di sostenibilità. Prossimamente il format sarà replicato anche in altre città italiane, girando l’Italia a impatto zero. Tra le tappe ufficiali, per la rassegna Teatro nei borghi si resta in Piemonte, con spettacoli a Cumiana, tra Borgata Picchi, Borgata Monte Grosso, Borgata Pieve, Borgata Verna, per spostarsi poi in Sicilia (Petralia Sottana – Palermo), prima di tornare in Piemonte, a Torino (polo del ‘900) e poi Pinerolo.Un Giro d’Italia teatrale, ma a impatto zero. Con il pubblico che si trasforma in attore protagonista ecosostenibile.