Natura e tecnica, intuizioni pionieristiche e talentuose sperimentazioni. Da Milano a Firenze, dai materiali alle lavorazioni, la moda si fa sempre più green e sostenibile grazie alla sensibilità e alla ricerca di brand e nomi di richiamo internazionale. Fra i big c'è l'eco designer Tiziano Guardini, vincitore del Green Carpet Award due anni fa alla Milano Fashion Week, che per la collezione autunno-inverno 2019-2020 si ispira alla natura e utilizza materiali come lana rigenerata ed econyl, un nylon rigenerato. Invece, la combinazione tra fibra dei sacchi di iuta delle piantagioni brasiliane di caffè e cristalli Swarovski senza piombo è solo la più nota (e premiata) delle originali soluzioni green di Gilberto Calzolari.

Tra gli eventi milanesi d’inizio anno al White, hanno catturato l’attenzione i filati naturali o riciclati certificati di Bav Tailor, utilizzati in abiti ispirati al design, alle architetture ed alle filosofie orientali.

Moda ecosostebile_0

Degne di nota sono state anche le creazioni modulari di Flavia La Rocca con capi smontabili e personalizzabili attraverso zip nascoste, quelle con tessuto Ikat di Yekaterina Ivankova, il Kito Tex SAVEtheWATER  di Carlotta Canepa e la collezione di Fraenck by Ho&Mulder, che combina ed esalta scarti della produzione di vele e residui di pelle artificiale.

La zeppa in vero legno rifinita a mano e realizzata artigianalmente è uno degli originali modelli del brand Salvatore Ferragamo, protagonista nell'omonimo museo fiorentino del "Sustanaible Thinking" (12 aprile 2019 - 8 marzo 2020). La mostra è un percorso narrativo che coinvolge artisti e fashion designer internazionali, esplorando la relazione fra natura e tecnica, l'impiego di materie organiche, il riuso creativo dei tessuti. Del resto, se la difesa dell’ambiente ha bisogno di idee nuove e originali, quando si parla di sostenibilità il ruolo di artisti e influencer diventa fondamentale.