Il segnale della svolta era stato il referendum sul nucleare, tre anni fa, seguito dallo spegnimento della prima centrale, a Mühleberg, lo scorso Natale. Oggi la Svizzera imprime un'ulteriore accelerazione sulla strada verso le energie rinnovabili, con due importanti provvedimenti avanzati dal governo e approvati dal consiglio federale elvetico. Da un lato, la modifica alla legge sull’approvvigionamento elettrico (LAEl) che estende a tutti i clienti la possibilità di cambiare fornitore. Dall'altro, la revisione della legge sulla produzione di elettricità da energie rinnovabili (LEne) propone il prolungamento degli incentivi per le fonti pulite, rendendo vincolanti gli obiettivi per la generazione sostenibile.
In base alla modifica, i clienti del servizio universale svizzero dovranno essere riforniti con elettricità prodotta da fonti rinnovabili, debitamente certificata.
Il Consiglio federale si aspetta un rafforzamento della produzione decentralizzata e una migliore integrazione delle energie rinnovabili nel mercato elettrico. Questo consentirà la realizzazione di altre soluzioni locali come le comunità energetiche e i “mercati dell’elettricità di quartiere”. Per far fronte a situazioni eccezionali e imprevedibili è stata annunciata, inoltre, la costituzione di una riserva di stoccaggio, finanziata attraverso le tariffe per l’utilizzazione della rete. Al bando pubblico potranno partecipare tutti i gestori di impianti ad accumulazione o i consumatori flessibili allacciati alla rete elettrica svizzera che soddisfino i necessari requisiti tecnici.
La liberalizzazione degli approvvigionamenti elettrici prevede altri interventi a favore degli impianti fotovoltaici, già installati o venturi, con un aumento della remunerazione unica per gli impianti nuovi e un fondo per il supplemento rete. La remunerazione per gli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni è stata invece rimpiazzata da contributi d’investimento, il cui importo deve essere stabilito tramite gara pubblica. Contributi in conto capitale sono previsti per i nuovi impianti idroelettrici di piccole dimensioni, eolici, a biogas e geotermici.
Sono stati estesi sino al 2035, inoltre, i contributi d’investimento per l’idroelettrico e per le altre energie rinnovabili, e resi vincolanti anche gli obiettivi di incremento della produzione rinnovabile al 2050. Pianificazione e migliori incentivi: l'energia pulita è una solida realtà.