Ottimo isolamento termico e acustico, salubrità degli ambienti, efficienza energetica. Biglietto da visita significativo per la lana di roccia, un materiale che si sta proponendo in maniera convincente nel settore delle costruzioni. E che si candida a diventare protagonista della trasformazione e del potenziamento sostenibile del patrimonio edilizio. Una trasformazione resa necessaria dalle robuste migrazioni verso le città e dalla creazione di vere e proprie megalopoli: secondo le stime, nel 2030 ce ne saranno più di 40 con oltre 10 milioni di abitanti.
I materiali avranno un ruolo importante per la qualità della vita nelle città e la lana di roccia sembra garantire dei vantaggi sostanziali in tal senso.
Tra le aziende leader del settore c'è Rockwool, con soluzioni chimicamente non pericolose, resilienti al fuoco, refrattarie a muffe e umidità e sinonimo di ambienti silenziosi. Perfettamente in linea con la nuova tendenza circolare dell'edilizia e la necessità di riutilizzo delle materie, l'isolamento in lana di roccia comprende fino al 50 per cento di contenuto riciclato, dura più di 50 anni e può essere riutilizzato.
Aspetto-chiave per la riqualificazione edilizia delle città è anche l'efficienza energetica, affidata a impianti evoluti, energie rinnovabili e sistemi di isolamento efficaci, che limitino le emissioni di CO2 badando anche al design e al comfort. Anche in questo, Rockwool assicura soluzioni adatte: le caratteristiche della lana di roccia incontrano i prerequisiti minimi di prestazione energetica e i crediti previsti dal protocollo LEED® (Leadership in Energy and Environmental Design), modello volontario di rating che considera tutto il ciclo di vita dell'edificio, valutandone qualità ambientale, ecologica e sociale.
Se comfort, salute, circolarità e sostenibilità sono le chiavi per il futuro delle città, Rockwool e la lana di roccia nel futuro ci sono già.