La mobilità a Roma si tinge di sostenibilità. La Capitale è stata scelta, come prima città in Italia per Jump, il nuovo servizio di bike sharing di Uber. Sono già operative 700 biciclette a pedalata assistita, destinate a diventare 2800 a pieno regime. Oltre al centro storico saranno coperti i quartieri dell’Eur, Coppedè, Monteverde nuovo e Fleming. Le bici elettriche di Jump non hanno stalli o postazioni fisse e possono essere parcheggiate liberamente all'interno delle aree autorizzate.
Il funzionamento del servizio è semplice: per usare la bici è necessario scaricare la app e accedere tramite cellulare.
Sarà così possibile visualizzare la mappa e trovare la bici più vicina, prenotarla e raggiungerla. La bici prenotata viene sbloccata inquadrando il QR-code con il proprio smartphone. Terminato l’utilizzo, si può lasciare nelle aree autorizzate. Per sbloccare la bici occorrono 50 centesimi e il servizio ha un costo di 20 centesimi al minuto di utilizzo.
Quello di Jump rappresenta un nuovo tentativo per promuovere e diffondere a Roma l’uso delle biciclette condivise. L’auspicio è che non finiscano nel Tevere, come accaduto in passato, e che le bici non vengano vandalizzate, come nell’ultima esperienza (poi fallita) targata Obike.
Per questo sono numerose le misure adottate da Uber per prevenire ed evitare atti vandalici. Tra queste, le nuove biciclette sono infatti dotate di tecnologia "lock to" integrata e dispongono di sistema di localizzazione Gps. Il servizio parte con lo sblocco tramite app e si conclude con la chiusura del lucchetto. Elettrica, condivisa, sostenibile e sicura: la mobilità del futuro passa da Roma.