Con metodi analitici tradizionali, avrebbero impiegato 50 anni, mezzo secolo. E invece, sono bastate sole 5 settimane per selezionare otto materiali, su quasi tre milioni di candidati, da impiegare in uno dei sistemi di energy storage più promettenti: la batteria a flusso. Il segreto? L’Intelligenza Artificiale.

L’IA si scopre così un alleato prezioso per il mondo dell’energia, sia per la produzione che per la gestione energetica. E la conferma arriva dallo studio dei ricercatori del MIT – Massachusetts Institute of Technology, che ne hanno sfruttato le potenzialità.

Lo studio si è concentrato su un insieme di materiali denominati “complessi dei metalli di transizione”. Si tratta di materiali “davvero affascinanti e funzionali”, come li ha ribattezzati il team di ricercatori, ma molto difficili da individuare e selezionare. La formazione di reti neurali tipiche richiede set di dati molto grandi, che vanno da migliaia a milioni di esempi. Tuttavia il team è stato in grado di utilizzare un processo iterativo, basato sul modello frontale di Pareto, per semplificare il processo e fornire risultati affidabili usando solo poche centinaia di campioni. E così i tempi si sono notevolmente ridotti.

Uno studio che ha consolidato l’interesse del settore Energy verso l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale.

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E il trend è positivo: Technavio ha stimato che l’Intelligenza Artificiale nel comparto dell’energia sarà in grado di creare un mercato del valore di circa 6 miliardi di dollari nel periodo 2020-2024, con un tasso di crescita del 70% nel periodo.

Anche l’Unione Europea ha colto l’importanza di investire nel settore. Nel recente Libro bianco sull’Intelligenza artificiale è stato sottolineato che nel corso degli ultimi tre anni i finanziamenti dell’UE per la ricerca e l’innovazione dell’IA sono saliti a 1,5 miliardi di euro, ossia un aumento del 70% rispetto al periodo precedente. Cifre che però, come ammesso nel documento, restano ancora troppo basse: nel 2016 sono stati investiti 3,2 miliardi in Europa nell’Intelligenza Artificiale contro i 12,1 in America settentrionale e i 6,5 in Asia.