Due giovani docenti del Politecnico di Torino, Federico Bella e Andrea Lamberti, entrambi del Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia, condurranno ricerche altamente innovative premiate dall’ERC, European Research Council, con un riconoscimento istituito nel 2007 per supportare progetti d’eccellenza, “altamente ambiziosi, pionieristici e non convenzionali”.

Al team capitanato da Federico Bella andrà un finanziamento di circa 1,5 milioni di euro per il progetto SuN2rise (solar driven electrochemical nitrogen fixation for ammonia refinery).

Dal progetto emergono nuovi scenari per la conversione dell’energia solare e la produzione di fertilizzanti, attraverso la realizzazione di un dispositivo integrato che combina celle fotovoltaiche ibride a sistemi di conversione dell’aria in ammoniaca.

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“È il precursore di tutti i fertilizzanti e rappresenta uno dei prodotti chimici più utilizzati al mondo – spiega Bella, – ma il suo processo di sintesi richiede condizioni sperimentali estremamente critiche in termini di elevate temperatura e pressione”. SuN2rise si propone così di sviluppare un nuovo processo per produrre ammoniaca e fertilizzanti a partire dell’aria atmosferica e sfruttando l’energia del sole: “Così facendo andiamo a ridisegnare uno dei processi chimici più costosi e inquinanti del pianeta. È un processo che può essere realizzato ovunque, nelle aziende agricole e in aree remote. Un altro ulteriore vantaggio è che la reazione elettrochimica per la produzione dell’ammoniaca avviene senza emissione di CO2 e l’energia richiesta è fornita da celle solari ibride”.

Il progetto di Andrea Lamberti invece, denominato CO2CAP, si propone di recuperare energia dalla produzione di CO2 attraverso l’impiego di liquidi ionici sviluppati ad hoc per assorbire l’anidride carbonica, con il vantaggio di essere molto meno inquinanti rispetto ai metodi tradizionali.

“È un progetto green – sottolinea Lamberti – perché prevediamo lo stoccaggio dell’energia attraverso supercondensatori, una sorta di batterie che accumulano energia. Non solo non inquiniamo ma siamo anche in grado di recuperare CO2 pura alla fine del processo. I dispositivi infatti, non solo assorbiranno l’anidride carbonica, ma nel corso del processo caricheranno gli elettrodi di un supercondensatore, recuperando quindi energia attraverso un meccanismo detto miscelazione capacitiva (CapMix)”.

La prima parte dei fondi arriverà nei prossimi mesi e i progetti avranno validità di 5 anni, con report e controlli ciclici. Verranno costruiti e attrezzati laboratori per le sperimentazioni, permettendo così l’assunzione di personale.