Svolta in vista per il mondo della robotica e dell'elettronica. Dall'Università della Pennsylvania arriva infatti una nuova tecnologia che combina le caratteristiche delle batterie a ioni di litio e quelle dei dispositivi di energy harvesting (energia racimolata), capaci di trasformare l’energia ambientale - calore, vibrazioni, luce – in elettricità che può essere raccolta per alimentare piccoli sensori autonomi.
Il “racimolatore metallo-aria”, realizzato dal team di ingegneri americani, funziona come una batteria perché fornisce energia rompendo e formando una serie di legami chimici, ma anche come un dispositivo di energy harvesting perché è in grado di estrarla dai legami chimici delle superfici metalliche.
Il Metal-Air Scavenger (MAS) diventa così una fonte energetica con una densità di potenza dieci volte maggiore rispetto ai migliori racimolatori di energia, e tredici volte superiore rispetto alle batterie a ioni di litio.
Sfruttando il meglio dell'una e dell'altra tecnologia, il MAS elimina due criticità: il peso delle batterie e la bassa densità di potenza che, sinora, aveva contraddistinto i dispositivi di energy harvesting.
Un'autentica linfa sia per il settore della robotica - vista la prospettiva di avere macchine che si alimentano cercando e “mangiando” il metallo - sia per l'elettronica. I nuovi “spazzini metallo-aria” si candidano per alimentare luci a basso costo in abitazioni off-grid e sensori di lunga durata nei container di spedizione. Il tutto, beneficiando direttamente di quanto ci offre l’ambiente.