Trasmettere energia senza né fili né reti. È la sfida wireless lanciata da Emrod, startup neozelandese che con il suo innovativo sistema si appresta a lasciare un segno importante nel settore dell'energia elettrica.
Come? Con un impianto che converte l’energia elettrica in onde nella banda ISB (Industrial, Scientific and Medical), comprendente le porzioni dello spettro elettromagnetico riservate alle applicazioni di radiocomunicazioni non commerciali.
Servono “solo” un’antenna trasmittente, stazioni di ripetizione per estendere la distanza percorsa e un’antenna ricevente (o rectenna) che riceva il raggio, riconvertendolo in elettricità.
Rispetto al passato, la trasmissione elettrica wireless di Emrod ha un elevatissimo grado di efficienza (vicina al 100 per cento per tutti i componenti) e la quasi totale assenza di perdita di energia. Attualmente, la tecnologia riesce a coprire una quarantina di metri e rappresenta una soluzione commercialmente valida, tanto da attirare nel progetto Powerco, il secondo distributore di energia della Nuova Zelanda, per il quale è stato costruito il secondo prototipo che verrà consegnato a ottobre.
Per ora il dispositivo fornisce pochi kilowatt, ma si presta a essere scalato per far sì che la stessa tecnologia trasmetta una potenza 100 volte maggiore, su distanze molto più lunghe. L'innovazione tocca anche la sicurezza: grazie a una cortina laser a bassa potenza, il raggio di trasmissione si spegne immediatamente prima che qualsiasi oggetto transitorio (uccelli, elicotteri) possa raggiungerlo. Eventuali interruzioni non dovrebbero influire sulla trasmissione energetica complessiva: apparecchiature sensibili come i dispositivi medici, tuttavia, saranno tutelate da batterie di backup.
Sicura e affidabile, la Tele-Energy Technology è anche sostenibile perché sostiene l'assorbimento di energia sostenibile e riduce l'impronta umana e l'impatto sull'ambiente.