Edison e Cesab hanno presentato a Monte San Biagio i benefici delle comunità energetiche e i risultati dello studio "AgrigreenFondi"

Presentazione Agrigreen Fondi - Monte San Biagio (LT)

Il Comune di Monte San Biagio (Latina) ha presentato con Edison e Cesab i benefici delle comunità energetiche e i risultati dello studio “Agrigreen Fondi” per rendere sostenibili le aziende agricole della Piana di Fondi. L’obiettivo del progetto è dare vita a un modello replicabile su scala nazionale.

 

Monte San Biagio, 25 settembre 2023 – Il Comune di Monte San Biagio ha presentato con Edison, operatore energetico leader della transizione energetica, e Cesab, Centro ricerche in Scienze Ambientali e Biotecnologie, i benefici e i risultati del progetto di ricerca “AgrigreenFondi” per la sostenibilità economica, ambientale e sociale della Piana di Fondi. Il progetto, nato alla fine del 2021 dalla collaborazione tra Edison e Cesab, ha ottenuto il patrocinio delle istituzioni locali quali il Comune di Fondi e l’Ente Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, e il coinvolgimento della Banca Popolare di Fondi.

All’evento promosso dal Sindaco di Monte San Biagio Federico Carnevale, hanno partecipato il Prof. Ercole Amato Presidente Centro Ricerche Interuniversitario CESAB, con l’intervento “La CER di Monte San Biagio nel contesto economico e sociale della Piana di Fondi”, Mattia Grassi Partnership specialist di Edison Energia e Andrea Guzzetti Responsabile comunità energetiche di Edison Next.

Federico Carnevale, Sindaco di Monte San Biagio ha aperto l’incontro: “Siamo onorati di avere come ospiti alcuni dei più stimati esperti del settore energetico, che ci illustreranno in dettaglio i benefici derivanti dalla partecipazione a questa rivoluzionaria comunità energetica. Il dibattito mira a fornire un'opportunità unica per imparare e discutere su come possiamo migliorare le nostre pratiche lavorative in modo più sostenibile, favorendo l'utilizzo di risorse energetiche rinnovabili. Questo evento – ha concluso Carnevale - rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile e consapevole per Monte San Biagio”.

Per rendere concreto l’impegno di tutti a favore dell’ambiente la prima soluzione che possiamo adottare è quella di costituire una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) che renda possibile la condivisione dell’energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili tra tutti i soci” - ha dichiarato Ercole Amato Presidente del Centro Ricerche in Scienze Ambientale CESAB - “Le CER riducono i costi della bolletta elettrica attraverso lo spostamento delle marginalità economiche del sistema energetico ai soci, alimentando la crescita economica, sostenibile e sociale e abbattendo le emissioni inquinanti. Il sistema di incentivi – ha continuato Amato - assicura un rilevante valore all’energia autoconsumata da impianti a fonti rinnovabili, tale da spingere le CER a orientare i propri consumi in maniera virtuosa e sostenibile per massimizzare l’autoconsumo in loco e gravare di meno sui costi di gestione del sistema elettrico nazionale”. 

I rappresentanti di Edison hanno illustrato i benefici economici e ambientali della CER, indicando sia le opportunità di risparmio atteso di quattro aziende “tipo” aventi caratteristiche e dimensioni differenti, sia le opportunità della costituzione delle comunità energetiche, partendo dal contesto normativo di riferimento, dai requisiti fondamentali di una CER e dal meccanismo incentivante.

Da dicembre 2021 a giugno 2022 Cesab ha raccolto i dati sulle aziende agricole della Piana di Fondi attraverso l’utilizzo di un questionario che ha permesso di raggiungere e intervistare 207 imprenditori agricoli che operano nell’area tra i comuni di Monte San Biagio, Fondi e Sperlonga. L’area oggetto della ricerca si caratterizza per avere al suo interno aziende di diversa dimensione, connotazione e settore agricolo di coltivazione. Per ovviare al problema di mancanza di omogeneità dei dati che rendeva difficile il confronto, è stato deciso di suddividere le aziende agricole in cluster per dimensione territoriale, produttiva, energetica e ambientale. Dall’analisi e comparazione dei dati è emerso come, a parità di tipologie di ortaggi coltivati e di metodi di coltivazione, pur con tutte le singolarità che inevitabilmente caratterizzano ogni azienda oggetto dell’indagine, il dato che meglio suddivide in classi le aziende, è la superficie di terreno coltivato in serra. Tutti gli altri parametri, tra cui anche il consumo di energia sia da fonti fossili, in particolare gasolio, che elettrica, risultano legati a questo.

A seguito del censimento delle realtà imprenditoriali del territorio sono state individuate quattro aziende campione da prendere a riferimento come caso studio: aziende piccole; aziende medie; aziende grandi; e aziende di altre tipologie (vivaisti, frantoi, altri). Per ogni categoria sono state ricercate soluzioni tecniche ed impiantistiche per ridurre i diversi impatti, in particolare quelli legati ai consumi energetici. Soluzioni che permettono di ridurre il consumo di energia e allo stesso tempo di produrla per il mantenimento di tutto l’agro-ecosistema dell’azienda stessa: impianti energetici da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, gassificatori di biomassa, digestori per la produzione di biogas), sistemi di agricoltura di precisione, automazione.

I risultati hanno fatto emergere che la coltivazione prevalente è quella del pomodoro, in grado di coprire quasi il 60% dei terreni coltivati, a cui segue quella delle zucchine (27%), cetriolo (6%), e quella delle melanzane e dei peperoni. La maggior parte delle aziende, circa l’83% del campione rappresentativo analizzato, ha un’area coperta a serre complessiva minore o uguale a 2 ettari. In merito ai consumi energetici, è stato riscontrato, per il 54% delle aziende, un costo medio per il consumo di energia elettrica compreso tra i 2.500 ed i 5.000 euro l’anno. A cui segue un 33% di attività che si attesta su valori di consumi minori di 2.500 euro l’anno, per la gran parte corrispondenti ad un valore di 2.000 euro. I valori di consumi più alti, che possono raggiungere anche i ventimila euro, si hanno per aziende aventi superfici a serra molto estese, dai 7 fino ai 16 ettari. Infine, dall’analisi emerge come per il 46% delle aziende la produzione di residuo per ettaro sia minore di 40.000 kg con un valore medio all’interno di questa fascia di circa 25.000 kg.

A fine 2022 il progetto ha raccolto le prime manifestazioni di interesse a partecipare alla Comunità energetica agricola da parte dell’Ente Parco dei Monti Ausoni e Lago di Fondi, di imprese agricole, Banca Popolare di Fondi e Comune di Monte San Biagio.

La Cer agricola verrà costituita nel 2023 a seguito dell’emanazione del Decreto Ministeriale prevista a breve. La Comunità energetica agricola vedrà Cesab come soggetto aggregatore, Edison fornitore esterno e le imprese agricole soggetti produttori e consumatori. La Cer permetterà di conseguire, unitamente ai benefici economici e ambientali del progetto, benefici sociali, in quanto la sostenibilità porta a una migliore qualità del prodotto finale, realizzato in un ambiente più salubre e pulito. Un vantaggio per l’intera comunità di Fondi che vedrebbe una notevole riduzione di emissioni climalteranti. 

Lo studio fornisce alle aziende agricole della Piana di Fondi le best practices da adottare al fine di ridurre gli impatti legati alle attività agricole, ponendo l’attenzione su quelli legati ai loro consumi energetici, idrici e all’utilizzo di combustibili fossili. Le aziende interessate a seguire questo iter aderiscono in tal modo ad una certificazione energetico-ambientale, la Certificazione Bioagropro. L’azienda che ottiene la certificazione può dimostrare di essere responsabile nei confronti dell’ambiente in cui coltiva i propri prodotti, nei confronti dei suoi consumatori e stakeholders, e nei confronti del contesto territoriale paesaggistico che è composto da un mosaico di ambienti di elevato valore naturalistico. 

L’obiettivo del progetto “AgrigreenFondi” è quello che il processo di transizione ecologica non rappresenti un beneficio solo per l’azienda agricola, che sicuramente ne coglie un vantaggio economico, ma che esso venga esteso all’intera comunità. Infine, Edison e Cesab si propongono di promuovere il nuovo modello virtuoso e di esportarlo nel resto d’Italia.

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