Un traguardo storico: nel 2019, per la prima volta, nel Regno Unito è stata prodotta più energia dalle rinnovabili che dalle fossili. Nel dettaglio, l'energia eolica, fotovoltaica, idroelettrica e nucleare ha fornito il 48,5% dell'elettricità britannica mentre l'8,5% è stato generato dalle biomasse, superando l'energia prodotta da combustibile fossile.

“Un momento storico e un'opportunità per riflettere su quanto è stato raggiunto e sul futuro”, ha sentenziato John Pettigrew, l'amministratore delegato della National Grid - ente nazionale energetico della Gran Bretagna, che ha certificato il primato.

Ma se le energie a zero emissioni di carbonio hanno superato le fossili è perché, come ha evidenziato puntualmente il Financial Times, il Regno Unito è il Paese che negli ultimi anni ha annunciato e realizzato più sforzi e obiettivi tra le maggiori economie mondiali. Come quello, molto ambizioso, delle zero emissioni entro il 2050.


Ma non solo. A dicembre, la National Grid ha messo a punto i piani che prevedono investimenti per quasi 10 miliardi di sterline nelle reti del gas e dell'elettricità del Regno Unito nell'arco di cinque anni. Quasi un miliardo di sterline è stato stanziato per consentire il passaggio a un sistema a zero emissioni di carbonio, compresi gli investimenti in nuove attrezzature e tecnologie per aiutare l'operatore del sistema elettrico (ESO) a gestire un sistema elettrico Net Zero entro il 2025.

Sono stati stanziati, inoltre, 85 milioni di sterline per sostenere la decarbonizzazione del calore all'interno della rete di trasmissione del gas.

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