Un’idea equa e smart di turismo. Una forma di “rimborso” per la comunità dei residenti. Si chiama Fairbnb la rivoluzionaria soluzione per affitti turistici a breve termine, fondata su trasparenza, compartecipazione e valore aggiunto per il territorio.

Una piattaforma che dona alle comunità metà delle commissioni, finanziando progetti sociali scelti dai residenti: social housing, giardini comunitari, progetti di restauro e molto altro.

Fairbnb nasce, infatti, da una riflessione sugli effetti negativi delle abbordabili ed economiche esperienze di viaggio cresciute in maniera esponenziale negli ultimi anni: aumento dei prezzi di affitto e compravendita delle case, comunità frammentate, chiusura nei negozietti di vicinato a vantaggio di attività rivolte ai turisti. Un inferno per i residenti, diventati estranei in casa propria.

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“Prima le persone, poi il profitto” è invece la filosofia della piattaforma Fairbnb, partita nel 2016 da Venezia e Amsterdam e diventata lo scorso anno una cooperativa che coinvolge locatori, ospiti, imprese locali, vicini di casa. Come metterla in pratica? Reinvestendo i ricavi nelle comunità ospitanti, in progetti sociali che bilancino i lati meno positivi i del turismo, ma anche assicurandosi che le decisioni comuni siano prese nell’interesse di tutta la comunità dei residenti e che ogni host abbia solo una seconda casa sul mercato, senza dimenticare il rispetto dei regolamenti locali. Perché l'etica non è un ostacolo, ma il valore aggiunto di un'esperienza di viaggio memorabile.