Ispirata da Giò Ponti, patrocinata dalla Società Generale Italiana Edison di Elettricità e realizzata dal Gruppo 7, la “Casa Elettrica” non fu solo un esempio di abitazione realizzata secondo i dettami dell’architettura razionale ma anche una vetrina per i più moderni elettrodomestici, inseriti nelle stanze come parte integrante della progettazione architettonica.
Luigi Figini e Gino Pollini furono i progettisti della casa e dell’arredo della camera del figlio, Guido Frette e Adalberto Libera gli artefici dell’arredamento del soggiorno, della sala da pranzo e di quella matrimoniale mentre Piero Bottoni si occupò del bagno, del gruppo cucina-acquaio e della camera domestica. Dall’impostazione planivolumetrica è possibile apprezzare l’estrema semplicità di questo primo prototipo di smart home e l’affinità con i principi dell’architettura di Le Corbusier, quali la pianta libera, la struttura in pilastri di cemento armato, la finestra a nastro e la continuità tra spazi interni ed esterni.
Cancellazione iscrizione Email Alert
La tua cancellazione dal servizio di Email Alert per le posizioni aperte è avvenuta con successo!
ChiudiCancellazione iscrizione Email Alert
Si è verificato un errore durante la tua cancellazione dal servizio di Email Alert per le posizioni aperte. Riprova più tardi.
Chiudi