Come funziona l’impianto
L’impianto produce energia elettrica utilizzando come combustibile gas locale, integrato con gas naturale. A causa della necessità di completamento dei lavori nella zona dei pozzi di estrazione, il loro utilizzo è stato avviato solo a partire dal mese di Novembre 2007.
L’impianto è costituito da un turbogas (TG), un alternatore e un trasformatore elevatore (per il TG), un generatore di vapore a recupero, una turbina a vapore (TV), un alternatore e un trasformatore elevatore (per la TV) e da impianti ausiliari, tra cui quello di raccolta e trattamento acque. Il gas povero proveniente dai campi in località Palino e il gas dolce proveniente dai campi di Candela vengono trattati separatamente prima di essere miscelati al gas naturale del metanodotto SNAM. La miscelazione ha il duplice scopo di ridurre le emissioni di gas serra (essenzialmente CO2) e di ottenere una miscela a potere calorifico costante durante la vita dell’impianto, poiché le caratteristiche dei gas locali sono destinate a cambiare nel tempo. La miscela dei tre gas viene quindi immessa nella camera di combustione della turbina a gas. Per ridurre l’emissione degli ossidi d’azoto NOX, è stata utilizzata la tecnica DLN Dry Low NOX, basata sulla premiscelazione e sull’utilizzo di una camera di combustione a due stadi, che consente bassi picchi di temperatura all’interno della fiamma e tempi di pausa della miscela gas/aria molto brevi in modo da limitare la produzione di NOX. I gas di scarico del turbogas confluiscono nel generatore di vapore a recupero che produce vapore a tre livelli di pressione utilizzato per alimentare la turbina a vapore.
L’acqua demineralizzata di reintegro del generatore di vapore a recupero è prodotta nell’impianto di demineralizzazione posto all’interno della centrale, che, a sua volta, utilizza l’acqua dall’Acquedotto Pugliese. Poiché nella regione Puglia le risorse idriche sono di primaria importanza, la centrale è stata progettata per ridurne al massimo l’utilizzo: per la condensazione del vapore e per il raffreddamento degli impianti ausiliari viene utilizzato un condensatore ad aria a ventilazione forzata; le acque a bassa conducibilità provenienti dalla rigenerazione dell’impianto demi e le condense di rete vengono reimmesse nel ciclo vapore.
Gli scarichi della centrale sono dovuti esclusivamente alle acque meteoriche e alle acque civili. Le acque di origine civile provenienti dai servizi igienici e sanitari dell’edificio di controllo sono convogliate in una vasca dedicata e quindi smaltite come rifiuto tramite autospurgo.
Le acque provenienti dal servizio igienico del magazzino sono convogliate in una fossa Imhoff con regolare svuotamento dei pozzetti tramite autospurgo. Le acque reflue di processo vengono inviate ad impianti di trattamento tramite autobotti.
Le acque meteoriche vengono convogliate in una vasca di raccolta e scaricate previo controllo analitico dei parametri più significativi nel Canale “Fosso Comune”.
L’energia elettrica prodotta dalla centrale è immessa nella Rete di Trasmissione Nazionale.
Tutela dell’ambiente e sicurezza
La centrale dispone di un sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni (SME) per il controllo delle emissioni di CO, NOX e O2 di riferimento mediante analizzatore di fumi con soglia di allarme.
Entro il 30 Marzo di ogni anno come previsto dal DLgs 216/06 viene effettuata dall’Ente di verifica accreditato la certificazione delle quote di CO2 emesse dalla centrale. I dati di emissione misurati al camino sono trasmessi direttamente all’ARPA Puglia e al Comune.
Scheda tecnica
SP 102, Deliceto-Gavitello km 7,5 – Candela (FG)Termoelettrico
Tipo di ciclo: combinato con 1 turbogas (TG) + 1 alternatore (G1) + 1 trasformatore (T1) + 1 generatore di vapore a recupero (GVR) + 1 turbina a vapore (TV) + 1 alternatore (G2) + 1 trasformatore (T2)
Fonte energetica: Gas naturale