Edison - risultati primo trimestre 2012: ricavi in crescita

Incremento produzione idrocarburi +19%, gas +33%.

Milano, 27 aprile 2012 – Il Consiglio di Amministrazione di Edison, riunitosi oggi, ha esaminato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2012.

In uno scenario caratterizzato da una persistente pressione competitiva sia nel comparto gas che in quello dell’energia elettrica e dal permanere di una situazione di debolezza della domanda, Edison è riuscita a raggiungere buoni risultati operativi principalmente grazie al buon andamento della filiera idrocarburi, che nel periodo ha più che raddoppiato la propria performance operativa.

Il Consiglio di Amministrazione di Edison ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31.3.2012, con il voto contrario dell’Amministratore Mario Cocchi.     

Andamento della gestione del Gruppo al 31 marzo 2012
Nel trimestre appena trascorso la domanda di energia elettrica è tornata a scendere facendo registrare un’inversione di tendenza rispetto all’andamento lievemente positivo dello scorso anno (+0,6% rispetto al 2010). Nei primi tre mesi del 2012 i consumi di energia elettrica sono calati dell’1,9%. Ancor più severa è stata la contrazione della domanda di gas che, complice un inverno particolarmente mite, è diminuita del 2,2% accentuando la dinamica discendente registrata durante tutto il 2011. Complessivamente i consumi, tanto di energia elettrica quanto di gas, si sono attestati su livelli ancora inferiori a quelli pre-crisi e una ripresa è prevista solo nel medio periodo.

D’altro canto, sul fronte dell’offerta, l’incremento di capacità di generazione elettrica determinato dallo straordinario sviluppo di fotovoltaico in Italia e la piena ripresa della fornitura di gas dalla Libia (assente da febbraio 2011 e per tutta la durata dell’anno) hanno reso ancora più evidente la situazione di eccesso di capacità energetica che il nostro Paese sta vivendo in questi anni.

Ne consegue che nel settore elettrico persiste una forte pressione competitiva sui prezzi di vendita dell’elettricità e sulla relativa marginalità. La dinamica dei costi dei combustibili fossili ha spinto la quotazione media del PUN TWA (Prezzo Unico Nazionale Time Weighted Average), a 81,4 euro/MWh con un incremento del 22% rispetto ai primi tre mesi del 2011, ma contestualmente si è assistito a una forte compressione dello Spark Spread che è sceso a 2,5 euro/MWh da 8,3 euro/MWh del primo trimestre 2011 penalizzando soprattutto la produzione degli impianti termoelettrici.

Anche il mercato del gas ha registrato un aggravamento delle criticità già evidenziate nel corso dell’ultimo anno. Il calo strutturale della domanda di gas unitamente all’afflusso di ingenti quantitativi di gas spot sugli hub europei ha determinato un progressivo e radicale disallineamento fra il prezzo del gas spot ed il costo di quello legato ai contratti di acquisto di lungo termine con una conseguente riduzione dei margini di commercializzazione.

Al fine di ristabilire la redditività, Edison ha avviato rinegoziazioni o arbitrati con i propri fornitori che hanno permesso nel corso del 2011 di trovare l’accordo con Eni in Norvegia e con Promgas in Russia per l’adeguamento del prezzo del gas alle mutate condizioni di mercato. Restano ancora in essere gli arbitrati con Eni e RasGas, il cui esito è atteso a partire  dalla seconda metà del 2012.

In un contesto così complesso Edison è riuscita a raggiungere risultati in linea con le previsioni fronteggiando le strutturali difficoltà determinate dalla congiuntura economica e valorizzando il buon andamento della filiera idrocarburi, che nel periodo ha più che raddoppiato la propria performance operativa a 77 milioni di euro dai 27 milioni del primo trimestre 2011.

Edison oggi produce 50 mila barili di olio equivalente al giorno e ha riserve di idrocarburi di circa 360 milioni di barili di olio equivalente.

Nel settore E&P Edison ha rafforzato ulteriormente la propria presenza internazionale grazie a 2 scoperte nel Mar di Norvegia. In particolare, nel blocco PL418 del Mar del Nord, dove Edison è presente con una quota del 15% insieme a Wintershall Norge (che ne è operatore con una quota del 45%), è stata realizzata una significativa scoperta di light oil con riserve stimate fino a 160 milioni di barili di olio. Nel Mar di Norvegia è stata ultimata la perforazione dei pozzi Zidane-1 e Zidane-2 che hanno permesso di individuare riserve di gas che sono stimate in 18 miliardi di scm.

Inoltre, attraverso la controllata Edison International, il Gruppo si è aggiudicato 3 nuove licenze di esplorazione di idrocarburi nella piattaforma continentale norvegese messe in gara dal Ministero del Petrolio e dell’Energia della Norvegia (APA°  Round 2011). Le licenze, che riguardano i blocchi PL 616 nel Mare del Nord, dove Edison è operatore al 25%; PL 620 nel Mare del Nord con Edison al 25% in joint venture con Faroe Petroleum Norge, che è operatore al 50%; PL 643 nel Mare di Norvegia con Edison al 30% in joint venture con VNG Norge, che è operatore al 40%; prevedono un periodo di 3 anni per gli studi, al termine dei quali i consorzi decidono se procedere alla perforazione o abbandonare la licenza, il cosiddetto “drill or drop“.

In Norvegia, Edison opera attraverso tredici licenze esplorative che sono distribuite tra il mare di Norvegia e quello di Barents. All’inizio del 2009 le autorità norvegesi competenti hanno assegnato a Edison lo status di operatore che l’azienda esercita in tre delle sue licenze.

Ritornando all’analisi dei risultati al 31.3.2012, segnaliamo in particolare:
- la buona performance dell’attività E&P che ha registrato un incremento della produzione di petrolio (+19% a 965 mila barili rispetto ai 810 mila di barili del primo trimestre 2011), ma soprattutto di gas (+33% a 641 milioni di metri cubi di gas rispetto a 482 milioni di metri cubi dei primi mesi del 2011). La produzione estera di gas è aumentata del 26% grazie alla nuova piattaforma produttiva nella concessione di Abu Qir che è entrata in esercizio nella seconda metà del 2011. Positivo anche l’apporto alla produzione di gas delle attività italiane che hanno registrato un incremento del 58%.

- L’aumento della clientela retail sia nel segmento elettrico che gas con un rafforzamento dell’azienda nel mercato a maggiore marginalità.

Questi fattori positivi hanno permesso di mitigare l’impatto della compressione dei margini dell’attività di importazione e vendita di gas e del difficile scenario del mercato elettrico.

Il primo trimestre del 2012 si è chiuso per Edison con i ricavi di vendita in crescita del 13% a 3.121 milioni di euro grazie all’incremento registrato dalla Filiera Idrocarburi che è balzata del 32,1% a 1.996 milioni e ha in parte mitigato la contrazione dei ricavi della Filiera Energia Elettrica (-7,8% a 1.548 milioni). A pesare sui ricavi della filiera elettrica è stato il calo delle vendite ai clienti finali e la cessione degli impianti di Taranto. I ricavi della filiera idrocarburi sono stati spinti sia dall’aumento dei prezzi medi del petrolio sia dall’incremento dei volumi venduti.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è stato pari a 160 milioni di euro in linea con i risultati dello stesso periodo del 2011 (163 milioni di euro). Nella filiera energia elettrica il Margine Operativo Lordo adjusted è diminuito del 33,8%, a causa sia del calo dei volumi venduti alla clientela industriale - coerentemente con lo scenario recessivo dell’Italia -, sia della scarsa idraulicità del periodo che ha pesato sulla produzione idroelettrica, ossia quella con la marginalità più alta. Questo calo è stato parzialmente mitigato dall’uscita volontaria dell’impianto CET3 di Piombino dalla convenzione CIP 6/92 siglata in febbraio, grazie al quale Edison ha registrato una partita positiva una tantum di 28 milioni di euro. Nel periodo si è inoltre registrato il venir meno del vantaggio economico derivante dalla coperture eseguite sul contratto di approvvigionamento di gas libico a seguito dell’interruzione della fornitura di gas dal Paese nordafricano dal febbraio 2011. Positivo l’apporto della filiera idrocarburi, il cui Margine Operativo Lordo adjusted è più che raddoppiato a 77 milioni di euro. Il significativo incremento delle attività di E&P unitamente alla rinegoziazione del contratto di acquisto del gas con Promgas in Russia ha più che compensato la compressione dei margini di vendita del gas.

Il Risultato Operativo (EBIT) è negativo per 43 milioni di euro (positivo per 37 milioni nei primi tre mesi del 2011) a causa  del calo della marginalità nella vendita di gas, dei maggiori costi di esplorazione di idrocarburi e della svalutazione dell’impianto CET3 di Piombino, la cui uscita volontaria dalla convenzione CIP6/92 comporterà un minore apporto alla marginalità della filiera elettrica.

Il Risultato prima delle Imposte è negativo per 71 milioni di euro (0 milioni nel primo trimestre 2011) a seguito della riduzione del Risultato Operativo (EBIT) sopra illustrata e per la riduzione degli oneri finanziari netti principalmente per gli utili su cambi netti relativi all’approvvigionamento di gas a lungo termine.

Il Risultato Netto di Gruppo è negativo per 51 milioni di euro (-20 milioni nei primi tre mesi dello scorso anno), con un impatto della Robin Tax pari a 4 milioni di euro.

L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2012 ammonta a 4.028 milioni di euro rispetto ai 3.884 milioni rilevati alla fine del 2011. Sull’aumento ha inciso l’incremento del capitale circolante netto in conseguenza dell’allungamento dei tempi medi di pagamento da parte della clientela e della rilevazione del beneficio di 85 milioni di euro relativo alla risoluzione anticipata della convenzione CIP 6/92 per l’impianto di Piombino. Si precisa che la cessione della partecipazione in Edipower consentirà di migliorare l’indebitamento finanziario netto di Edison di circa 1,1 miliardi di euro.

Previsioni per l’esercizio 2012            
In considerazione della persistente forte pressione competitiva sia nel comparto gas che in quello energia elettrica e del permanere di una situazione di domanda debole, l’EBITDA dell’intero esercizio 2012 è atteso collocarsi in una forchetta compresa fra 1.100 e 1.200 milioni di euro, incluso il pieno effetto della rinegoziazione dei contratti per l’acquisto di gas dalla Libia e dal Qatar.

Principali fatti avvenuti nel primo trimestre 2012
24 gennaio 2012 - Il Consiglio di Amministrazione di Edison, tenuto conto del parere positivo espresso dal presidio alternativo equivalente al Comitato Indipendenti, composto dagli amministratori indipendenti Gregorio Gitti e Gian Maria Gros-Pietro, sulla base della fairness opinion di Rothschild e Goldman Sachs, ha approvato l’accordo di principi per il riassetto societario di Edison ed Edipower fra la società, A2A, Delmi ed EDF del 26 dicembre scorso per quanto di propria competenza, che prevede la vendita a Delmi della partecipazione sociale in Edipower e un contratto per la fornitura di gas a quest’ultima.

febbraio 2012 - Edison rafforza la propria attività nel settore idrocarburi grazie all’avvio della fase di sviluppo del giacimento di Reggane in Algeria, che a regime produrrà 8 milioni di metri cubi standard di gas al giorno. Il consorzio è costituito da Edison International (11,25%), Repsol (29,25%), RWE  Dea (19,5%) e Sonatrach (40%). La produzione di gas, che è prevista iniziare entro la metà del 2016, a regime sarà di 8 milioni di smc (metri cubi standard) al giorno per 12 anni. Lo sfruttamento di Reggane durerà complessivamente 25 anni e il gas estratto sarà venduto a Sonatrach.

7 febbraio 2012 - Edison ha firmato con il GSE l’intesa per la risoluzione anticipata volontaria della convenzione CIP 6/92 relativa all’impianto CET3 di Piombino, secondo quanto previsto dal decreto ministeriale 2/12/2009 e 23/6/2011. Edison ha così completato il processo di risoluzione anticipata volontaria delle convenzioni CIP 6/92 iniziato nel 2010 con la risoluzione anticipata delle convenzioni CIP 6/92 degli impianti di produzione di Jesi, Milazzo, Porto Viro, Porcari, CET 3 di Taranto. La risoluzione sarà efficace dall’1 gennaio 2013.

13 febbraio 2012 – Il Consiglio di Amministrazione di Edison, tenuto conto del parere positivo espresso dal presidio alternativo equivalente al Comitato Indipendenti, composto dagli amministratori indipendenti Gregorio Gitti e Gian Maria Gros-Pietro, ha approvato gli accordi finali per il riassetto societario di Edison ed Edipower fra la società, A2A, Delmi ed EDF per quanto di propria competenza, ossia la vendita a Delmi della partecipazione sociale in Edipower e il contratto per la fornitura di gas da Edison a Edipower, dando mandato all’Amministratore Delegato di finalizzare e concludere detti contratti.

15 febbraio 2012 – Edison, unitamente ad Alpiq, ha concluso il contratto di vendita della propria partecipazione sociale in Edipower a Delmi al prezzo di circa 605 milioni di euro. Con il contratto stesso è stato definito l’accordo di somministrazione di gas a condizioni di mercato da Edison a Edipower a copertura del 50% del fabbisogno delle centrali termoelettriche di quest’ultima, per una durata di sei anni. Il contratto di vendita è sottoposto a talune condizione sospensive, tra cui principalmente l’approvazione da parte dell’autorità della concorrenza e l’esecuzione da parte di Delmi della già annunciata vendita del 50% di TdE.

2 marzo 2012 - Il Consiglio di Amministrazione di Edison ha nominato Renato Ravanelli Presidente della società e ha cooptato amministratore Mauro Miglio. In base alle regole di corporate governance la nomina di entrambi è prerogativa del Consiglio di Amministrazione su designazione di Delmi Spa.

6 marzo 2012 – L’agenzia di rating Standard and Poor’s ha modificato il merito di credito a lungo termine di Edison a BB+ da BBB- con credit watch negativo, principalmente a causa del protrarsi del completamento della ristrutturazione azionaria.

16 marzo 2012 - Edison ed Edipower hanno sottoscritto il contratto di somministrazione di gas, secondo quanto autorizzato dal Consiglio di Amministrazione di Edison il 13 febbraio 2012 e dopo aver sottoposto nuovamente il testo definitivo del contratto al Presidio alternativo equivalente al Comitato Indipendenti, composto dagli amministratori indipendenti Gregorio Gitti e Gian Maria Gros-Pietro.

Sussistenza dei requisiti di indipendenza
Il Consiglio di Amministrazione, sulla base delle dichiarazioni rese all’atto della nomina da parte degli Amministratori Mario Cocchi, Gregorio Gitti e Gian Maria Gros-Pietro, ha riscontrato in capo agli stessi, il possesso dei requisiti di indipendenza previsti sia dall’art. 148, comma 3 del D.Lgs 58/1998 sia dal Codice di Autodisciplina delle società quotate.