Galsi avvia l’iter autorizzativo per la costruzione del Galsi

Si trascrive di seguito il comunicato stampa distribuito in data odierna da Galsi Spa

Presentata in data odierna l’istanza di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio e la pronuncia di compatibilità ambientale per la sezione italiana del gasdotto.

Galsi, società di sviluppo, realizzazione e gestione del nuovo gasdotto che collegherà l’Algeria alla Toscana via Sardegna, ha presentato oggi al Ministero dello Sviluppo Economico la domanda di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio per la sezione del metanodotto ricadente nel territorio italiano, avviando quindi formalmente l’iter autorizzativo per l’opera. La domanda include anche la richiesta di avvio della procedura per la valutazione di impatto ambientale e di incidenza naturalistico ambientale per la quale si pronunceranno il Ministero dell’Ambiente (MATTM) ed il Ministero dei Beni Culturali.

Il procedimento di autorizzazione alla costruzione si basa sull’esame della documentazione, costituita dagli elaborati di progetto e dallo studio di impatto ambientale del gasdotto, che Galsi ha inviato ai ministeri competenti, congiuntamente all’istanza, per consentire una verifica della conformità dell’opera ai vincoli di tutela ambientale. L’iter autorizzativo si concluderà con il rilascio dell’Autorizzazione Unica che darà il via alla successiva fase di costruzione relativamente alla quale nel novembre dell’anno scorso è stato sottoscritto un accordo tra Galsi e Snam Rete Gas.

L’avvio della procedura autorizzativa rappresenta un altro importante passo verso la concretizzazione del progetto Galsi avendo identificato il tracciato definitivo del gasdotto, l’i ngegneria di base dell’infrastruttura, la definizione delle centrali di compressione e finalizzato gli studi sull’impatto ambientale iniziati nel luglio dello scorso anno dalla società D’A ppolonia. L’individuazione del tracciato ottimale, in particolare per i tratti sottomarini, ha richiesto un consistente dispiegamento di tecnologie e di professionisti altamente qualificati per affrontare le impegnative caratteristiche geomorfologiche dei fondali marini soprattutto nel tratto a mare tra Olbia e Piombino. Complessivamente il percorso del Galsi in territorio italiano sarà di 596 km, con un primo tratto via mare di 45 km fino all’approdo sud a Porto Botte, un successivo attraversamento a terra della Sardegna di 272 km ed un nuovo tratto a mare che raggiungerà la Toscana nei pressi di Piombino, area in cui il nuovo progetto verrà interconnesso con la rete nazionale di trasporto. Lungo il percorso, che interessa 40 comuni della Sardegna oltre al comune di Piombino in Toscana, saranno situati 38 punti di derivazione della linea per lo sviluppo della rete interna di approvvigionamento ai comuni e alle aree industriali.

La documentazione completa relativa al progetto Galsi comprensiva dello studio di impatto ambientale è da oggi consultabile sul sito del Ministero dell’Ambiente e presso gli uffici della Regione Sardegna, Toscana e dell’URTAT di Livorno.

Creata nel 2003 come società di studio, Galsi è oggi società di sviluppo, realizzazione e gestione del nuovo gasdotto che collegherà l’Algeria alla Sardegna e alla Toscana attraverso un percorso lungo oltre 900 km, di cui circa 600 offshore. La capacità iniziale del gasdotto sarà di 8 miliardi di metri cubi di gas all’anno, parte dei quali sarà destinata alla metanizzazione della Sardegna. Soci promotori dell’iniziativa sono l’algerina Sonatrach (che oggi ha il 41,6% della Società) e l’italiana Edison (con il 20,8%); a Galsi partecipano inoltre importanti operatori italiani quali Enel (15,6%), Hera Trading (10,4%) e la Regione Sardegna attraverso la sua controllata Sfirs (11,6%).

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