Intervista a Alessandro Zunino - Amministratore Delegato Edison Energia
Corriere Sociale - 11 gennaio 2016
Cresce il ricorso ai prodotti digitali per monitorare e ridurre i consumi di energia in casa. In Italia due famiglie su dieci investono ormai sul risparmio energetico, dice l’Istat (dicembre 2015). E il mondo delle imprese innovative risponde con tecnologici dispositivi per risparmiare. Dice l’indagine dell’Istituto di statistica: «I cittadini italiani dimostrano di recepire l’esigenza di risparmio energetico, non solo contenendo gli sprechi, ma anche effettuando investimenti finalizzati alla riduzione dei consumi».
E rivela i dati: negli ultimi cinque anni, tra le famiglie che dichiarano di avere destinato risorse economiche a questo campo, il 54% — più di una su due — lo ha fatto per le spese dell’energia elettrica; il 20% per il riscaldamento dell’abitazione; il 15% per l’acqua e il 10% per il condizionamento dell’aria. C’è la domanda, insomma. Vediamo qual è l’offerta delle startup.
RICHIESTE TRIPLICATE
Hanno guardato al futuro i fondatori di MiDoMet, sistema di monitoraggio dei consumi costituito da un dispositivo hardware e un software connesso. Dal 2013 hanno installato un migliaio di utenze, che puntano a triplicare nei primi sei mesi di quest’anno.
«Abbiamo registrato un boom di richieste — commenta la co-fondatrice Miriam Surro —. Finalmente lo «smart metering» (i contatori intelligenti, ndr. ) comincia a svilupparsi concretamente». MiDoMet è un apparecchio che viene collegato a ogni contatore e alla caldaia condominiale: legge via radio la ripartizione dei consumi di ogni singolo condomino. In sostanza, potenzia l’azione delle valvole termostatiche, quei misuratori di calore, obbligatori entro fine 2016, previsti dal decreto che ha accolto la direttiva europea 2012/27 sull’efficienza energetica. I vantaggi? «La trasparenza: l’amministratore, ma anche ogni condomino, può sapere in tempo reale i consumi individuali attraverso l’app collegata — dice Surro —. Inoltre può controllare eventuali perdite e attivare misure per risparmiare».
Verifica e ripartisce i consumi di energia elettrica, poi, la startup Almadom.us. Nata da un’idea di Marco Zanchi e Alessandro Benedetti, che ne detengono l’86%, è partecipata dall’incubatore Digital Magics e dal co-fondatore di Sorgenia Mario Molinari. L’impresa offre un prodotto che può essere installato senza interventi particolari. È un sistema di microcomputer che si inseriscono nelle scatole elettriche e sostituiscono gli interruttori di casa. Comandano elettrodomestici e dispositivi elettronici, comunicano via wi-fi con altri sistemi Almadom.us e, attraverso tecnologie domotiche, con i dispositivi connessi tramite IoT (Internet delle cose), presenti in casa.
Ned consente invece di monitorare i consumi degli elettrodomestici con un’app. Ideato da Midori, startup dell’I3P (l’incubatore del Politecnico di Torino), è un sistema di connettori da fissare ai cavi di uscita del contatore. Misura la potenza di lavatrice, lavastoviglie, televisione e qualsiasi elettrodomestico. Ne rileva i picchi, memorizza il tracciato energetico, segnala ciò che si sta usando in casa e quanto consuma. Un algoritmo riconosce se ad accendersi è la caldaia, il phon o il frigo. Nell’incertezza, chiede conferma all’utente con l’app connessa. Il progetto è pronto per essere distribuito dalle grandi aziende del settore e sarà in commercio con marchio Ned entro fine anno, dicono i promotori.
GLI EFFETTI SUGLI UTENTI
Insomma, il monitoraggio dei consumi sta diventando un affare. Tanto che a pensarci non sono solamente le startup, ma anche i colossi del settore energetico. Due anni fa Edison ha progettato Energy Control, un sistema che permette di tenere controllati i consumi in tempo reale. «Ne abbiamo installati circa 5 mila — dice Alessandro Zunino, amministratore delegato di Edison Energia — e abbiamo rilevato che l’utente, comprendendo come e quanto consuma e confrontandosi con i vicini di casa, riesce a risparmiare fino al 20% all’anno». Energy control è composto da due parti, una da attaccare al contatore e l’altra all’Adsl. La prima legge il consumo e lo invia alla seconda che, via Internet, lo manda al server Edison. Le informazioni su consumi e costi, aggiornate ogni cinque minuti, sono disponibili per l’utente sulla sua pagina del portale o sull’app.
Il cliente può impostare i propri obiettivi (giornalieri, settimanali e mensili) di consumo in Kwh e in euro. Ogni volta che supera le soglie, il sistema manda un sms o un alert via mail. «Il futuro — dice Zunino — va verso la gestione da remoto di tutti gli elettrodomestici: stiamo studiando un “pannello di controllo” domestico che sarà in grado di farlo». Così come ci riesce il «termostato intelligente», da installare sulla caldaia.
Sviluppato dalla startup francese Netatmo e distribuito da Edison, è in grado di misurare i consumi e regolare il riscaldamento tramite una un’app. Che permette di risparmiare fino al 40%, dice l’azienda.