Il mercato del gas in Italia nel 2015
Bilancio di Gas Naturale in Italia e scenario di riferimento
La domanda di gas naturale in Italia nel 2015 ha fatto registrare un aumento del 9,1% rispetto all’anno precedente, attestandosi a circa 66,9 miliardi di metri cubi, con un incremento complessivo di circa 5,6 miliardi di metri cubi. Tale dinamica è da attribuirsi principalmente al recupero dei consumi civili (+2,9 miliardi di metri cubi; +11,6%) che nel 2014 erano stati significativamente bassi a causa di temperature particolarmente miti nei mesi invernali. Anche i consumi di gas da parte delle centrali termoelettriche registrano un incremento (+2,9 miliardi di metri cubi; +16,6% verso il 2014) principalmente dovuto ad una elevata domanda elettrica nei mesi estivi e ad una produzione idroelettrica leggermente inferiore alla media. Il settore industriale (-0,5 miliardi di metri cubi; -3% verso il 2014) subisce invece una lieve flessione. In termini di fonti di approvvigionamento, il 2015 ha registrato:
• una produzione nazionale in calo (-0,4 miliardi di metri cubi; -6% verso il 2014);
• importazioni di gas in aumento (+5,4 miliardi di metri cubi; +10% rispetto al 2014);
• un saldo a stoccaggio in iniezione per circa 0,3 miliardi di metri cubi.
Nel corso del 2015 i prezzi del gas indicizzato, in coerenza con l’andamento descritto per le principali commodity energetiche, hanno subito una riduzione del 20% rispetto al 2014, registrando un valore medio di 321,6 euro/000 mc. Nel primo trimestre dell’anno, i prezzi mostrano variazioni positive rispetto alle quotazioni 2014, visti il deprezzamento della moneta unica nei confronti del dollaro ed il lag temporale con cui la discesa del Brent e dei prodotti derivati si trasferisce sulla formula. Tuttavia, nei restanti nove mesi, nonostante la tendenza al rialzo legata al deprezzamento dell’euro, ha prevalso l’effetto fortemente ribassista del petrolio.