Il cinema ecosostenibile di Edison Green Movie al Festival di Cannes

Cannes, 19 maggio 2014 - Edison Green Movie, il progetto di cinema eco-sostenibile di Edison, è presente al Festival Cannes insieme all’iniziativa Action 4 Climate della Banca Mondiale e il Ministero dell’Ambiente.

In particolare Edison supporta Action 4 Climate, il concorso internazionale della Banca Mondiale rivolto ai giovani registi e nato per sensibilizzare sul cambiamento climatico che si inserisce nel programma Connect 4 Climate (C4C) promosso dalla world Bank con il Ministero dell’Ambiente italiano. Gli aspiranti registi che hanno inviato un proprio cortometraggio da uno a 12 minuti sul tema dell’ambiente e dei mutamenti climatici saranno valutati da una giuria di prestigio diretta da Bernardo Bertolucci. Il concorso è aperto a giovani cineasti di tutto il mondo (da soli o al massimo in gruppi di cinque) in due gruppi di età: da 14 a 17 e da 18 a 35. In palio un premio di 15 mila dollari in contanti o attrezzature video e la possibilità di partecipare ai più importanti festival del cinema. Fanno parte della giuria, oltre a Bertolucci, Atom Egoyan, Marc Forster, Mika Kaurismaki, Rose Kuo, Rachel Kyte, Cynthia López, Fernando Meirelles, Mira Nair, Bob Rafelson, Walter Salles, Pablo Traper e Wim Wenders.

“E’ importante – spiega Corrado Clini, direttore generale del Ministero dell’Ambiente – che Connect4Climate si arricchisca di importanti partner privati e “invada” altri campi dell’arte e della comunicazione. Dopo la moda e la musica è la volta del cinema, formidabile strumento di sensibilizzazione culturale e sociale. Sono orgoglioso che l’Italia sia motore di Connect4Clinate, uno dei più efficacy programmi oggi in campo nel mondo per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui cambiamenti climatici e capace di mettere assieme su questi temi istituzioni, organizzazioni non governative e grandi e piccoli gruppi privati”

Edison Green Movie è il primo protocollo europeo per il cinema sostenibile dedicato alle case di produzione cinematografiche per l’adozione di soluzioni in grado di ridurre l’impatto ambientale di un film. Gli indicatori di sostenibilità ambientale sono basati sulle seguenti attività: consumi energetici, trasporti di merci, trasporti di persone, consumi di materiali (carta, plastica, vetro, ecc.), gestione dei rifiuti, catering, coordinamento e comunicazione interna e compensazione. Il primo film che ha applicato il protocollo Edison Green Movie a livello europeo è stato “Il Capitale Umano”, una produzione Indiana Production Company con Rai Cinema per la regia di Paolo Virzì. L’applicazione del protocollo a tutte le fasi di produzione ha permesso di ottimizzare i consumi energetici e di materiali contribuendo a ridurre l’impatto ambientale del film e portando concreti risparmi economici.

Se tutte le produzioni seguissero le indicazioni del protocollo (In Italia si stimano 5.880 giorni di riprese ogni anno) si realizzerebbe una riduzione delle emissioni pari a 1.120 tonnellate di CO2, equivalenti a quelle relative all'illuminazione pubblica annuale di un comune di oltre 10.000 abitanti o a 1.120 voli andata e ritorno Roma–Dakar.

“L’arte e la creatività hanno un forte potere di coinvolgimento dei giovani verso le tematiche ambientali. Per questo supportiamo il progetto cinematografico della World Bank che si integra in maniera sinergica con il protocollo Edison Green Movie. L’obiettivo comune è quello di creare da un lato sempre più opportunità di informazione e dibattito sui mutamenti climatici che riguardano tutti noi e dall’altro stimolare i giovani che possano diventare agenti del cambiamento sociale”, ha dichiarato Andrea Prandi, direttore Relazioni Esterne di Edison.

Grazie al protocollo Edison Green Movie, la produzione del film Il capitale umano ha ripensato l’intero ciclo produttivo del film. Ad esempio per soddisfare l’esigenza energetica del film è stato utilizzato un allaccio temporaneo alla rete elettrica permettendo di tagliare le emissioni di anidride carbonica di circa il 75% passando dalle 44 tonnellate prodotte da un tradizionale gruppo elettrogeno (generatore) a 12 tonnellate. Il prelievo di energia dalla rete elettrica unitamente all’utilizzo di bank di neon a batteria per le riprese in ambienti interni ha prodotto un risparmio di oltre 37 mila euro.

La scelta in favore della sostenibilità di Edison Green Movie si applica anche alle risorse non energetiche e, nel caso del film di Paolo Virzì, ha portato all’allestimento di una cucina da campo e all’uso di stoviglie riutilizzabili evitando i trasporti per la consegna dei pasti e riducendo sensibilmente la produzione di rifiuti. La sostituzione delle bottigliette d’acqua con un boccione da 18 litri ha fatto sì che in due mesi di produzione siano stati utilizzati 170 boccioni d’acqua, anziché 6120 bottiglie. Si è scelto inoltre di ricorrere a prodotti a km zero e di albergare vicino al set con indubbi benefici sia in termini di qualità della vita che di indotto per l’economia locale.

Soltanto in Italia l’industria cinematografica produce circa 5.600 tonnellate di CO2 all’annoper i consumi di energia e i trasporti dei set, cui si aggiungono l’uso dei materiali e la gestione dei rifiuti. Eppure, da oggi, basta seguire poche regole indicate nel protocollo Edison Green Movie, l’unico marchio di certificazione esistente a livello europeo, per ridurre del 20% le emissioni inquinanti dovute alla realizzazione di un film.

Altra case history di applicazione del protocollo Edison Green Movi è il film Torneranno i prati di Ermanno Olmi, produzione di Cinema Undici e Ipotesi Cinema con un taglio delle emissioni di CO2 del 75%, la sostituzione di 3400 bottigliette d’acqua con 85 boccioni da 20 litri e la riduzione del 20% del costo dei pasti.

Edison è inoltre presente  a Cannes all’incontro “La migliore offerta” che si svolgerà il 20 maggio, ore 14.30 presso l’Italian Pavillion a Cannes. Organizzato dall’Italian Film Commissions (IFC) insieme alla DG Cinema-Mibact l’incontro discuterà 10 punti chiave su cui riflettere, per definire la “migliore offerta” di un cinema italiano di successo, come stimolo e base su cui lavorare nei mesi a venire, per istituzioni, associazioni e operatori del settore.

Action 4 Climate fa parte di Connect 4 Climate, un'iniziativa sui mutamenti climatici promossa dalla Banca Mondiale alla quale hanno aderito le principali Agenzie delle Nazioni Unite, Ministeri, Università, imprese, fondazioni e organizzazioni della società civile di tutto il mondo.

Connect4Climate nasce con l’obiettivo di incrementare la consapevolezza riguardo alle cause e alle conseguenze dei mutamenti climatici attraverso l’istituzione di un forum di responsabilità sociale e di dialogo che coinvolga i giovani di tutto il mondo.

 

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