Edison illumina la prima della scala a emissioni zero: 80 tonnellate di co2 azzerate
L’azienda che per prima fornì luce elettrica al Teatro alla Scala nel 1883 lo rende il primo teatro storico d’Italia e d’Europa a emissioni zero.
Il maxi-schermo, che dalla Galleria Vittorio Emanuele offre la rappresentazione della serata al pubblico meneghino, sarà alimentato da energia solare
Milano, 2 dicembre 2010 – Edison, l’azienda che per prima diede la luce elettrica al Teatro alla Scala nel 1883, “illumina” la Prima del 7 dicembre con energia rinnovabile. Grazie all’intervento di Edison, la Scala è il primo teatro d’Italia e d’Europa a rendere ecosostenibile la rappresentazione che inaugura la stagione artistica, così come nel 1883 è stato il primo dell’Europa continentale a essere illuminato da energia elettrica.
Le emissioni di CO2 prodotte dai consumi elettrici dell’intera produzione di “Die Walküre” di Richard Wagner saranno azzerate da energia rinnovabile. Le circa 80 tonnellate di anidride carbonica generata dall’evento - 40 tonnellate si stima vengano generate dai consumi elettrici della serata, dalle prove, dalla realizzazione dei costumi e degli allestimenti scenici, 40 tonnellate saranno prodotte dai trasporti degli invitati alla Prima - verranno del tutto compensate da energia eolica. Un concerto pop/rock con oltre 20.000 spettatori emette in media 240 tonnellate di CO2, pari a quella generata dai consumi annui di 30 famiglie composte da 3 persone.
Il maxi schermo che nella Galleria Vittorio Emanuele offre alla città di Milano l’opera inaugurale della stagione, sarà alimentato da energia rinnovabile e riceverà energia elettrica da un sistema di batterie caricate con energia fotovoltaica.
“La capacità di innovare lega ancora una volta Edison e il Teatro alla Scala: così come illuminammo questo tempio dell’opera per la prima volta nel 1883, ora saremo i primi ad azzerarne le emissioni di CO2 – ha detto Umberto Quadrino, amministratore delegato di Edison -. La tutela dell’ambiente e il risparmio energetico devono diventare una priorità per ogni cittadino. Pensiamo che la Prima della Scala rappresenti un’importante occasione per diffondere questa sensibilità presso un numero sempre più ampio di persone” .
“L’impegno di Edison nel promuovere comportamenti ecosostenibili nella musica è oramai entrato nel DNA della società – aggiunge Andrea Prandi, Direttore
Relazioni Esterne e Comunicazione di Edison -. Con Edison-Change The Music abbiamo portato la cultura del risparmio energetico e del rispetto dell’ambiente fra la gente, coinvolgendo band emergenti e artisti affermati in concerti musicali a impatto zero. Lo spirito di questa iniziativa vive in modo permanente sul web con una community dedicata, in continuo sviluppo. Crediamo sia giusto rivolgere questo impegno anche a un’occasione di così grande richiamo come la Prima della Scala.”
Il meccanismo che permette la compensazione delle emissioni della serata prevede che Edison, attraverso il sistema dei VER (Verified Emission Reduction), acquisti una quantità di crediti di emissione di anidride carbonica pari a quella che si è stimato verrà generata dalla Prima del 7 dicembre. Edison è tradizionalmente attiva nel settore delle fonti rinnovabili, che oggi rappresentano il 17,5% della capacità installata complessiva della società. Il gruppo gestisce circa 2.160 MW di capacità produttiva da fonte rinnovabile di cui 1.690 MW di idroelettrico di grande taglia, 50 MW di mini-idro, 410 MW di eolico, 3,6 MW di fotovoltaico e 6 MW di biomasse solide.
L’attività di compensazione sarà resa ancora più efficace da un’opera di riforestazione con pini neri nell’area di Mistretta (Messina), dove è in funzione un parco eolico Edison da 30 MW di potenza.
La notte di Santo Stefano del 1883, in occasione dell’affollatissima prima della ‘Gioconda’ di Ponchielli, la centrale Edison di Santa Radegonda illuminò la Scala con luce elettrica per la prima volta nella storia del teatro. Il 26 dicembre di quell’anno 2.280 lampadine elettriche diedero una sorprendente e inattesa luce alla rappresentazione scaligera. Il Corriere della Sera del 29-30 dicembre 1883 scrisse che “per quante illuminazioni straordinarie siano state fatte al teatro alla Scala, nessuna è riuscita così splendida per intensità, ed insieme per eleganza. Le mille e mille calme fiammelle che son venute a sostituire il vecchio gaz, non divorando come questi faceva una immensa quantità di ossigeno indispensabile ai nostri poveri polmoni, hanno reso la Scala un ambiente affrontabile anche dalla persona più delicata. (…) Dunque l’illuminazione elettrica ha ottenuto iersera il più grande, il più serio, il più clamoroso successo “.
Tutto iniziò due anni prima alla Mostra Internazionale di Elettricità di Parigi dove Giuseppe Colombo, che poi fondò la Società Generale Italiana di Elettricità Sistema Edison, fu colpito dalla spettacolare illuminazione realizzata da Thomas Alva Edison per il Palais de l'Industrie.
Al chiudersi dell’esposizione parigina Colombo acquistò una piccola dinamo Edison del tipo Z e cominciò a sperimentare le possibili applicazioni commerciali dell’invenzione. Acquistò il teatro di Santa Radegonda e, con due dinamo Z, iniziò a illuminare il centro di Milano: il caffè Biffi in Galleria, i portici settentrionali del Duomo, il teatro Manzoni, i magazzini dei fratelli Bocconi ‘Alle città d’Italia’. La dinamo sarà esposta dal 2 all’8 dicembre, all’Urban Center del Comune di Milano, situato all’angolo fra la Galleria e Piazza della Scala.
Edison-Change The Music è il primo progetto in Italia per diffondere la cultura della sostenibilità energetica nella musica. Nato nel 2008 si è progressivamente allargato e arricchito fino a dare vita ad una Community permanente di oltre 25 mila persone. Frutto del lavoro delle persone coinvolte – fra cui artisti, giornalisti, critici, dj, produttori discografici, promoter di eventi – è il Manifesto della Musica Sostenibile, - www.edisonchangethemusic.it- il decalogo che raccoglie le best practice per realizzare eventi musicali a emissioni zero.