Edison apre al pubblico la mostra “Passato e futuro si incontrano a Porto Marghera”
Un secolo di storia industriale raccontato attraverso le immagini dell’Archivio Fotografico Edison. Oltre 250 scatti documentano la trasformazione di Porto Marghera e il legame centenario tra Edison e lo sviluppo imprenditoriale del territorio.
La mostra a Forte Marghera – Edificio 29 è gratuitamente aperta al pubblico dall’8 marzo al 22 aprile 2023, dal mercoledì alla domenica, dalle 10.30 alle 17.30.
Milano, 8 marzo 2023 – Edison apre oggi al pubblico la mostra “Passato e futuro si incontrano a Porto Marghera - Un secolo di storia industriale raccontato attraverso le immagini dell’Archivio Fotografico Edison”. Oltre 250 scatti per illustrare le attività industriali svolte a Porto Marghera, uno dei maggiori poli strategici italiani, per la gran parte relative a impianti e persone del ramo chimico, petrolchimico e siderurgico delle società Montecatini, Edison, Montecatini Edison, Montedison e consociate. Le immagini documentano non solo la continua trasformazione di un sito industriale, ma anche il modo in cui la narrazione iconografica viene a modificarsi. La mostra diventa così non più solamente rappresentazione della storia dell’azienda, ma vera e propria raffigurazione di una realtà sociale e di un territorio in continua evoluzione e da sempre proiettato all’innovazione e al futuro.
L’allestimento, ad accesso libero, rimarrà aperto al pubblico dall’8 marzo al 22 aprile a Forte Marghera – Edificio 29 (via Forte Marghera 30, VE), dal mercoledì alla domenica, dalle 10.30 alle 17.30.
Il percorso espositivo ideato da Edison intende valorizzare il legame storico con il territorio che il Gruppo ha costruito in oltre 100 anni di presenza industriale in una continua ricerca verso l’innovazione che continua ancora oggi e che la vede impegnata nel completo rifacimento della centrale elettrica di Porto Marghera, dotata di tecnologie che la renderanno il termoelettrico più efficiente in Europa, e nello sviluppo e sperimentazione dell’idrogeno attraverso la partecipazione nel consorzio Hydrogen Park. Un legame con la laguna di Venezia che affonda le radici al 1882, quando l’allora Comitato Edison realizza l’illuminazione dello stabilimento S.A. Cotonificio Veneziano e successivamente partecipa alla costituzione della società per l’illuminazione elettrica della città.
Il percorso della mostra si declina in cinque sezioni, che ripercorrono gli eventi cruciali che hanno visto protagonista il Polo industriale dal 1922 al 2022. L’allestimento prende dunque le mosse dagli anni dei lavori di costruzione degli stabilimenti chimici e siderurgici nella Prima Zona Industriale di Porto Marghera a quelli dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, dove la rilevanza dell’area non poté sfuggire agli alleati che, attraverso pesanti bombardamenti aerei, ne minarono la capacità produttiva. Prosegue poi con gli anni della ricostruzione. È il dopoguerra e poi il boom economico con il rilancio delle attività chimiche e il lancio di nuove produzioni quali materie plastiche e fibre tessili artificiali che si insediarono soprattutto nella Seconda Zona Industriale. Con la nazionalizzazione dell’energia nel 1962, Edison acquisisce nel luglio del 1966 il controllo della Montecatini. Le attività del gruppo Montecatini Edison Spa (poi Montedison) spaziano così dalla chimica alla petrolchimica, dai farmaceutici ai coloranti, dalle fibre artificiali alla grande distribuzione, dagli alimentari ai settori estrattivo e metallurgico, a molto altro. Nasceva così uno dei maggiori colossi petrolchimici del mondo. Ma quegli degli anni ’60 e ’70 sono anche anni di forte conflittualità sociale in cui crescono gli estremismi politici, che colpiranno anche la Montedison. Fino al 1997, quando termina l’avventura chimica del Gruppo. Il nuovo millennio, poi, porta con sé nuove sfide a livello globale: i cambiamenti climatici, la necessità di un utilizzo attento e consapevole delle risorse, l’innovazione e la transizione energetica, sono temi largamente condivisi dall’opinione pubblica. La Edison, che fin dal 1993 aveva realizzato a Porto Marghera il primo impianto termoelettrico a ciclo combinato cogenerativo d’Italia, continua sulla strada dell’innovazione tecnologica portando a termine nel 2001 i lavori per il potenziamento della centrale. Una spinta all’innovazione ulteriormente rafforzata con i recenti lavori per la realizzazione di un nuovo ciclo combinato di ultima generazione che userà la più avanzata tecnologia italiana e renderà l’impianto termoelettrico di Marghera Levante il più efficiente d’Europa; e con l’ingresso nell’Hydrogen Park, il consorzio per l’idrogeno di Porto Marghera.
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