Conferenza sulle risorse idriche e i cambiamenti climatici
Intervento di Bruno Lescoeur, CEO di Edison
Milano, 10 luglio 2015
I cambiamenti climatici e la disponibilità delle risorse, ed in particolare della risorsa idrica, sono temi intimamente legati al settore dell’energia, ed è proprio per questo che Edison vuole essere in prima fila nel prepararsi al futuro in modo sostenibile. Questo è anche lo spirito con il quale siamo accanto ad EXPO 2015, promuovendo una serie di iniziative sui temi dell’innovazione e della sostenibilità che sono indirizzati a cogliere il messaggio di EXPO “nutrire il pianeta, energia per la vita”.
L’acqua è fondamentale per la produzione dell’energia elettrica: una fonte sostenibile a “emissioni zero”. Edison è stata tra i primi ad introdurre questa fonte di generazione in Italia, oltre un secolo fa, e custodisce una memoria storica senza pari in Europa nella gestione delle centrali idroelettriche. Le prime e più importanti centrali per la produzione di energia idroelettrica costruite da Edison in Italia risalgono infatti a fine ottocento. Mi riferisco in particolare alle centrali Bertini, Esterle e Semenza, veri e propri gioielli architettonici lungo il fiume Adda in Lombardia. Grazie a queste attività Edison è intimamente radicata sul territorio, che si è sviluppato proprio con la nostra energia pulita.
La gestione delle infrastrutture idroelettriche, inoltre, siano esse ad acqua fluente o a bacino, avviene in maniera integrata con la gestione dei bacini idrografici che rappresentano una risorsa diffusa ed essenziale dell’Italia, anche in relazione alle misure di controllo e difesa del territorio dai dissesti idrogeologici.
A testimonianza di quanto il nostro settore sia coinvolto nel tema della gestione della risosrsa idrica, vi invito a considerare che in Italia, nel 2014, il 21% della produzione di energia elettrica è stata generata da impianti idroelettrici, pari a circa 59TWh. Edison è tra i primi produttori di energia da fonte idroelettrica: nel 2014 abbiamo generato 5TWh, pari al 28% della nostra produzione totale. La fonte idrica rappresenta inoltre la principale fonte di energia rinnovabile: sempre nel 2014, infatti, la sua quota nel mix di fonti rinnovabili in Italia è stata del 48%, seguita dal fotovoltaico al 20% e dall’eolico al 13%.
Il contributo della produzione idroelettrica è dunque fondamentale nel percorso verso la de-carbonizzazione del settore elettrico ed energetico in generale. Come fondamentale è il contributo delle altre fonti rinnovabili che, nell’ottica degli obiettivi europei al 2020 ed anche nella futura strategia al 2030, saranno un tassello importante nella Roadmap Europea verso un’energia a basso contenuto di carbonio.
L’obiettivo della transizione energetica è prioritario per tutto il gruppo Edf ed in particolare per Edison, che già oggi ha un mix di generazione particolarmente sostenibile basato sulle fonti rinnovabili e sul gas naturale. Questo ci garantisce livelli di emissioni specifiche di CO2 davvero molto contenute.
Un altro importante utilizzo dell’acqua per il nostro settore, è quello del raffreddamento degli impianti termoelettrici. A questo proposito vorrei sottolineare che molti dei nostri moderni impianti termoelettrici sono raffreddati ad aria, ed abbiamo quindi raggiunto livelli estremamente soddisfacenti nell’indice di “water footprint”, che teniamo costantemente monitorato.
Concludo ringraziando tutti i relatori che hanno accettato di confrontarsi su questo tema rilevante e difficile non solo per le complesse implicazioni dei cambiamenti climatici sugli usi industriali, energetici, civici dell’acqua, ma anche per il carattere sociale che esso riveste.
Grazie alle Istituzioni Centrali e Periferiche il cui ruolo è fondamentale, per indirizzare in maniera più efficace le iniziative a sostegno di uno sviluppo sostenibile della risorsa idrica.
Estremamente significativo, poi, è anche il contributo del mondo accademico e della ricerca nel proporre tecnologie, processi e metodologie innovative per incrementare “l’uso efficiente della risorsa” e proteggere il territorio dalle sollecitazioni innescate dai cambiamenti climatici.
Un ringraziamento particolare al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che all’ultimo non ha potuto partecipare al convegno. La lotta ai cambiamenti climatici è infatti un impegno fortemente promosso dal Governo Italiano e dal Ministero dell’Ambiente, come testimoniato da i recenti “Stati Generali sui Cambiamenti Climatici e sulla difesa del territorio”.