La più avanzata tecnologia italiana al servizio della transizione energetica
Il nuovo impianto di Marghera Levante è la prima centrale termoelettrica di ultima generazione in Italia e tra le più efficienti al mondo.
Grazie alla nuova turbina, l'impianto è in grado di abbattere le emissioni specifiche di ossidi di azoto fino al 70% e quelle di anidride carbonica fino al 30% rispetto alla media dell’attuale parco termoelettrico italiano.
Impegno e Responsabilità
Nel 1992 abbiamo realizzato il primo ciclo combinato a gas d'Italia a Porto Marghera. Nel 2023 inauguriamo il primo ciclo combinato con turbina a gas di ultima generazione, il più efficiente d'Italia e tra i più efficienti al mondo.
Una storia fatta di primati che ci ha resi, di anno in anno, sempre più sostenibili, nel rispetto di un territorio unico come la laguna di Venezia.
Tecnologia d'avanguardia
Il nuovo ciclo combinato di Marghera Levante monta una turbina di classe H di ultima generazione, la GT36 di Ansaldo, in grado di garantire livelli di efficienza fino al 63%, i più alti in Italia. La GT36 è inoltre Hydrogen Ready, pronta quindi per l’impiego di idrogeno, fino al 50% in volume, in miscela con il gas naturale. L'impianto potrà fornire energia pari al fabbisogno annuale equivalente di circa 2.000.000 di famiglie.
Attenzione all'ambiente
L'impianto adotta le migliori tecnologie in termini di efficienza ed impatto ambientale come il sistema di abbattimento degli ossidi di azoto (SCR) che permette di ridurre le emissioni a camino fino al70% rispetto al parco termoelettrico italiano. Congiuntamente, grazie alla maggiore efficienza anche le emissioni specifiche di CO2 sono ridotte fino al 30% rispetto alla media nazionale.
Sicurezza e flessibilità
L'impianto è pensato per garantire un'elevata flessibilità, in grado di gestire la domanda di picco di 150.000 famiglie con soli 4 minuti di preavviso. L'impianto potrà essere riavviato da qualsiasi condizione in meno di due ore.
Una flessibilità fondamentale per rispondere alle variazioni nella domanda a fronte di una sempre maggiore penetrazione di fonti non programmabili e garantire la sicurezza del sistema energetico.
Una filiera italiana
I lavori di cantiere hanno avuto una durata complessiva di 4 anni, impiegando fino a 1.000 maestranze durante le fasi di picco e 250 imprese fornitrici, per un investimento complessivo di circa 400 milioni di euro. Un progetto ingegneristico di elevata complessità che ha visto la collaborazione di tante eccellenze italiane e del territorio.