IL RICORDO DI UNO DI NOI
Ermanno Olmi, uno di famiglia

"La Edison per me era il mondo intero. L’azienda era vissuta davvero come una grande famiglia, quando ci si incontrava c’era il senso di essere parte di un tutto. La Edison mi ha accompagnato per un lungo periodo della mia vita, e se ci ripenso, la ricordo come fosse il mio paese."

ERMANNO OLMI

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Gli anni in Edison

Nel 1947 Ermanno Olmi arriva giovanissimo in Edison, azienda per la quale lavorava già sua madre. Nei suoi anni di permanenza si occuperà delle attività ricreative dei dipendenti e, grazie alla sua prima macchina da presa donatagli dalla stessa azienda, filmò la costruzione di diverse centrali elettriche diventando regista della Sezione Cinema dell’Azienda dal 1953 al 1961.

Non solo le centrali. Al centro delle opere realizzate nel corso dei suoi anni in Edison c'era l'impegno del lavoro degli uomini, i suoi colleghi.

 

IL SUO SGUARDO, LA NOSTRA STORIA.

Gli anni Cinquanta, la ricostruzione e il miracolo economico italiano: più di quaranta documentari che hanno ritratto la rinascita di una azienda e di un paese intero. Ma anche la sensibile descrizione del rapporto fra l'uomo e l'ambiente. Dai Piccoli calabresi a Suna sul Lago Maggiore fino a Il tempo si è fermato. Quello che, concepito come documentario per raccontare la storia di un giovane studente universitario che trova lavoro come guardiano invernale di una diga nei pressi del monte Adamello, diventerà il suo primo lungometraggio.

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Tre fili fino a Milano

Gli operai e la loro fatica della costruzione di una linea elettrica in alta quota. I contadini che vivono il cambiamento della valle. Protagonisti e al tempo stesso veri destinatari dell’opera.

"La persona che viene coinvolta in un mio film si presenta con la propria pelle. Di questa persona colgo le azioni che essa farà spontaneamente senza la mediazione dell’artificio dell’attore"

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La diga del ghiacciaio

Diga di Morasco, alta Val Formazza. Protagoniste del documentario le fatiche quotidiane dei suoi colleghi, ora ansiosi per lo scoppio di una mina, ora silenziosi per la nostalgia della famiglia lontana.

"Con la mia Arri giro per tre settimane nel cantiere, era il 1954. Poi sonorizzo il montato in laboratorio con uno speaker della televisione che, finito il lavoro, porta una copia de La diga del ghiacciaio in Rai, che decide di mandarla in onda.”

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La pattuglia del Passo San Giacomo

L'interruzione accidentale della linea elettrica San Giacomo a 220.000 richiede l'intervento di una squadra di tecnici specializzati. La telecamera del regista segue il cammino di questi uomini verso il luogo del loro intervento, soffermandosi curiosa sugli splendidi paesaggi innevati e sugli abitanti della zona impegnati nelle loro attività quotidiane. 

"Queste immagini raccontano un piccolo fatto di cronaca avvenuto nell'Alta Val Formazza in primavera. È una storia di tutti i giorni con eroi di tutti i giorni"

 

ERMANNO, UNO DI NOI.

Negli ultimi quindici anni della sua vita, Ermanno Olmi torna a collaborare con Edison per la scelta delle location con Tickets e per la produzione delle sue pellicole per Il villaggio di cartone e Torneranno i prati. Collaborazioni queste non fra un grande regista premiato con il Leone d'oro alla Carriera nel 2008 e una delle prime aziende dell'energia d'Italia. Ma fra una persona dal grande calore affettuoso e la sua famiglia.

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Tickets

È il 2005 quando Ermanno Olmi gira a bordo di un treno e assieme ad Abbas Kiarostami e Ken Loach il film in tre episodi Tickets.

Ed è da questa stazione che il nostro rapporto con il regista riparte: Ermanno Olmi sceglie la Sala Fontana del Palazzo Edison per le riprese di una scena del suo film. Una scelta determinata come ha affermato "dal bisogno di trovare un pretesto per tornare a casa".

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Il villaggio di cartone

La storia di un luogo di desolazione che trova nuova vita nel segno della fratellanza e dell'accoglienza.

Nel 2011 abbiamo finanziato il film di Ermanno Olmi attraverso la formula del Tax Credit.

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Torneranno i prati

A cento anni dall'inizio del primo sanguinoso conflitto mondiale, Ermanno Olmi decide di raccontare le trincee dell'Altopiano dell'Asiago, luogo in cui ha vissuto gli ultimi anni della sua vita.

Edison è al fianco del regista finanziando in maniera sostenibile la pellicola, riducendo così del 70% le emissioni di CO2 prodotte per la realizzazione del film.

"La mia formazione in una vera azienda è stata la base del mio rapporto con il cinema, perché il cinema è anche tutto questo: il lavoro, la famiglia, è un atto religioso dell'uomo, l'affermazione della sua fiducia nella vita."

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