Gestisce l’area del rischio mercato su commodity
Nell’ambito delle attività di Risk Management, in considerazione del fatto che il gruppo Edison è esposto al rischio di oscillazione dei prezzi di tutte le commodities energetiche trattate (principalmente energia elettrica, gas naturale, prodotti petroliferi, titoli ambientali), nonché al rischio di cambio per quelle commodities energetiche denominate in valuta estera, la Società ha da tempo assunto una Energy Risk Policy.
La policy, che definisce l’ambiente di governo, monitoraggio e controllo di tali rischi, prevede l’adozione di specifici limiti di rischio in termini di Capitale Economico, riferito all’intero portafoglio di asset e contratti di Gruppo (il “Portafoglio Industriale”), misurato periodicamente tramite il Profit at Risk (misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del margine atteso in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, con un dato orizzonte temporale e intervallo di confidenza). Al fine di contenere l’esposizione al rischio commodity nei limiti del Capitale Economico approvato, è previsto l’impiego di strumenti derivati finanziari.
All’interno delle attività caratteristiche del gruppo, sono consentite anche attività di trading fisico e finanziario su commodities. Tali attività devono avvenire nel rispetto di apposite procedure e devono essere segregate in appositi portafogli (i “Portafogli di Trading”), separati rispetto al Portafoglio Industriale, che vengono monitorati attraverso stringenti limiti di rischio. Al riguardo è prevista l’assegnazione di un limite massimo di Capitale Economico, misurato tramite il Value at Risk (misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del fair value del portafoglio in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, con un dato orizzonte temporale e intervallo di confidenza) ed un limite di stop loss.
Il Consiglio di Amministrazione, sulla base della mappatura dei principali rischi aziendali, determina annualmente, in concomitanza con l’approvazione del budget, il limite massimo del Capitale Economico sia per il Portafoglio Industriale, sia per i Portafogli di Trading.
Obiettivi
Uno degli obiettivi dell’attività di Risk Management del Gruppo è quello di stabilizzare i flussi di cassa generati dal portafoglio di asset e contratti, proteggendo tramite l’hedging strategico i margini industriali di Gruppo dalle oscillazioni dovute al rischio prezzo e al rischio cambio sulle commodity trattate.
L’attività di hedging strategico è svolta tramite coperture finanziarie attivate progressivamente nel corso dell’anno sulla base dell’andamento dei mercati e dell’evolversi delle previsioni sui volumi dei contratti fisici in acquisto e in vendita e delle produzioni degli asset.
La gradualità dell’hedging strategico assicura la minimizzazione del rischio di esecuzione, legato alla concentrazione di tutte le coperture in una fase di mercato sfavorevole, del rischio volume, legato alla variabilità del sottostante da coprire in funzione delle migliori previsioni di volume, e del rischio operativo, legato a errori d’implementazione.
Inoltre, la politica del Gruppo è orientata a minimizzare il ricorso ai mercati finanziari per coperture mediante la valorizzazione dell’integrazione verticale e orizzontale delle varie filiere di business. A tal fine, il Gruppo pianifica prioritariamente il bilanciamento fisico dei volumi delle proprie vendite di commodity energetiche fisiche sui mercati per le varie scadenze temporali, attraverso gli asset di produzione di proprietà e il portafoglio di contratti in essere, sia di medio/lungo periodo sia spot.
In secondo luogo, attraverso l’integrazione verticale e orizzontale delle varie filiere di business, il Gruppo persegue una strategia di omogeneizzazione fra le fonti e gli impieghi fisici, in modo che le formule e le indicizzazioni a cui sono legati i ricavi derivanti dalle vendite di commodity energetiche riflettano per quanto possibile le formule e le indicizzazioni dei costi del Gruppo, ossia degli acquisti di commodity energetiche sui mercati e degli approvvigionamenti per i propri asset di produzione.
Per gestire il rischio prezzo e cambio sull’esposizione residua del portafoglio di asset e contratti, il Gruppo può fare ricorso a coperture strutturate sui mercati finanziari sulla base di una strategia di Cash Flow hedging.
Le coperture finanziarie possono avere origine anche da specifiche richieste delle singole Business Unit con la finalità di bloccare, tramite l’hedging operativo, il margine relativo ad una singola transazione o ad un insieme limitato di transazioni tra loro correlate.