Edison: Berlusconi inaugura il rigassificatore di Rovigo

Alla cerimonia di benvenuto a Porto Viro (RO) sono intervenuti il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Claudio Scajola - Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Galan - Presidente della Regione Veneto, Umberto Quadrino - Amministratore Delegato di Edison, Gian Battista Merlo - Presidente di ExxonMobil Italiana Gas e Scott Miller - Managing Director di Adriatic LNG. Il Terminale Adriatic LNG assicura alla Edison gas dal Qatar e coprirà il 10% del fabbisogno italiano di gas. 

Milano, 20 settembre 2008 – Dopo quasi tre settimane di viaggio e 1.700 miglia nautiche (circa 3.150 km) dal cantiere di Algeciras (Spagna) dove è stato costruito, il rigassificatore è pronto per la sua collocazione definitiva nel Mar Adriatico, al largo di Porto Levante, in provincia di Rovigo. Alla cerimonia di benvenuto svoltasi oggi a Porto Viro (RO) sono intervenuti il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Galan, Presidente della Regione Veneto, Umberto Quadrino, Amministratore Delegato di Edison, Gian Battista Merlo, Presidente di ExxonMobil Italiana Gas e Scott Miller, Managing Director di Adriatic LNG. 

La struttura è partita da Algeciras lo scorso 30 agosto trainata da quattro rimorchiatori alla velocità media di 4,4 nodi (circa 8 km all’ora) ed è giunta a destinazione il 15 settembre. Al suo arrivo, l’impianto è stato posizionato stabilmente sul fondo marino a circa 28 metri di profondità prima con zavorra d’acqua. L’appesantimento con sabbia è in corso. A breve inizieranno i lavori per l’installazione del sistema di ormeggio delle navi metaniere e il terminale verrà collegato al metanodotto già posato che porterà il gas naturale alla rete di distribuzione italiana. Completate le operazioni di installazione, il terminale inizierà un periodo di collaudi e prove tecniche e vedrà l’arrivo della prima nave metaniera nel primo trimestre 2009 per il processo di raffreddamento. 

Il terminale, primo al mondo offshore, è alto 47 metri, largo 88 e lungo 180. Ha una capacità di rigassificazione di 8 miliardi di metri cubi di gas l’anno; l’80% della capacità, pari a 6,4 miliardi di metri cubi di gas all’anno, è destinata ad Edison in base all’accordo di vendita di GNL con Ras Gas (II), la joint venture tra Qatar Petroleum ed ExxonMobil). Il restante 20% sarà a disposizione del mercato secondo le procedure fissate dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas. 

“Dopo anni di carenza di gas per l’Italia, abbiamo ora un’infrastruttura che non solo contribuisce a risolvere il problema della sicurezza del sistema energetico nazionale, ma diversifica le fonti di approvvigionamento”, ha dichiarato Umberto Quadrino, amministratore delegato di Edison. “Il terminale, che coprirà il 10% del fabbisogno nazionale di gas, apre un nuovo canale di collegamento con il Qatar, un Paese con cui in questi anni si è instaurata una proficua collaborazione. Con oggi, Edison cambia il mercato italiano del gas che si apre ancor di più alla concorrenza. Il terminale di Rovigo è infatti la prima infrastruttura di importazione realizzata in Italia da un nuovo operatore. La maggiore disponibilità di gas che Edison porterà sul mercato italiano andrà a beneficio delle famiglie e delle imprese del nostro Paese”. 

ll gas proverrà dal campo “North Field” nel Qatar, il più grande giacimento di gas al mondo, con più di 25.000 miliardi di metri cubi e sarà liquefatto con moderni treni di liquefazione in Qatar. Edison, che avviò il progetto oltre 10 anni fa, detiene attualmente una quota del 10% in Terminale GNL Adriatico Srl, la società che ha realizzato l’impianto, insieme agli altri soci Qatar Terminal Limited e ExxonMobil Italiana Gas, entrambi con una partecipazione del 45%. Da questo nuovo impianto arriverà un forte contributo per la copertura del deficit di produzione di gas in Italia, in un mercato in cui la domanda attesa è in crescita ad un tasso annuo del 2% circa per il periodo 2008-2013. L’entrata in operatività del terminale consentirà inoltre a Edison di avvicinarsi ai suoi obiettivi di crescita nel settore idrocarburi che prevedono entro il 2013 una disponibilità di gas pari a 23 miliardi di metri cubi annui a partire dagli attuali 13 miliardi, con lo scopo di raggiungere la completa autonomia dei fabbisogni della società. 

Nell’ambito del suo programma di crescita Edison sta inoltre sviluppando altre due infrastrutture, i gasdotti Galsi e ITGI, che entreranno in funzione nel 2012 apportando una capacità addizionale di importazione di gas pari a 16 miliardi di metri cubi. In particolare, il Galsi collegherà l’Algeria alla Sardegna e alla Toscana. Di Galsi Edison è il principale socio italiano e ha già firmato con l’algerina Sonatrach un contratto per la fornitura di 2 miliardi di metri cubi. L’ITGI è il corridoio energetico che consentirà di importare annualmente tra gli 8 e i 10 miliardi di metri cubi di gas naturale proveniente da aree del Mar Caspio attraverso la Turchia e la Grecia. Attualmente è il progetto più avanzato e concreto per quanto riguarda l’apertura di nuovi canali di importazione dall’area del Caspio grazie agli accordi intergovernativi tra Italia, Grecia e Turchia per il transito del gas e al protocollo di intesa tra Italia e Azerbaijan per le forniture di gas. Edison si è già assicurata l’80% della capacità di trasporto sul tratto Italia-Grecia e sta attualmente negoziando con i paesi produttori la fornitura di gas. 

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ALLEGATO 

DATI TECNICI DEL TERMINALE ADRIATIC LNG 
La struttura portante in cemento armato (Gravity Based Structure - GBS), del peso di circa 290.000 tonnellate, è lunga 180 metri, larga 88 e alta 47, misure equivalenti alla superficie di più di due campi da calcio per l’altezza di un edificio di dieci piani, la maggior parte della quale sarà sottacqua. All’interno della struttura di calcestruzzo sono collocati due serbatoi di stoccaggio del GNL da 125.000 metri cubi ciascuno, mentre sulla sommità sono installati l’impianto di rigassificazione e gli impianti ausiliari, come il modulo per la generazione dell’e nergia elettrica con le turbine a gas, nonché una piattaforma per elicotteri e gli alloggi. Il terminale sarà posizionato sul fondo marino in un'area dove la profondità dell'acqua e' di circa 28 metri e stabilizzato con una zavorra di sabbia e acqua immagazzinata nelle apposite intercapedini. Le strutture per l’ormeggio e lo scarico del GNL sono progettate e provate per accogliere in sicurezza navi metaniere di diversa stazza. La struttura sarà collegata alla rete nazionale gas attraverso un metanodotto. Il primo tratto, realizzato da Terminale GNL Adriatico, attraversa 15 Km di mare, 10 Km di Delta del Po e 15 Km di entroterra, per giungere alla cabina di misura a Cavarzere (Ve). Il secondo tratto, realizzato da Edison e lungo 84 Km, trasporterà il gas da Cavarzere al nodo della rete nazionale di distribuzione, vicino a Minerbio (Bo). 
Il rigassificatore e le strutture connesse sono state realizzate nel rispetto degli standard internazionali di salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza. Il progetto ha ottenuto parere favorevole in 4 diverse Valutazioni di Impatto Ambientale. La collaborazione con le autorità ha portato all’adozione di oltre 100 misure specifiche di protezione ambientale e all’attuazione di un ampio programma di monitoraggio, sia per la fase di costruzione che di esercizio. 

IL GNL 
La liquefazione della maggior parte del gas metano sarà effettuata da Ras Laffan LNG II a Ras Laffan (Qatar) attraverso un processo che porta la temperatura del gas a -162° centigradi e ne determina una riduzione di volume di 600 volte. Il gas liquefatto viene trasportato da navi speciali. Cinque metaniere sono recentemente entrate in esercizio e sono destinate ad effettuare la rotta verso il Mare Adriatico: il terminale sarà infatti servito settimanalmente dalle metaniere provenienti da Ras Laffan. Le navi per il trasporto del GNL e i terminali di rigassificazione sono progettati e costruiti nella massima sicurezza seguendo i più avanzati standard del settore e nel rispetto di tutte le normative vigenti. Inoltre navi e terminali sono gestiti con le più avanzate procedure operative. In più di 45 anni di attivita', le navi metaniere hanno viaggiato per più di 100 milioni di miglia senza incidenti di rilievo. La tecnologia del GNL consente di superare il vincolo dei tradizionali gasdotti e di collegare mercati lontani ai luoghi di produzione del gas, rendendo disponibili via nave risorse energetiche che, altrimenti, non sarebbero accessibili. La tecnologia di liquefazione di grandi volumi di gas ha permesso uno sviluppo accelerato del commercio di GNL a livello globale: già oggi il GNL rappresenta circa il 25% degli scambi internazionali di gas. In Italia, invece, il GNL rappresenta oggi solo il 5% del gas importato, ma è destinato a giocare un ruolo crescente, diversificando le fonti tradizionali di importazione e quindi aumentando la sicurezza e la competitività degli approvvigionamenti.

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