Il nuovo gasdotto collegherà l'Algeria all'Italia e sarà destinato all'importazione di gas naturale. Avrà una capacità di 8 miliardi di metri cubi all'anno e l’entrata in esercizio è attualmente prevista per il 2018. Si comporrà di due sezioni:
- Sezione Internazionale, dalle coste dell'Algeria a Porto Botte, nel sud della Sardegna. Il gasdotto sottomarino più profondo mai realizzato (raggiungerà fino a 2885 metri di profondità).
- Sezione Nazionale, suddivisa in un tratto terrestre in territorio sardo, da Porto Botte a Olbia, e un tratto sottomarino, da Olbia a Piombino, in Toscana.
Vantaggi strategici del Galsi
Il Galsi rappresenta una risorsa preziosa per il mercato italiano e in particolare per la Sardegna, che attualmente non è ancora raggiunta dal metano. In particolare:
- contribuirà alla creazione di un hub italiano del gas, creando al contempo una nuova rotta (più breve e competitiva) per l’importazione di gas algerino in Italia e di lì verso i mercati europei oltralpe; - rafforzerà significativamente la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e la concorrenza in Italia ed in Europa; - rappresenta un’opportunità unica di metanizzazione della Sardegna non ancora raggiunta dalla rete gas nazionale. Il gas naturale andrà a sostituire i combustibili meno economici attualmente impiegati nella regione (GPL, aria propanata, gasolio etc.), permettendo sensibili risparmi sulla bolletta energetica dell’isola e dando un significativo impulso al tessuto economico sardo, favorendo le imprese ad alto consumo di energia. - mitigherà l'impatto ambientale. Il gas naturale produce una minore quantità di inquinanti atmosferici rispetto a carbone e petrolio, attualmente i più utilizzati in Sardegna. Il suo impiego contribuirà in misura significativa alla tutela dell’ambiente e della qualità dell’aria.
Progetto strategico per l'Europa
Galsi è incluso nella lista dei Progetti di Interesse Comunitario. La Commissione Europea ne ha confermato il ruolo strategico per la UE stanziando un finanziamento a fondo perduto per il progetto di 120 M€, nell’ambito del pacchetto di misure anticrisi European Energy Plan for Recovery (EEPR).